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Situato ad ovest dell’Innovation Park dell’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), nella città di Ecublens, vicino Losanna, Ecotope è la proposta progettuale degli studi di architettura 3XN e Itten+Brechbühl per ampliare l’attuale campus. L’Innovation Park ha visto crescere esponenzialmente la sua domanda di partenariati di ricerca, ed ha compiuto il suo 30° anniversario lo scorso anno. L’ambizioso masterplan mira ad introdurre 250.000 metri quadrati di spazi di lavoro “collaborativi e stimolanti” per ricercatori, imprenditori, studenti e cittadini, riuniti in un gruppo di oltre dieci strutture costruite in maniera responsabile. “Non si tratta solo di aggiungere superficie” spiega Ursula Oesterle, vicepresidente dell’Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne e a capo del progetto Ecotope. “Oggi, le aziende interessate all’innovazione, siano esse startup o aziende consolidate, hanno bisogno di un luogo in cui incontrarsi ogni giorno per condividere idee” conclude. Il campus di ispirazione biofilica e costruito in legno massiccio Nella progettazione di Ecotope, gli architetti dei due studi di architettura hanno dato priorità ai principi di progettazione biofilica con abbondanti spazi verdi. Jan Ammundsen, senior Partner di 3XN sottolinea che l’intero progetto è guidato da sei principi chiave: biofilia, serendipity, modularità, sostenibilità, identità e comfort, con la speranza di avere un impatto positivo sulla società negli anni a venire. 3XN e Itten+Brechbühl hanno progettato Ecotope con strutture in legno massiccio che si aprono sull’ambiente circostante grazie a vetrate a tutta altezza capaci di garantire luce solare naturale e connessione visiva con il paesaggio. Una rete di percorsi pedonali green collegherà i nuovi spazi con il resto dell’Innovation Park distante solo un chilometro. “Dopo la crisi del Covid-19” afferma Sabrina Bédu, project manager di Itten+Brechbühl, “Ecotope lancia la sfida di ripensare gli spazi di lavoro attraverso un’architettura resiliente. Si tratta di sfumare gli spazi a disposizione, cercando soluzioni tecniche trasformative per ridurre al minimo l’impatto dell’edificio stesso” conclude. Per questo il team di progettisti ha scelto un’architettura compatta e modulare, preferendo materiali riciclati, riciclabili e riutilizzabili, capaci di esprimere l’ambizione di realizzare un ecosistema con un alto grado di sostenibilità e circolarità. Trasporti puliti e spazi verdi Nella progettazione del sito, gli architetti hanno introdotto un sistema di trasporto pulito a supporto della città di Ecublens, così che i visitatori possano spostarsi facilmente tra i due hub universitari. L’edificio principale, situato all’angolo sud-est del sito, fungerà da porta d’ingresso e hub sociale per il campus. Laboratori e uffici circondano il perimetro dell’edificio, scandito da atri gemelli che, come gli spazi sociali sparsi per Ecotope, diventeranno centri di innovazione e collaborazione. Secondo il team dell’EPFL, ogni anno escono dai suoi laboratori una trentina di giovani start-up che spesso faticano a trovare spazio per lavorare. “Innovation Park ospita già oltre 150 start-up e 30 grandi aziende che danno lavoro a oltre 2.600 persone. Con questa urgente necessità di avere più spazio, il gruppo attende con impazienza la graduale costruzione dell’ampliamento del campus, che dovrebbe vedere 55.000 metri quadrati completati durante i primi dieci anni”. La prima fase di costruzione del progetto dovrebbe iniziare nel 2023. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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