Rigenerazione urbana green e digitale: così la natura aiuta le persone

VARCITIES è un progetto europeo finanziato dall’UE per la rigenerazione di spazi pubblici in modo da offrire ambienti verdi innovativi, pensati per il benessere delle persone, specie le più fragili

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Villa Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto

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La rigenerazione urbana guarda alla natura e alle possibilità offerte dalla digitalizzazione per ricreare spazi su misura delle persone. Non è uno slogan, o almeno non lo è nel lavoro condotto in otto città europee in cui si sta lavorando su siti pilota parte integrante del progetto europeo VARCITIES.

Dietro questo acronimo c’è la volontà di ridare senso e benessere agli individui, con un particolare attenzione ai soggetti fragili, attraverso la cura di ambienti urbani come giardini storici, passeggiate e parchi lungo lago, ma anche strade trafficate, aree marginali o degradate.

Tra i casi studio ce n’è anche uno in Italia, a Castelfranco Veneto, protagonista Villa Revedin Bolasco, il cui parco è “il più bello d’Italia”, così è stato decretato nel 2018. Qui si sta mettendo a punto un progetto che vuole mettere in luce gli effetti terapeutici di un’area verde. L’idea è che il verde urbano possa essere anche curativo non solo a beneficio di tutti i cittadini, ma anche di soggetti fragili come anziani e anche malati.

Villa Revedin Bolasco a Castelfranco Veneto
Villa Revedin Bolasco / Castelfranco Veneto

La Commissione Europea crede molto nelle potenzialità di questo progetto: per questo ha stanziato 10 milioni di euro, buona parte dei quali già allocati per realizzare interventi migliorativi e innovativi di spazi pubblici nelle cittadine selezionate.

Tra i partner l’Italia è rappresentata da Eurac Research e dal gruppo composto da Università di Padova, UniSmart e Comune di Castelfranco Veneto.

Smart city e green: il progetto VARCITIES

Dare forma al futuro delle città”. È lo slogan che campeggia sul sito web di VARCITIES, che considera la rigenerazione urbana green e smart una nota caratterizzante del percorso delle città che da qui al 2050 accoglieranno gran parte della popolazione mondiale. Per essere accoglienti e pronte, occorre cominciare a lavorarci fin d’ora. Ed è per questo che l’elemento verde è centrale nella visione di rigenerazione urbana che caratterizza questo progetto, il cui acronimo sottintende la necessità di porre in essere azioni visionarie basate sulla natura (Visionary nature based Actions) per la salute, il benessere e la Resilienza nelle città.

Ma visionario non significa astratto. Tutt’altro: «Questo progetto, finanziato dalla commissione europea con 10 milioni di euro, vede allocati gran parte degli stanziamenti per sviluppare azioni concrete sotto forma di interventi migliorativi e innovativi di spazi pubblici nelle otto città selezionate», afferma Adriano Bisello, Senior Researcher del centro Eurac e membro attivo del team del progetto VARCITIES.

Quindi, non si tratta di semplice teorizzazione, ma intende produrre spazi pubblici di elevata qualità, combinando nature based solution con elementi specifici della smart city come la digitalizzazione e la sensoristica, ed è finalizzato non solo al benessere dei cittadini ma al loro coinvolgimento attivo attraverso l’impiego di tecnologie innovative.

Cosa significhi innovativo, è lo stesso ricercatore a spiegarlo: «tra i partner del consorzio trovano spazio aziende specializzate in soluzioni digitali, come piattaforme digitali per la raccolta dati, ma anche sensori avanzati per registrare informazioni sulle peculiarità morfologiche e microclimatiche, per esempio, e per contare così su un flusso di dati costante. Inoltre VARCITIES conta anche sul supporto di centri universitari che si occupano di psicologia, di neuroscienze che utilizzeranno specifiche tecnologie per interagire con le persone fragili».

Rigenerazione urbana e digitale: spazio al digital twin

L’idea è fornire attraverso VARCITIES occasioni di sviluppo locale che possano generare nuove attività capaci di creare non solo sostenibilità ambientale e benessere sociale, ma anche stimoli economici e occupazionali, mettendo a sistema dati e conoscenze che sono necessarie nella logica smart city, basata su un approccio trasversale e di condivisione di dati e messa a disposizione dei risultati.

L’idea è anche creare una piattaforma di condivisione dati e modelli (Health & Well Being Platform), costruendo digital twin dei casi studio: veri e propri gemelli digitali che consentono di riprodurre virtualmente l’aspetto, le forme dello spazio fisico in modo da monitorarli in tempo reale e nel tempo e fornire informazioni rendendole disponibili agli utenti e alle parti interessate.

Rigenerazione urbana e VARCITIES: otto esempi in Europa

Per comprendere in pratica cosa si sta facendo occorre descrivere gli otto progetti.

Partiamo da Castelfranco Veneto (Treviso). Qui l’Università degli Studi di Padova attraverso tre distinti Dipartimenti, assistita da Unismart Padova Enterprise e con il coinvolgimento del Comune di Castelfranco Veneto, è al lavoro su un piano focalizzato sul giardino storico di Villa Revedin Bolasco, ritenuto adatto per fornire uno spazio terapeutico in particolare per gli anziani e le persone affette da Alzheimer. Questi soggetti, monitorati con il supporto di indagini condotte attraverso sensori e rilevazioni personali, forniranno al gruppo di studio informazioni utili sugli effetti del verde per migliorare le condizioni di salute, di benessere e per benefiche esperienze sensoriali.

Per quanto riguarda invece le altre progettualità in Europa, si va dal ripristino sostenibile del parco urbano lungo il lago a Bergen (Norvegia), allo sviluppo di infrastrutture per la resilienza in un’area ambientale degradata a Skellefteå (Svezia), e alla riqualificazione di un’area esterna del County Library/Museum Quarter a Dundalk (Irlanda).

Rigenerazione urbana e VARCITIES: Dundalk
Dundalk

A Leuven (Belgio), invece, al centro del progetto locale sarà la struttura ospedaliera nel centro medievale cittadino. Quest’area completamente costruita sarà trasformata in un quartiere verde multifunzionale, riaprendo le rive del fiume e creando le condizioni per una connessione con il centro città.

Nella cittadina di Novo mesto (Slovenia) il sito pilota di VARCITIES è un parco sportivo e ricreativo, ai margini dell’area urbana e in un’area forestale degradata. Il Comune intende costruire un complesso sportivo e ricreativo completo, per coprire i bisogni dei residenti per il tempo libero attivo, ma anche come centro per lo sport, la ricreazione e l’educazione.

Rigenerazione urbana e VARCITIES: Novo Mesto
Novo Mesto

Punta invece a risolvere il grave problema dell’inquinamento atmosferico e acustico di Gzira (Malta) il progetto per Rue D’Argens, una strada lunga e trafficata con vari edifici residenziali e uffici su entrambi i lati e poco verde. Qui si intende mettere in atto infrastrutture green, come tetti verdi e pareti verdi, per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità di vita dei cittadini. A Chania, seconda città più grande dell’isola di Creta, si intende lavorare sul concetto di salotto urbano mobile, progettato in modo flessibile e multifunzionale, per aumentare l’accessibilità e l’uso degli spazi pubblici e migliorare la salute e il benessere dei cittadini.

Chania sull'isola di Creta
Chania

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