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Indice degli argomenti: I consumi in bolletta dopo l’installazione del fotovoltaico Acqua calda e riscaldamento, quanto si risparmia davvero con i pannelli solari Pro e contro dei pannelli solari I pannelli solari sono i protagonisti indiscussi della trasformazione energetica che sta vivendo il nostro Paese. Ne sono la prova i numerosi bonus, sconti e agevolazioni fiscali previsti dal governo per coloro che scelgono di installare il fotovoltaico per alimentare la produzione energetica della propria casa. Ciò che potrebbe “frenare” molti italiani a installare i pannelli sul tetto o in giardino può essere il costo di acquisto e montaggio: in effetti è elevato rispetto ai tradizionali termosifoni, spesa che però viene recuperata in pochi anni sui consumi in bolletta. Quanto si risparmia davvero? Quanta energia solare serve per riscaldare una villa o un appartamento? Quali sono i pro e i contro del fotovoltaico? Nella nostra guida la risposta a queste e altre domande per chi fosse ancora in dubbio se optare per questa fonte di energia pulita e rinnovabile. I consumi in bolletta dopo l’installazione del fotovoltaico Spesso si sente dire che l’installazione dei pannelli fotovoltaici è la scelta green più conveniente per abbattere il costo delle bollette. É davvero così? In effetti questa affermazione non può essere smentita dato che i pannelli consentono di abbattere notevolmente i costi e, in alcuni casi, di azzerarli. L’energia prodotta da questo sistema si divide in due tipologie: quella autoconsumata, cioè prodotta e utilizzata immediatamente in casa; quella immessa in rete, ovvero energia in eccesso che non viene consumata subito. Vuol dire che se l’impianto produce 4 kW e nello stesso istante gli abitanti della casa stanno consumando 3 kW, 3 kW è l’autoconsumo mentre 1 kW è energia immessa in rete. La parte di energia consumata produce un risparmio immediato perché non sarà contabilizzata dal gestore di energia. Acqua calda e riscaldamento, quanto si risparmia davvero con i pannelli solari Compresa la differenza tra energia immessa in rete e autoconsumata, andiamo a vedere a quanto ammonta concretamente il risparmio annuale. In generale questo sistema azzera gli sprechi e garantisce l’80% in meno dei costi relativi al consumo di acqua calda e tra il 60 e il 70% in meno per quelli relativi al riscaldamento. Facciamo un esempio pratico. Con una bolletta annua di 4500 kWh chi ha il fotovoltaico è come se pagasse dei consumi pari a 450 ai 1200 kWh, un risparmio complessivo di almeno il 75%. C’è poi da considerare un altro fattore economicamente rilevante: i pannelli fotovoltaici hanno una durata garantita di 25 anni, superiore a ogni altro generatore di energia, e non richiedono particolare manutenzione. In quali casi non conviene L’installazione dei pannelli fotovoltaici sul tetto è una pratica conveniente nel lungo termine. Difatti nell’arco di 10 anni (in media) la spesa viene recupera risparmiando sui consumi. Questo investimento non conviene a coloro che hanno dei consumi ridotti e quindi non sufficienti a coprire la spesa e spendere meno in bolletta. Ad esempio chi nell’arco di un anno consuma meno di 2000 kWh non avrà alcun beneficio dall’impianto fotovoltaico perché il tempo di ammortamento della spesa sarebbe troppo lungo. Pro e contro dei pannelli solari Come abbiamo visto, chi installa gli impianti fotovoltaici gode di indiscussi vantaggi economici con il benefico effetto di ridurre l’inquinamento sposando uno stile di vita “green”. Questo l’elenco dei principali benefici: chi ha i pannelli non risente dell’aumento del prezzo del gas, può riscaldare la propria abitazione come in passato senza spendere di più; l’autoproduzione di energia azzera il costo della bolletta elettrica e consente di vendere/scambiare l’energia prodotta in eccesso abbattendo ancor di più i costi; i pannelli non necessitano di manutenzione frequente; la spesa di installazione è fortemente agevolata con sgravi fiscali per incentivare le fonti di energia pulita e rinnovabile; l’IVA applicata in fattura relativa al costo di installazione è ridotta al 10%; chi lo desidera può stipulare una polizza assicurativa che impegna l’azienda costruttrice a riparare eventuali guasti o malfunzionamenti; in 10 anni al massimo si potrà recuperare il capitale iniziale speso. Tuttavia ci sono alcuni “contro” da valutare, prima di tutto il capitale iniziale necessario, ben superiore al prezzo di installazione dei termosifoni o del riscaldamento a pavimento. C’è poi da considerare l’intermittenza dell’accumulo di energia: in pratica ci sarà meno energia in inverno e nelle ore notturne rispetto all’estate; per superare questo gap è sufficiente installare un sistema di accumulo insieme ai pannelli che permette di conservare l’energia raccolta, utilizzandola quando serve. Il costo medio di un impianto fotovoltaico 6 kW con accumulatore si aggira in media sui 18-25.000 euro. Consiglia questo approfondimento ai tuoi amici Commenta questo approfondimento
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