Lino in edilizia: tutti i pregi del più antico prodotto tessile al mondo

Il lino è conosciuto e utilizzato da migliaia di anni, ma ancora oggi si fa notare per le sue doti che ne fanno una materia prima per molteplici impieghi, in edilizia e non solo

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Lino in edilizia: tutti i pregi del più antico prodotto tessile al mondo

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L’impiego del lino in edilizia e in altri settori presenta molteplici vantaggi. Ma a colpire di più è che il prodotto tessile più antico al mondo è impiegato oggi per materiali compositi per usi hi-tech: da alternativa per componenti elettronici all’automotive fino alla nautica, il lino si reinventa grazie alle caratteristiche che lo rendono un materiale duttile e dalle grandi prestazioni.

Oltre che avere caratteristiche di sostenibilità ambientale, ha importanti impatti a livello economico e occupazionale, specie per l’Europa occidentale, primo produttore mondiale di lino da fibra: Francia, Belgio e i Paesi Bassi assicurano l’80% della produzione. Il settore genera più di 250 milioni di fatturato globale e impiega più di 1.300 persone, fa sapere CELC – Confederazione Europea del Lino e del Canapa.

Andiamo allora a scoprire caratteristiche e pregi di questo materiale, che fa della sostenibilità un suo punto di forza.

Dalle auto all’elettronica: i molteplici impieghi del lino

Caschi, catamarani, componenti auto e per impianti di energia eolica: sono alcuni dei campi applicativi del lino. Questo si deve alle proprietà di una materia prima che è stata impiegata per produrre il primo prodotto tessile più antico al mondo, addirittura nel 36.000 a.C. Al lino e alla creatività umana si deve anche la produzione del primo materiale composito al mondo nel 356 a.C. per una armatura usata da Alessandro Magno.

Malgrado l’avvento del cotone e poi delle fibre sintetiche, il lino ha continuato a essere utilizzato e oggi trova spazio in diversi settori.

Il settore della moda, dalla haute couture al prêt-à-porter, consuma il 60% del lino prodotto, mentre la produzione di tessuti per arredamento d’interni, tra cui la versione in lino lavato conta per il 30%. Il restante 10% è dedicato alle applicazioni tecniche.

La sua resistenza, la sua leggerezza e la capacità di assorbimento degli urti, ne fanno una fibra naturale e ideale per i materiali compositi ad alte prestazioni, che portano all’impiego del lino in edilizia e non solo. I compositi in lino possono essere arricchiti da biocompositi, ricorda CELC, organizzazione europea agro-industriale che raggruppa e unisce tutti gli stadi di produzione e trasformazione del lino e della canapa. Fondata nel 1951, è l’interlocutrice privilegiata di 10mila imprese situate in 14 Paesi europei, preservando la fibra, dalla pianta al prodotto finito.

Giusto per fare un esempio: l’azienda tedesca Bcomp, specializzata nella produzione di placche in fibra di lino tessuta, ha acquisito Porsche Motorsport come cliente per farne una scuderia in grado di ridurre l’impronta di CO2 eguagliando al contempo la prestazione dei pezzi in carbonio. Bcomp lavora per alcune Case auto più prestigiose, da Porsche a McLaren fino a Polestar, la divisione sportiva di Volvo.

E ancora: il velista Roland Jourdain ha varato il suo catamarano “We Explore” che parteciperà alla prossima regata in solitario Route du Rhum, navigando per oltre 6500 km. La particolarità della sua barca hi-tech? È costruita in fibra di lino, sostituendo la fibra di carbonio.

Di recente è stato brevettata un’alternativa per sostituire resina epossidica e fibra di vetro per realizzare il substrato dei circuiti stampati (PCB).

Lino in edilizia: le sue caratteristiche e proprietà

Il lino si fa apprezzare a partire dalla coltivazione, che viene rinnovata in rotazione ogni sette anni e richiede poco azoto, favorisce l’attività biologica del suolo e migliora la qualità delle colture successive del 20-30% segnala la stessa CELC. La confederazione costituisce anche la prima filiera agroindustriale a misurare il proprio impatto ambientale secondo determinati criteri green, consentendo di fornire dati scientifici accurati dalla fibra di lino europea European Flax® coltivata in Francia, Belgio e Paesi Bassi. “Il lino a marchio European Flax® della CELC fornisce ai produttori di compositi fibre di lino di qualità premium completamente tracciabili e certificate che vengono coltivate in modo sostenibile nell’Europa occidentale”, dove si concentra la maggiore area di produzione mondiale, con quasi 117mila ettari coltivati.

I punti di forza del lino sono la resistenza e solidità, qualità per le quali si fa apprezzare insieme alle sue doti di isolamento termico e acustico oltre che per l’assorbimento delle vibrazioni. Tutti vantaggi apprezzati nell’impiego del lino in edilizia, impiegato principalmente in soluzioni isolanti.

L’impiego dei materiali naturali nel settore edile è una pratica sempre più diffusa. In Francia sull’impiego dei biomateriali in edilizia fanno sul serio: nel 2021, i deputati hanno adottato un emendamento che prevede un obiettivo del 25% di materiali biobased negli edifici pubblici e nelle ristrutturazioni a partire dal 2028.

Per evidenziare le doti di questo materiale, la stessa Confederazione Europea del Lino e della Canapa ha realizzato di recente il Natural Fiber Village al JEC World 2022, manifestazione internazionale dedicata ai materiali compositi. Questa installazione ha permesso di evidenziare le proprietà ad alte prestazioni della fibra di lino certificata European Flax®. Oltre a essere ecologiche, le fibre leggere di lino e canapa garantiscono elevata rigidità specifica, prestazioni alla fatica, resistenza agli urti, isolamento termico, prestazioni acustiche, radiotrasparenza e smorzamento delle vibrazioni. “Queste proprietà possono venire impiegate per creare elementi compositi strutturali e semi-strutturali”, ha spiegato la stessa CELC.

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