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Spendere al massimo 150 euro l’anno tra riscaldamento e acqua calda in un appartamento dotato di ogni comfort in area montana. Quella che potrebbe apparire come una provocazione è invece realtà, a due passi da Potenza. “Spinamare” è il primo complesso residenziale del centro-sud Italia con certificazione CasaClima ORO, sigla che si traduce con il massimo dell’efficienza energetica (classe ORO, appunto), raggiunta con l’impiego di energie rinnovabili come il tetto solare e fotovoltaico e il recupero delle acque piovane. Gli edifici SPINAMARE prevedono infatti un consumo inferiore ai 10 kWh/m2 all’anno, che li posiziona in testa alla classificazione energetica secondo le normative vigenti. Vincitore del premio all’innovazione amica dell’ambiente per il Sud assegnato da Legambiente e Confindustria, il progetto sorge a Pignola e prevede la costruzione di quattro edifici residenziali (il primo è già pronto) corredati di pannelli solari, impianto fotovoltaico, impianto di ventilazione meccanica controllata, impianto domotico e riscaldamento con pannelli radianti. Il sistema di riscaldamento, a pavimento, è centralizzato. Si riducono i costi di gestione dell’impianto e l’energia consumata. Non si perde l’autonomia legata alle singole abitudini nell’accensione e nello spegnimento dell’impianto grazie ai contabilizzatori di calore. Il costo per ogni appartamento è legato agli effettivi consumi. Un sistema a cappotto esterno, uno studio attento della stratigrafia della parete, infissi a tenuta con triplo vetro e gas basso emissivo, blocchi isolanti per l’alloggiamento dei cassonetti, e l’eliminazione di tutti i ponti termici, aumentano le prestazioni energetiche e quindi portano ad un abbattimento dei consumi. Architettura Città Territorio, l’evento che a Potenza celebra il trentennale dell’ordine degli architetti, ha proposto il caso di studio chiamando direttamente il “cervello” lucano che ha lanciato questa sfida avveniristica. “Abbiamo portato il futuro in Basilicata ad un costo per l’utente appena superiore a quello tradizionale – dichiara con soddisfazione e orgoglio Marco Summa, l’amministratore della società che ha deciso di scommettere sull’operazione-sostenibilità -. Basti pensare che i nostri appartamenti si vendono a 2.100 euro a metro quadro contro i 1.800 del mercato corrente in paese. Ciò significa che in 20 anni, data media di un mutuo per l’edilizia, l’acquirente ammortizza quasi la metà dell’investimento soltanto attraverso il risparmio energetico complessivo, senza considerare il valore aggiunto dell’elevatissimo comfort abitativo”. Un piccolo “miracolo” interamente made in Basilicata. Summa è un giovane ingegnere che dopo un’esperienza all’Eni ha deciso di scommettere il proprio futuro professionale a Pignola, su un terreno di proprietà della famiglia e utilizzando maestranze locai appositamente formate per realizzare il primo dei quattro edifici previsti. Un investimento in tutti i sensi, visto che chi acquista una casa in questo primo lotto (l’appartamento più piccolo costa 160.000 euro) lo fa ad un prezzo assolutamente competitivo, mentre i costi di costruzione sono quasi il doppio rispetto ad un edificio tradizionale: “Abbiamo deciso di co-investire, tenendo i prezzi di vendita molto bassi, con l’auspicio che la diffusione di queste nuove tipologie abitative possa diffondersi e ripagare tutti i nostri sforzi nel medio periodo”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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