New European Bauhaus: che cos’è?

Il nuovo Bauhaus europeo, tanto sostenuto dalla Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, è un percorso condiviso all’insegna della sostenibilità, dell’inclusione e della bellezza

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New European Bauhaus, che cos'è

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“Beautiful, sustainable, together”. Questo è lo slogan del New European Bauhaus, l’iniziativa creativa e interdisciplinare varata da Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione Europea. Un ambizioso programma che vuole chiamare a raccolta i creativi d’Europa con un obiettivo: raccogliere proposte e idee per progettare nuovi modi di vivere all’insegna della sostenibilità, dell’inclusione e della bellezza.

Come ha annunciato la stessa von der Leyen: Voglio che NextGenerationEU faccia partire un’ondata di ristrutturazioni in tutta Europa e renda l’Unione capofila dell’economia circolare. Ma non è solo un progetto ambientale o economico: dev’essere un nuovo progetto culturale europeo”.

La “rivoluzione” che coinvolgerà l’Europa sarà green: il New European Bauhaus di fatto porta il Green Deal nella nostra quotidianità, per costruire un futuro sostenibile in cui le emissioni di gas serra e l’inquinamento saranno finalmente ridotte.

Il Bauhaus come ispirazione

Sono passati 100 anni da quando Walter Gropius fondò il Bauhaus, innescando un cambiamento epocale nella storia dell’architettura. Il periodo storico era quello del post Prima Guerra Mondiale, un momento complesso e denso di tensione. Il Bauhaus riuscì ad emergere in modo positivo, proponendo soluzioni e idee che trovano ampio spazio ancora oggi.

La progettazione collettiva e la multidisciplinarietà sono due dei valori fortemente sostenuti dal movimento, un modo per i designer di superare il particolarismo e collaborare insieme per lo sviluppo di nuove forme progettuali. Ed è proprio il concetto di multidisciplinarietà a guidare il “nuovo Bauhaus Europeo”: i giovani creativi sono chiamati a raccolta per affrontare insieme le sfide che ci ha riservato questo particolare periodo storico.

Un movimento creativo e interdisciplinare

Il New European Bauhaus viene definito comeuna piattaforma di sperimentazione e connessione che promuove la collaborazione tra pensatori e operatori che intendono progettare nuovi modi di vivere insieme”.

Il progetto fa da ponte tra scienza, tecnologia, arte e cultura per trovare in modo collettivo soluzioni innovative per problemi sociali complessi.

Nel sito ufficiale dedicato all’iniziativa troviamo espressi i quattro obiettivi chiave del Nuovo Bauhaus. Il progetto europeo mira ad agevolare il dialogo tra cittadini, esperti del settore, imprese e istituzioni riguardo a come rendere gli spazi del futuro più accessibili ed economici.

Come abbiamo visto in precedenza, si tratta di un progetto in cui il lavoro multidisciplinare è fortemente incentivato: sono chiamati a raccolta architetti, ingegneri, scienziati, progettisti e creativi di tutte le discipline “per ripensare un modo di vivere sostenibile in Europa e nel mondo”.

Gli ultimi due punti sono incentrati sul miglioramento della qualità dell’esperienza di vita. Il New European Bauhaus si adopererà per esaltare “Il valore della semplicità, della funzionalità e della circolarità dei materiali senza mettere in discussione la necessità di una vita quotidiana confortevole e piacevole”. Infine l’ultimo aspetto verte sul sostegno economico a nuove idee e prodotti innovativi: attraverso una serie di call to action, le menti creative sono chiamate a presentare proposte e programmi nell’ambito dell’iniziativa culturale.

Le tre fasi del New European Bauhaus

Il progetto, lanciato a gennaio 2021, si articola in tre fasi. La prima è dedicata alla progettazione collettiva e terminerà quest’estate: durante questa prima parte del progetto è stato lanciato il Premio New European Bauhaus, la competizione volta a premiare progetti (già esistenti o nuove proposte dei giovani creativi under 30) che esprimano al meglio la mission green dell’iniziativa.

Premio New European Bauhaus

La seconda fase è partita a luglio per chiudersi nel 2023 e vedrà la messa a punto e l’attuazione dei nuovi progetti pilota. Durante questo periodo “Sarà fondamentale avviare un dialogo con i cittadini, le imprese e il mondo accademico e rafforzare le capacità istituzionali urbane” per creare reti e condividere le conoscenze.

L’ultima fase, quella dedicata alla divulgazione, prenderà il via da gennaio 2023 in poi. Durante quest’ultima fase sarà posta particolare attenzione sull’ampliamento delle idee e delle azioni emerse e sul raggiungimento di un’audience più vasta. Ma non solo: nella terza fase progettuale uno degli obiettivi sarà quello di fare networking e condividere le conoscenze acquisite tra partecipanti e operatori del settore.

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