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Il GSE sul proprio sito informa di aver aggiornato al 31 agosto 2015 il Contatore del “costo indicativo cumulato annuo degli incentivi” riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici. Il costo indicativo annuo risulta pari a circa 5,713 miliardi di euro, 23 milioni di euro in meno rispetto al precedente aggiornamento pubblicato a fine agosto. Mancano dunque 87 milioni di euro al raggiungimento del tetto dei 5,8 miliardi di euro, che metterà fine agli incentivi. Ricordiamo che dalla bozza presentata dal Ministero dello Sviluppo Economico nei giorni scorsi, emerge che è stata confermata anche per il 2016 la soglia di 5,8 miliardi di euro sugli incentivi alle fonti rinnovabili elettriche diverse dal fotovoltaico. Il contatore dà conto degli oneri di incentivazione imputabili agli impianti incentivati con il provvedimento CIP 6 (quota rinnovabile), con i Certificati Verdi, con le Tariffe Onnicomprensive ai sensi del D.M. 18/12/2008, agli impianti incentivati mediante il Conto Energia per il Solare Termodinamico, agli impianti ammessi ai registriin posizione utile o vincitori delle procedure d’asta ai sensi del D.M. 6/7/2012 e agli impianti i cui Soggetti Responsabili hanno presentato richiesta di ammissione agli incentivi del D.M. 6/7/2012 a seguito dell’entrata inesercizio. Il costo indicativo cumulato annuo degli incentivi (art. 2 del D.M. 6/7/2012), rappresenta una stima dell’onere annuo potenziale, già impegnato anche se non ancora interamente sostenuto, degli incentivi riconosciuti agli impianti a fonti rinnovabili non fotovoltaici, in attuazione dei vari provvedimenti di incentivazione statali che si sono succeduti e non può superare i 5,8 miliardi di euro annui. Le modalità di calcolo utilizzate sono illustrate nel documento informativo “Il Contatore degli oneri delle fonti rinnovabili“. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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