ARCHITETTURE CONNETTIVE | Riqualificazione del complesso “Serenissima” Padova

La riqualificazione edilizia rappresenta la prima opportunità di rigenerare edifici nella periferia e creare nuove relazioni con il centro storico della città, diventando occasione di viva riappropriazione collettiva. La riqualificazione dei sei edifici che compongono il complesso “Serenissima” a Padova

Riqualificazione del complesso “Serenissima” Padova                                          

Il progetto di Architetture connettive relativo il complesso “Serenissima”, nel piccolo quartiere a nord-est della città storica di Padova, a ridosso del Canale Piovego, è una proposta progettuale di riqualificazione per l’area abbandonata da dieci anni, già luogo di episodi di violenza e abusivismo straniero. In passato si era pensato alla demolizione degli edifici e attribuzione di una nuova funzione all’area, ma nulla è mai stato messo in atto. L’obiettivo del progetto è consegnare, ai sei edifici che compongono il complesso, un volto riqualificato, contemporaneo, funzionale ed efficiente, mantenendo la tipologia edilizia degli anni ’70 come memoria.       

                                             

Il complesso residenziale è costituito da sei edifici e si trova in una zona periferica, a pochi minuti dalle sedi Universitarie e dal centro, già costruito per ospitare studenti fuori sede. Nei primi dieci anni i proprietari iniziarono ad affittare i locali a stranieri, per la maggior parte dediti ad attività criminali e non agli studenti, per i quali erano stati progettati. Il complesso arrivò a contenere più di mille persone, fino al 1995, quando si creò definitivamente il “Caso di Via Anelli”. Nel 2005 iniziò un percorso di “desegregazione” e venne sgomberato il primo edificio. Nell’estate del 2006 la situazione precipitò ulteriormente ed il 9 agosto la città si risvegliò con il cosiddetto “muro di Padova”, costruito per separare il complesso dal resto della città. Lo sgombero definitivo avvenne un anno dopo, nel luglio del 2007 e la chiusura fu accompagnata da un’ordinanza, tutt’ora in vigore, che prevede il divieto d’accesso anche ai proprietari.

Stato attuale del Complesso Serenissima a Padova

Stato attuale del Complesso: a destra il Muro di Padova, a sinistra un ingresso al parcheggio interrato.

L’obiettivo del progetto è riqualificare il quartiere, renderlo un polo attrattivo, anche verso il centro, con l’inserimento della destinazione d’uso, pensata in origine, di residenze per docenti e studenti.

Per questo sono state fatte analisi sul fabbisogno del servizio residenziale da cui è emerso il numero di studenti, docenti e ricercatori, residenti in città, pendolari e fuori sede, comparato con domanda e offerta di alloggi, spazi studio e la disponibilità di abitazioni esistenti. Ne deriva che i possibili beneficiari del servizio possono essere sia gli studenti sia i docenti, entrambi fuori sede, che occupano rispettivamente il 19% rispetto alla totalità, 11.158 su 59.317, e il 25%, 523 su 2092. Attualmente però la disponibilità delle residenze, alloggi ed appartamenti ESU e privati, risulta insufficiente, in quanto può accogliere solo fino a 3.961 studenti ed il 6% di docenti. Ne deriva che il complesso di Via Anelli rappresenta un’importante risorsa.

 

Stato di fatto del complesso “Serenissima” a Padova

Stati di fatto: residenze per studenti (arancione), residenze per docenti (giallo), biblioteche (rosa) e aule studio (marrone) esistenti in relazione alla collocazione dell’area di progetto (in alto a sinistra).

Il progetto si è sviluppato in due fasi, la prima a scala urbana, riguarda il collegamento tra l’area di progetto, i principali dipartimenti dell’Università di Padova, raggiungibili in pochi minuti, ed il Parco Europa, uno dei più grandi ed importanti di Padova. Sfruttando l’esistenza della pista ciclo-pedonale che attraversa la città e si colloca nelle vicinanze dell’area, viene proposto il progetto di un ampliamento della stessa, aggiungendone un tratto che la faccia passare fino agli accessi principali del complesso di Via Anelli.

La seconda fase riguarda la diretta riqualificazione dei fabbricati esistenti. La principale scelta è stata mantenere intatto tutto il complesso edilizio e rinnovarlo, risposta al quesito inziale che rifletteva su una demolizione parziale mantenendo le strutture portanti o demolire completamente ricostruendo ex novo.

Dall’analisi dello stato di fatto è stato subito evidente che i tamponamenti e le finiture si trovano in pessimo stato, mentre le strutture portanti in calcestruzzo armato si sono mantenute quasi completamente intatte. Inoltre la presenza di un grande piano interrato delle dimensioni di tutta l’area porta ad evitare la totale demolizione poiché sarebbe un’operazione eccessivamente costosa ed invasiva.

Per questo si è deciso di demolire tutte le chiusure verticali interne ed esterne e mantenere la struttura portante formata da pilastri, travi in calcestruzzo armato e solai in laterocemento.

Poiché il telaio portante, da consolidare e riutilizzare, si presenta come un insieme di spazi vuoti che possono essere riempiti liberamente, l’integrazione delle nuove funzioni potrà avvenire all’interno dello scheletro portante esistente tramite l’inserimento di nuovi volumi tridimensionali. Questi si presentano come “scatole” realizzate con struttura leggera, che vengono immesse all’interno dei vuoti lasciati dalle demolizioni presenti nel telaio portante.

Strategia di intervento di riqualificazione del progetto la Serenissima di Padova

 Strategia d’intervento: mantenimento della struttura portante esistente, demolizione dei tamponamenti interni ed esterni e inserimento delle nuove funzioni con elementi scatolari.

Viene mantenuta la permeabilità del piano terra, inserendo le funzioni pubbliche che occupano parzialmente l’area. Prende vita, quindi, un unico grande spazio che si estende a tutta l’area di progetto alternando pieni e vuoti a percorsi pedonali, aree pavimentate e verde pubblico.

Per aumentare l’ingresso di luce naturale e creare un suggestivo effetto di pieni e vuoti all’interno del corridoio centrale, si è voluto aprire alcune forature nei solai esistenti a partire da due lucernari sulla copertura fino al primo piano.

Progetto di riqualificazione dei 6 edifici Serenissima di Padova

 Planimetria del progetto di riqualificazione. Coperture e livello zero, grande parco verde.

Le funzioni che sono state inserite si distribuiscono all’interno di ogni edificio nella maniera seguente:

  • Livello zero: frutto dell’incontro tra il verde pubblico e i piani terra di ogni edificio, è stato progettato come un grande parco che viene solcato da una serie di percorsi pavimentati circolari, arrivando a collegare gli edifici tra loro e formando due spazi aperti che fungono da piazze: una centrale ed una sul lato Nord-Est.
  • Piano terra: gli utenti possono usufruire del parco interno, degli spazi aperti e delle varie attività presenti (copisteria, palestra, sala conferenze, bar/ristorante, sala espositiva, mini market). Per ogni fabbricato è previsto un vano tecnico per gli impianti ed un deposito per le biciclette.
  • Piano primo: completamente dedicato alle zone studio. Funge da punto di incontro e di scambio tra i vari utenti ed è costituito aule studio/sale conferenze e zone relax; gli spazi sono stati pensati comunque in maniera flessibile, in modo da poter cambiare a seconda delle varie esigenze che possono presentarsi all’interno. Sono previsti ben 232 posti all’interno di tutte le aule studio del nuovo complesso.
  • Piani superiori (piani tipo): dedicati esclusivamente alle residenze per studenti e docenti; sono stati progettati alloggi di diverso taglio in base alle esigenze e alle possibilità dell’utenza, aspetto che verrà analizzato nel capitolo successivo. Sono previsti, infine, anche spazi comuni (cucine comuni e soggiorni/pranzo) e di servizio (lavanderia, stireria) per ogni piano tipo. Il nuovo progetto prevede di ospitare in totale 130 persone.

Distribuzione delle nuove funzioni nei piani degli edifici del complesso Serenissima a Padova

Distribuzione delle nuove funzioni nei piani degli edifici del complesso.

I cinque edifici che nello stato di fatto sono uguali tra loro si differenziano per l’orientamento: tre sono orientati est-ovest e due nord-sud. Nel progetto, mantenendo la struttura, è rimasto invariato anche l’orientamento, ma si è scelto di ripensare le tipologie sfruttando l’esposizione verso il sole.

Tre sono i blocchi tipo. Il blocco A, orientamento est-ovest, è stato progettato con gli affacci degli alloggi posizionati su entrambi i lati lunghi, est ed ovest, con corridoio centrale sul quale si trovano delle aperture che permettono il doppio affaccio. Gli alloggi per gli studenti, sono della tipologia residenziale ad albergo. Sono presenti due ampie zone comuni attrezzate con cucina, soggiorni e lavanderia.

Gli alloggi del blocco B hanno un orientamento nord-sud con affacci sul lato sud. Sono composti da bagno, angolo cottura e camera singola. Sono adeguati per studenti e docenti, in quanto più spaziosi ed indipendenti rispetto la tipologia A. Lo spazioso corridoio, che in questo caso funge anche da ballatoio grazie alle ampie vetrate, diventa un’area comune attrezzata.

Nel blocco C gli alloggi sono affacciati lungo i due lati maggiori, nord ed est, mentre il ballatoio finestrato si trova lungo i lati minori sud ed ovest. Questa tipologia si rivolge ai docenti ed ai ricercatori, anche con famiglia, che hanno l’esigenza di essere indipendenti. Per questo gli alloggi sono dotati di un’ampia zona giorno, soggiorno e cucina, e una zona notte con camera singola, matrimoniale e bagno. Anche in questa tipologia il vano scale è unico e centrale.

Le tipologie di abitazioni nel progetto Serenissima di Padova

Diverse tipologie di pianta del progetto di riqualificazione in funzione dell’orientamento: da sinistra il blocco A con orientamento Est-Ovest, blocco B con orientamento Nord-Sud e blocco C.

Si è scelto di approfondire il blocco A

Al primo piano si accede tramite due vani scale che saranno realizzati in calcestruzzo armato, entrambi con ascensore, situati specularmente sui lati corti, nord e sud, lasciando la possibilità di progettare una pianta più fluida e fruibile.

Inizialmente la zona di accesso ai piani superiori sorgeva al centro dell’edificio, comportando un’interruzione nel corridoio, mentre con questa soluzione si ottiene un unico spazio funzionale non solo come distribuzione e collegamento, ma anche come punto di incontro e condivisione per le persone che ne usufruiscono.

Lo spazio distributivo centrale prende luce dalle due grandi finestre poste sui lati nord e sud, dalle aperture nei solai soprastanti e dai patii interni.

Questi nascono dall’incontro tra spazio esterno e spazio interno e portano valore al progetto incrementando la qualità del comfort visivo ed ambientale. Analoghi ad una loggia, sono aperti solo su un lato e forniscono agli utenti la possibilità di godere dell’aria aperta e della luce diretta.

Le aule studio sono luoghi in cui i giovani si ritrovano per studiare, ma anche per collaborare, riunirsi, fare attività extra-universitarie. Sono state progettate come singole stanze, che allo stesso tempo possono diventare un unico spazio grazie alla mancanza di una vera e propria partizione verticale.

Progetto di riqualificazione studentato Serenissima a Padova

Ambienti al piano primo del progetto di riqualificazione: a destra il corridoio centrale e a sinistra le aule studio.

I 18 alloggi presenti ai tre piani superiori sono stati pensati per ospitare principalmente gli studenti, in quanto derivanti dalla tipologia della stanza d’albergo: ingresso, bagno, camera singola e balcone. Il sistema di oscuramento è realizzato con frangisole in alluminio orientabili motorizzati.

All’interno di ogni piano sono previsti ben due ambienti comuni costituiti da una zona cucina/pranzo, progettata per poter ospitare tutti gli utenti del piano, due soggiorni ed un locale lavanderia/stireria.

Come al primo piano, anche in questo caso abbiamo inserito due patii interni, uno per ogni lato lungo, che portano luce naturale solamente al corridoio centrale.

Progetto di riqualificazione dello studentato Serenissima a Padova

Ambienti ai piani tipo del progetto di riqualificazione: a sinistra un alloggio tipo come stanza d’albergo, a destra una zona comune.

Piante progetto riqualificazione Serenissima di Padova

Piante del progetto di riqualificazione: a sinistra la pianta del piano primo, a destra quella di piano tipo.

L’edificio si presenta in prospetto come un insieme di volumi che vanno ad infilarsi all’interno del telaio preesistente. La serie di scatole con aggetti di diverse profondità conferisce un grande senso di movimento in facciata e il rivestimento ligneo rende ancora maggiormente il contrasto con la struttura in calcestruzzo.

Prospetti progetto di riqualificazione Serenissima di padova

Prospetti del progetto di riqualificazione.

Sfruttando la struttura portante esistente, si è posta principale attenzione sulla realizzazione di tamponamenti che fossero più funzionali e meno invasivi. Per questo la scelta è ricaduta sulla tecnologia a secco, in particolare le lastre di gessofibra e montanti in acciaio inox.

Gli unici elementi progettati nuovi sono gli aggetti, ideati impiegando profili in acciaio con funzione di travi e pilastri che, opportunamente fissati tra di loro, vanno a formare un telaio rigido e leggero. Questo, infine, viene ancorato alla struttura in calcestruzzo armato esistente.

Le fondazioni dell’intero complesso sono costituite da travi rovesce in calcestruzzo armato e pilastri che proseguono fino all’ultimo piano. Il piano di calpestio del piano terra è rialzato di 18 cm rispetto al livello zero perciò l’accesso ai disabili è permesso tramite una rampa con pendenza dell’8% e lunghezza 230 cm.

La chiusura orizzontale interna è formata da una lastra in gesso rinforzato Knauf, isolamento termico ed acustico in lana di roccia non rivestito, sostegno controsoffitto in cartongesso in acciaio zincato, solaio esistente in laterocemento, massetto esistente in cemento alleggerito, sottofondo alleggerito premiscelato, isolante termico in vetro cellulare e pavimentazione in gres porcellanato effetto legno.

La chiusura verticale esterna è formato da una lastra di gessofibra, profilo a C in lamiera zincata, pannello di supporto OSB, membrana freno vapore in polietilene, doppio pannello in lana di roccia non rivestito, isolante acustico fonoassorbente 3M Thinsulate autoadesivo, membrana traspirante in polipropilene, lastra di gessofibra, rivestimento esterno legno di abete trattato tramite impregnazione e verniciatura.

La chiusura orizzontale esterna differisce da quella interna per la posa dell’isolante termico in poliisocianurato e la successiva applicazione della guaina autoadesiva a base bituminosa. Infine la copertura è finita con fogli di lamiera zincata ed aggraffata.

Gli infissi sono in alluminio a taglio termico composti da tre ante realizzati con un profilo Schüco ASS 70.HI  fissati su di un controtelaio in OSB. Il vetro è costituito da un vetrocamera bassoemissivo 4/11/4 formato da due lastre da 4 mm e da una intercapedine riempita di gas argon per isolamento termico e acustico.

Il sistema di oscuramento utilizzato è formato da frangisole in alluminio motorizzati con lamelle orientabili.

La struttura dell’aggetto è costituita da 12 profili in acciaio HEB 140 imbullonati fra loro a formare un telaio che a sua volta si fissa alla struttura portante in calcestruzzo armato esistente tramite tasselli Fischer FBN II ed ancorante chimico.

Viene saldata alle HEB 140 un’orditura secondaria in profili in acciaio UPN ad un passo di 25 cm. All’interno della HEB un pluviale orizzontale Ø 80 mm per la raccolta delle acque piovane passa e si collega a quello verticale. Sopra al tavolato in assi di abete viene posta una pavimentazione in gres porcellanato su uno strato di malta cementizia che funge da legante e favorisce l’allettamento.

Sezione di un edificio del complesso Serenissima di Padova

Sezione di un edificio del complesso con le differenti tecnologie utilizzate.

Il progetto di riqualificazione di Via Anelli vuole riscattare e ridare vita ad un quartiere che ha vissuto un triste passato di abbandono e che viene ancora vissuto come uno dei luoghi più pericolosi della città. Attraverso la rivitalizzazione, tramite l’inserimento delle nuove funzioni, il complesso potrà appartenere alla città attiva. La qualità degli ambienti interni ed esterni renderà il progetto uno dei punti d’attrazione più forti all’interno della realtà universitaria.

Il progetto mira alla sostenibilità ambientale con soluzioni tecnologiche altamente compatibili e di alta efficienza energetica. Dalla scelta d’uso di tecnologie a secco per una efficace ed efficiente messa in opera del progetto, fino alla scelta di materiali naturali per gli involucri.

Ambienti esterni del progetto di riqualificazione Serenissima a Padova

Ambienti esterni del progetto di riqualificazione: da sinistra verso destra troviamo un delle due piazze, un accesso al parcheggio interrato e la siepe che ha sostituito il “Muro”.

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Approfondimento realizzato in collaborazione con Architettura>Energia, centro ricerche del Dipartimento Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara.

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Crediti

Anno accademico: 2018/2019

Primo relatore: Prof. Arch. Emanuele Piaia

Secondo relatore: Prof. Arch. Silvia Brunoro

Correlatore: Prof. Arch. Fausto Barbolini

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