I 5 punti chiave per soddisfare l’Accordo di Parigi

Nelle strategie che tutti i paesi stanno pianificando per la ripresa post pandemia, la transizione energetica deve essere centrale, grazie soprattutto a investimenti nelle energie rinnovabili, efficienza energetica ed elettrificazione. I suggerimenti di IRENA per garantire un corretto percorso di decarbonizzazione e il rispetto dell’accordo di Parigi

I 5 punti chiave per soddisfare l'Accordo di Parigi

IRENA, dopo che nei giorni scorsi ha pubblicato il Rapporto dedicato al percorso di decarbonizzazione necessario per rispettare i target previsti dall’Accordo di Parigi, segnala le aree chiave in cui i paesi di tutto il mondo dovranno investire nei propri piani di ripresa post COVID, accelerando la transizione energetica globale.

Il World Energy Transitions Outlook mostra in particolare che è necessario aumentare di circa 5 trilioni di dollari ogni anno, fino al 2050, gli investimenti nella transizione green per soddisfare le ambizioni della COP21. Anche se le tecnologie per raggiungere questo obiettivo ci sono già, è comunque necessario integrarle in nuovi modelli di business, dando la priorità ad alcune innovazioni in aree chiave.

La percentuale di fonti rinnovabili nell’energia primaria dovrà raggiungere il 74%, il che significa un aumento di circa 8 volte rispetto ai dati degli ultimi anni. In particolare si dovrà accelerare in maniera significativa l’uso delle rinnovabili nei trasporti e nel riscaldamento.

Le energie pulite devono aumentare di circa 800 GW ogni anno, passando da 2.800 GW a 27.000 GW entro il 2050. Contemporaneamente va eliminato l’uso delle fossili.

Le vendite di auto elettriche devono passare dal 4% al 100% entro il 2050. Da un punto di vista tecnologico l’Europa è all’avanguardia in questo settore e sta aumentando in maniera significativa la produzione di batterie. Naturalmente è fondamentale investire anche nelle infrastrutture di ricarica. A questo proposito uno degli aspetti critici è legato all’approvvigionamento dei minerali e metalli necessari per le batterie.

Entro il 2050 l’uso dell’idrogeno pulito deve quintuplicare passando da 120 tonnellate metriche (Mt) all’anno a 613 Mt nel 2050, il che richiede investimenti nello sviluppo di elettrolizzatori per la produzione di idrogeno verde.

Le biomasse dovranno arrivare a coprire circa un quinto dei consumi finali, ma il loro approvvigionamento dovrà essere sostenibile. La bioenergia combinata con il CCS (il cosiddetto “BECCS”) svolgerà un ruolo chiave nella rimozione di CO2 dall’atmosfera.

Il miglioramento annuale dell’intensità energetica deve passare dall’1,2% degli ultimi anni a circa il 3% entro il 2050, grazie soprattutto a investimenti in efficienza energetica ed elettrificazione.

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