Al via la maxi riqualificazione dei vecchi scali ferroviari di Milano

Si tratta del più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia: più verde, aree edificabili e progetti di edilizia sociale

La giunta di Palazzo Marino ha approvato un importante Accordo di Programma con Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato Italiane, sulla riqualificazione degli scali ferroviari dismessi o di prossima dismissione presenti nel Comune di Milano. Si tratta di sette aree, per un totale di circa 1.250.000 metri quadrati, che verranno riqualificate secondo i criteri di uno sviluppo territoriale sostenibile sanciti dal Pgt. E’ prevista la creazione di spazi pubblici, piste ciclabili, 525.000 metri quadrati saranno destinati a verde. Saranno inoltre realizzati insediamenti di edilizia residenziale sociale per circa 156.000 metri quadrati, pari a 2.600 nuovi alloggi.
L’assessore all’Urbanistica Alessandro Balducci ha commentato: “Questo è uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana presentati a Milano e in Italia da molti anni. Senza alcun consumo di suolo, attraverso il riuso e la riqualificazione di parti importanti del territorio con verde, servizi ed edilizia sociale, si realizzerà un’opera di ricucitura della città senza precedenti”. 

Grazie alle risorse economiche che si potranno generare attraverso la valorizzazione delle aree, saranno inoltre finanziati specifici interventi di miglioramento e sviluppo del sistema ferroviario in ambito milanese, per assicurare l’incremento della capacità di trasporto pubblico nella regione metropolitana e il miglioramento del rapporto fra ferrovia e città, mediante interventi di riqualificazione delle stazioni esistenti e di realizzazione di nuove stazioni.

Verranno realizzati interventi diversi e coerenti con le necessità delle singole zone, in relazione alle diverse vocazioni funzionali delle aree e alla capacità di accogliere destinazioni specifiche. Nelle zone di Greco-Breda, Lambrate e Rogoredo la funzione prevalente è quella della residenza sociale, con previsione di una percentuale minima destinata a funzioni commerciali e compatibili con la residenza; nella zona di Porta Genova la priorità è data a funzioni connesse alla vocazione presente nel contesto, correlata al sistema della moda e del design, con percentuale inferiore destinata alla residenza; l’area di San Cristoforo riveste invece una funzione ecologica e sociale, rappresentando il terminale, integralmente destinato a parco e funzioni connesse, del sistema lineare del Parco del Naviglio Grande e viene integralmente destinata a parco attrezzato. 

Per garantire la qualità del processo progettuale viene inoltre promosso il ricorso a forme di selezione concorsuale orientando lo sviluppo urbanistico verso un approccio progettuale, tecnico e culturale elevato

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