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A cura di: Tommaso Tautonico Indice degli argomenti: Forma ad anello e sostenibilità ambientale Tripla altezza, biofilia e connettività tra gli spazi La più grande azienda cinese di smartphone avrà presto una nuova sede. Progettata dallo studio di architettura Bjarke Ingels Group, la O-Tower sarà il nuovo e avveniristico headquarters di Oppo, un edificio che combinerà estetica, tecnologia e sostenibilità. La sede occuperà uno spazio ben definito che si svilupperà tra un lago naturale, il centro urbano e un parco di 10.000 metri quadrati. Un punto di ancoraggio e una nuova porta d’accesso alla Future Sci-Tech City di Hangzhou, che punta a diventare un hub tecnologico internazionale. Lo studio di architettura ha tradotto “l’infinita innovazione nella ricerca della perfezione” dell’azienda, con un master plan che bilancia il tessuto denso della città con il paesaggio naturale e con la tecnologia. “La migliore tecnologia dovrebbe essere un’estensione della vita senza interruzioni” dichiara Brian Yang, partner di BIG. “La nuova sede di ricerca e sviluppo di OPPO incarna questo concetto, insediandosi con disinvoltura nelle pittoresche zone umide di Hangzhou, negoziando tra il denso tessuto urbano da un lato e il paesaggio naturale dall’altro. Sarà una manifestazione architettonica di un prodotto OPPO: elegante e in grado di migliorare la qualità della vita umana in città” conclude. Forma ad anello e sostenibilità ambientale Per progettare la O-Tower, il pluripremiato studio di architettura ha reinventato i tradizionali spazi per ufficio, ottimizzandoli, creando un edificio con cortile cilindrico caratterizzato da planimetrie compatte ma flessibili. Per massimizzare l’esposizione solare e fornire una vista panoramica sulla città, il bordo meridionale dell’edificio è stato spinto verso il basso. Questa geometria unica, che richiama un cilindro tagliato in diagonale, permette di auto-ombreggiarsi, riducendo il consumo di energia, massimizzando la luce naturale diurna, promuovendo contemporaneamente il benessere e la produttività dei dipendenti. Le facciate sono avvolte da lamelle adattive che si orientano rispetto alla posizione del sole. Una soluzione che riduce il guadagno solare fino al 52% e fornisce risparmi significativi per i carichi di raffreddamento, limitando allo stesso tempo l’abbagliamento, la riflettività e l’inquinamento luminoso. Tripla altezza, biofilia e connettività tra gli spazi Sotto il tetto a spiovente dell’edificio gli architetti hanno implementato vuoti a tripla altezza, ponti sospesi, terrazze, sfruttando il principio della biofilia: connettere natura e architettura. L’effetto finale è quello di fornire connettività visiva e fisica tra i piani e, poiché gli spazi intermedi sono visibili dall’esterno, esaltano l’interazione umana e animano le facciate. Nel cuore della O-Tower, un cortile accessibile al pubblico diventerà un’attrazione urbana per la città, minimizzando i confini tra architettura pubblica e privata. Il centro dell’edificio si trasforma in un paesaggio lussureggiante, un’oasi, che si estende fino al lungomare. Uno spazio pubblico interconnesso in grado di guidare dipendenti e visitatori verso l’ingresso, gli spazi espositivi o verso il parco. I primi tre piani dell’edificio saranno dedicati al pubblico, con uno spazio espositivo, centri congressi e un incubatore per laboratori esterni. I piani intermedi avranno dimensioni varie e ospiteranno reparti dedicati alla ricerca e allo sviluppo, insieme a quelli più piccoli per gli uffici amministrativi ed esecutivi. Ai piani superiori, sarà realizzata una mensa aziendale, oltre che sale executive e VIP, che si affacciano sulle zone umide di Hangzhou. Img by Studio di Architettura BIG Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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