Il progetto Ca’ delle Alzaie, esempio di riforestazione a Treviso

A Treviso, di fronte al fiume Sile, dove un tempo sorgeva una struttura industriale in abbandono, lo studio Stefano Boeri Architetti ha realizzato un piccolo “bosco urbano” a misura della città. Stiamo parlando del progetto Ca’ delle Alzaie.

Ultimato il progetto Ca’ delle Alzaie che porta più verde a TrevisoCa’ delle Alzaie è il progetto di un’altra straordinaria foresta urbana che include tre edifici realizzati su un’ex fabbrica, situati di fronte al fiume Sile e perfettamente integrati con la natura. Il complesso architettonico presenta sulle facciate 120 alberi e 400 arbusti, che riescono a produrre 2,7 tonnellate di ossigeno all’anno.

Il progetto, oltre a far riconciliare la periferia con il centro storico, rende Treviso una città modello di riforestazione urbana grazie agli oltre due ettari di vegetazione che hanno reso il verde non un semplice elemento ornamentale, ma un vero e proprio elemento architettonico.

I tre edifici sono sviluppati su circa 8000 mq e assieme ai due ettari di vegetazione degli alberi in facciata e del parco simboleggiano la riqualificazione del territorio e l’impegno per l’ambiente.Ca’ delle Alzaie: vista frontale«A Treviso abbiamo proposto un’inedita declinazione del nostro concetto di bosco verticale: non una torre, ma tre corpi di fabbrica circondati dalla vegetazione, con affacci molto diversi sul paesaggio circostante. Nei prossimi anni Treviso, con Milano, Utrecht, Bruxelles, Eindhoven, Monaco, Cairo, Nanchino e molte altre città del mondo, diventerà la sede di un esperimento innovativo per dimostrare che le architetture del futuro potranno ospitare la coabitazione di più specie viventi, diventando così un fulcro di biodiversità – oltre che di sostenibilità ambientale» dichiara Stefano Boeri.

Il progetto degli edifici

I tre edifici, caratterizzati dalla presenza del verde sui due fronti principali, sono sviluppati su sette piani e disposi l’uno accanto all’altro, orientati in maniera leggermente differente a delineare un fronte discontinuo per garantire una disposizione ottimale e un eccellente comfort energetico, oltre a un elevato livello di privacy agli interni e una serie di ampi scorci prospettici per godere del paesaggio.Dettaglio della facciata All’esterno dell’area sud lungo via Alzaia, il muro di contenimento viene arretrato in tre punti per favorire il percorso pubblico e ridare qualità al percorso pedonale esistente lungo il fiume, incentivandone ulteriormente la frequentazione da parte dei cittadini.

Il prospetto sud si affaccia sul fiume ed è movimentato da una serie di terrazze continue profonde tre metri e intervallate da elementi verticali per l’alloggiamento delle alberature. La facciata nord è caratterizzata, invece, da una serie di vasi lineari aggettanti che ospitano arbusti di piccole e medie dimensioni, interrotti puntualmente dagli stessi elementi verticali presenti sulla facciata sud che ospitano arbusti di medie e grandi dimensioni.Vista del fronte con balconi e pianteIl complesso architettonico ospita circa 60 appartamenti, 20 per edificio: ogni piano ospita dai due ai tre appartamenti. Tutte le zone a giorno affacciano sul fiume, mentre quelle a notte sono rivolte a nord. In questo modo ciascuna unità abitativa può godere a pieno del rapporto con il paesaggio fluviale.

Ca’ delle Alzaie e il progetto del verde

Ca’ delle Alzaie integra la componente vegetale nella struttura architettonica dei tre edifici: le alberature e i grandi arbusti sono inseriti in maniera differente nei prospetti nord e sud. Grazie al percorso ciclo-pedonale collegato a via IV Novembre (una delle strade principali di Treviso), la riqualificazione ambientale di questa parte della città si riflette anche sul centro storico.Percorso lungo il fiumeIl progetto si pone espressamente come obiettivo quello di massimizzare la superficie destinata a verde sia esso pubblico o privato. La superficie verde condominiale si articola in giardini privati delle abitazioni al primo livello e anche in orti condominiali che seguono il dolce declivio del terrapieno fino allo sponda del Sile.

Nello specifico, su un’area di 10.750 mq, sono state piantumate 400 piante a basso fusto e 170 alberi, di cui 120 in facciata e 50 a terra, selezionati dall’agronoma Laura Gatti, tra le specie autoctone individuate dal piano ambientale del Parco del Sile.

Il verde occupa, quindi, il 51% della superficie totale in cui il complesso edilizio insiste, circa 40 volte la superficie di verde esistente prima dell’intervento.


Credit: ph. Andrea Sottana

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