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Le risorse sono pari a € 600 milioni – distribuiti in tre annualità da € 200 milioni l’una. Il Fondo, gestito dalla Cassa depositi e prestiti (CDP), è stato presentato ieri a Roma dal Ministro dell’Ambiente Corrado Clini assieme al Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il presidente della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani, il presidente e l’amministratore delegato della Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini e Giovanni Gorno Tempini, e il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini. Obiettivo del Fondo è quello di promuovere investimenti pubblici e privati per l’efficienza energetica nel settore edilizio e in quello industriale; diffondere piccoli impianti ad alta efficienza per la produzione di elettricità, calore e freddo; impiegare fonti rinnovabili in impianti di piccola taglia; la gestione sostenibile delle foreste; la promozione di tecnologie innovative nel settore energetico. “Si tratta di un meccanismo a sportello con un format semplice e una procedura di approvazione riferita al format – spiega il Ministro Clini, sottolineando che i 600 milioni – sono a disposizione tutti e da subito. Stiamo creando un volano che a sua volta dovrebbe trascinare altri investitori”. Il Fondo Kyoto finanzia interventi a livello regionale e nazionale. Gli interventi finanziabili con il Fondo Kyoto a livello regionale sono: microcogenerazione diffusa: installazione di impianti che utilizzano gas naturale, biomassa vegetale solida, biocombustibili liquidi di origine vegetale, biogas e in co-combustione gas naturale-biomassa quali fonti energetiche; installazione di impianti da fonti rinnovabili per la generazione di elettricità o calore (eolico, idroelettrico, solare termico, biomassa, fotovoltaico); risparmio energetico e incremento dell’efficienza negli usi finali dell’energia. E’ possibile presentare un unico progetto di investimento che contempli l’integrazione di più interventi, comunque combinati, da realizzarsi nello stesso sito (sistema integrato). Gli interventi finanziabili con il Fondo Kyoto a livello nazionale sono: sostituzione di motori elettrici industriali con motori ad alta efficienza; interventi sui cicli produttivi delle imprese che producono acido adipico e delle imprese agro-forestali (misura protossido di azoto); attività di ricerca per lo sviluppo di tecnologie innovative per la produzione di energia da fonti rinnovabili; progetti regionali di gestione forestale sostenibile volti ad identificare interventi diretti a ridurre il depauperamento dello stock di carbonio nei suoli forestali e nelle foreste. I finanziamenti sono a tasso agevolato (0,50% annuo) per una durata massima di 6 anni (15 per i soggetti pubblici), rimborsabili in rate semestrali. Le banche aderenti potranno concedere un finanziamento per la quota parte del costo totale del progetto che non è coperta dal finanziamento agevolato. ”E’ un meccanismo a sportello”, ha sottolineato il ministro Clini che prevede un effetto ”moltiplicatore” a partire dai 600 milioni disponibili e che ”potrebbe generare investimenti per almeno il doppio della cifra”. Le domande devono essere compilate esclusivamente online, previo accreditamento in una sezione del sito (a partire dal 2 marzo) della Cassa Depositi e Prestiti, il beneficiario deve recarsi quindi presso una delle banche aderenti alla convenzione Abi-Cdp per gli ulteriori adempimenti e la stipula del contratto di finanziamento. Le regioni Abruzzo, Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia e Piemonte si occuperanno direttamente della fase istruttoria attraverso enti di sviluppo o società finanziarie regionali. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 14 luglio 2012. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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