U10-Logos, aule e laboratori dialogano con la natura

E’ stato presentato U10-Logos, nuovo edificio che sarà realizzato entro il 2023 nell’ambito del piano di sviluppo Milano-Bicocca. Il progetto green unisce tecnologia, design e innovazione e comprende un bosco urbano di oltre 19mila metri quadri, un’area destinata alla biodiversità, ricca di piante e diverse specie erbacee, un giardino degli impollinatori e un biolago.

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Campus Milano Bicocca, rendering nuovo edificio U10-Logos

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E’ stata posata la prima pietra di U10 Logos, nuovo edificio realizzato nell’ambito dell’intervento di sviluppo del Campus Milano Bicocca, un progetto complesso che ospiterà alloggi, aule e laboratori, anche all’aperto, tanto verde e un biolago sostenibile.

I lavori del nuovo edificio, realizzato a Milano tra viale dell’Innovazione, via Stella Bianca, via Sesto San Giovanni e via Fubini, dovrebbero concludersi entro il 2023.

Nel presentare il progetto, la rettrice di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, ha parlato di “progettazione dell’Università del futuro: aperta, sostenibile e soprattutto integrata nell’ambiente. In questo nuovo edificio i nostri studenti potranno seguire le lezioni all’aperto e fare ricerca direttamente negli spazi laboratoriali allestiti all’esterno. Una scelta che io definisco coraggiosa e che cambierà il volto del nostro Campus”.

Il verde al centro del progetto

Un progetto di riconversione dell’aria industriale dismessa (ex Pirelli) e di riqualificazione sostenibile del quartiere milanese, che prevede una serie di interventi green che daranno un nuovo volto all’intera area e la possibilità per gli studenti di vivere una didattica innovativa e all’aperto.

A partire dal bosco urbano, aperto anche ai cittadini e realizzato su una superficie di oltre 19mila metri quadri, quasi due ettari di verde, che confinerà con il nuovo edificio e sarà funzionalmente connesso al Parco Nord grazie a isole fiorite e agli spazi verdi in via di realizzazione nella zona. Oltre al bosco naturale, ci sarà un’area dedicata alla biodiversità, con molte specie arboree, piante ed erbe aromatiche, arricchita dalla presenza di diversi spazi didattici e laboratori di ricerca. Un’altra area del bosco urbano sarà dedicata al giardino degli impollinatori con spazi verdi a disposizione di insetti di vario tipo; infine alla base dell’area verde sorgerà il biolago sostenibile, caratterizzato da diverse essenze, in grado di depurare l’acqua, e varie tipologie di fauna, tra anfibi, insetti e uccelli migratori a rischio di estinzione.

Il nuovo edificio U10-Logos

L’edificio, sviluppato su una superficie di 7.550 metri quadri, comprende aule, sale studio, uffici, nuovi alloggi per studenti ed è diviso in tre parti: il corpo principale, la torre residenziale e il corpo basso.

Il corpo principale prevede 4 piani fuori terra ed è sovrastato dalla torre che si sviluppa per 6 piani, toccando 42.5 metri. Nel piano terra si trovano le aule per la didattica, ai piani superiori ci sono gli uffici, mentre sotto la torre sul fronte Nord la copertura verde del fabbricato diventa la grande terrazza della residenza universitaria. Nella torre si trovano le 84 camere, tra singole e doppie, in grado di ospitare 104 persone, mentre il piano terra è dedicato agli spazi comuni, ovvero palestra, sala musica, sale studio, sale per gruppi e sale riunioni.

Il corpo basso, che comprende anche spazi esterni e terrazze su più livelli, sia a verde che coperte dai pergolati, è dedicato esclusivamente alla didattica.

Tutto è pensato per stimolare una didattica aperta e partecipata, e così gli arredi dei vari spazi sono flessibili e mobili, per potersi adattare al tipo di insegnamento, assicurando qualità di ascolto e migliorando le relazioni.

In occasione della posa della prima pietra del nuovo edificio U10 Logos sono stati presentati i nuovi nomi degli edifici del Campus, con l’obiettivo, come ha spiegato Giampaolo Nuvolati, prorettore per i rapporti con il territorio – “di dare identità ai luoghi e riconoscibilità simbolica agli spazi urbani. A tal fine, abbiamo guardato a parole greche e latine, fonti del sapere umanistico e scientifico, per rivolgerci al futuro”.

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