Efficienza energetica: il 2022 è stato l’anno del progresso

Secondo il report “Energy Efficiency 2022” di IEA (Agenzia Internazionale dell’Energia) il conflitto russo-ucraino ha segnato il punto di svolta per l’aumento delle azioni legate all’efficienza energetica.

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Efficienza energetica: il 2022 è stato l’anno del progresso

Il 2022 è stato un anno complesso segnato dal conflitto militare russo-ucraino: l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito di Putin ha avuto un impatto importante sia in termini umani che economici. Alle terribili notizie quotidiane sulla situazione della popolazione ucraina in fuga dalla guerra, si sono unite le preoccupazioni legate all’impennata dei costi dell’energia.

L’aumento vertiginoso dei prezzi del carburante ha spinto le istituzioni a rivolgere l’attenzione verso le energie rinnovabili. In risposta ai costi record e alla difficoltà di approvvigionamento dei combustibili fossili, i Governi di tutto il mondo hanno messo in campo un numero maggiore di investimenti legati all’efficienza energetica.

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) nel report “Energy Efficiency 2022” parla di un impegno economico che ha raggiunto i 560 miliardi di dollari nel 2022, distribuiti in azioni strategiche nel campo della ristrutturazione edilizia, trasporto pubblico e infrastrutture per le auto elettriche.

Gli investimenti globali nel campo dell’efficienza energetica sono aumentati del 16%

Concentrarsi sull’efficienza energetica è la prima e migliore risposta che possa simultaneamente soddisfare gli obiettivi di accessibilità, sicurezza dell’approvvigionamento e obiettivi climatici”. Il conflitto militare russo-ucraino è stato di fatto il punto di svolta che ha spinto i Governi ad accelerare e incrementare gli investimenti in ottica di efficienza energetica: IEA registra un incremento del 16% rispetto al 2021, guidati da un record di crescita delle vendite di veicoli elettrici.

Nel 2022 gli investimenti globali nel campo dell’efficienza energetica sono aumentati del 16%

Secondo l’indagine di IEA, si prevede infatti una spesa importante da parte dei consumatori per l’acquisto di nuove automobili a basso consumo di carburante e di veicoli elettrici. Le vendite dei veicoli elettrici sono quasi raddoppiate negli ultimi due anni, raggiungendo circa 11 milioni di unità vendute in tutto il mondo: ciò significa che il 13% delle vendite di veicoli nuovi fa parte della categoria delle e-car.

Negli ultimi 2 anni le vendite dei veicoli elettrici sono quasi raddoppiate

Come ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA, investire nell’efficienza energetica è la chiave per superare la crisi: “Gli shock petroliferi degli anni ’70 hanno portato a una massiccia spinta da parte dei governi sull’efficienza energetica, con conseguenti miglioramenti sostanziali nell’efficienza energetica di automobili, elettrodomestici ed edifici”.

Prosegue Birol: “In mezzo alla crisi energetica di oggi, stiamo vedendo segnali che l’efficienza energetica è ancora una volta la priorità. L’efficienza energetica è essenziale per affrontare la crisi odierna, con il suo enorme potenziale per aiutare ad affrontare le sfide dell’accessibilità energetica, della sicurezza energetica e del cambiamento climatico”.

Il 2022 è stato un anno di svolta nell’ambito dell’efficienza energetica a livello globale

L’impennata dei costi e le difficoltà di approvvigionamento hanno fatto sì che le istituzioni aumentassero la loro attenzione sul miglioramento dell’efficienza energetica adottando nuove politiche per gestire al meglio i consumi. I dati preliminari raccolti da IEA indicano dunque che nel 2022 l’economia globale ha sfruttato l’energia in modo più efficiente del 2% rispetto al 2021.

Il 2022 è stato un anno di svolta nell’ambito dell’efficienza energetica a livello globale

L’Agenzia Internazionale dell’Energia parla di un tasso di miglioramento di “quasi quattro volte superiore a quello degli ultimi due anni e quasi doppio rispetto agli ultimi cinque anni”. IEA si auspica che il trend positivo registrato nel 2022 sia il punto di svolta per continuare ad investire nell’efficienza energetica per raggiungere gli obiettivi Net Zero emissions entro il 2050.

IEA sottolinea che le azioni legate a garantire una maggiore efficienza energetica aiuteranno i consumatori ad ottenere un deciso risparmio in bolletta. Negli ultimi 20 anni, i Paesi membri dell’IEA hanno implementato diverse misure relative all’efficienza energetica nel comparto edile, industriale e nei trasporti. Un risultato che ha permesso di ottenere per i cittadini una riduzione di 680 miliardi di dollari nei costi in bolletta, ovvero all’incirca il 15% della spesa energetica media prevista per il 2022.

È essenziale rilevare che, per ottenere un reale cambio di passo, tutti gli attori della politica mondiale debbano adottare delle misure di efficienza energetica ben mirate. A detta dell’International Energy Agency, per arrivare ad ottenere i risultati sperati per un futuro “ad emissioni zero” è necessario incrementare i progressi nel campo dell’efficienza energetica di circa il 4%.

I segnali positivi ci sono tutti: l’elettrificazione dei trasporti e del riscaldamento sta facendo numerosi passi avanti, con i consumatori che scelgono sempre di più soluzioni elettriche nell’acquisto di una nuova vettura. In questo scenario arrivano importanti novità anche nel campo delle pompe di calore: i dati IEA riportano quasi 3 milioni di soluzioni vendute nel 2022, con un aumento di 1,5 milioni rispetto al 2019. L’edilizia fa la sua parte nel percorso verso la sostenibilità: i regolamenti nel campo edile sono rafforzati e parallelamente vengono introdotte nuove normative nei Paesi emergenti.

Chiudendo con una riflessione sulle economie emergenti, l’IEA rimarca l’importanza di investire in modo sostanziale nei Paesi in via di sviluppo, in quanto gli interventi di efficienza energetica riguardano in primis le economie avanzate: “Quest’anno è stato contrassegnato da numerosi annunci politici e di spesa significativi che indicano continui investimenti in termini di efficienza e progressi per gli anni a venire. Questi includono l’Inflation Reduction Act negli Stati Uniti, il piano REPowerEU dell’Unione Europea e il programma Green Transformation (GX) del Giappone, che ammontano a centinaia di miliardi di dollari di spesa per edifici, automobili e industrie più efficienti nei prossimi anni. Tuttavia, questi pacchetti, come gran parte degli investimenti nell’efficienza energetica più in generale, sono concentrati nelle economie avanzate e sono necessari investimenti molto maggiori nelle economie emergenti e in via di sviluppo”.

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