Il granaio delle generazioni

Progetto di recupero di un granaio abbandonato in un edificio multifunzionale degli anni ’30 a Porto San Giorgio. Un recupero destinato ad un centro diurno e vacanza per anziani e per minori, una ludoteca e ad alloggi per scolaresche

Progetto di recupero di un granaio abbandonato in edificio multifunzionale

©Nicola Talamonti

Il Granaio, luogo destinato alla conservazione, si apre alla metafora di nuove visioni per ripensarne lo spazio d’uso come ambiente dedicato alla cura e alla custodia, alimento d’incontro fra generazioni. Idea in cui si uniscono due campi semantici, il nutrimento e l’uomo, che trovano nel progetto di seguito presentato un esempio di fusione.

Presso Porto San Giorgio (FM), un edificio degli anni ’30, adibito originariamente a deposito delle granaglie, è ripensato come luogo dalle plurime attività, aventi un duplice scopo: l’incontro e lo scambio generazionale.  Il complesso, oggi in stato di abbandono, si distingue per una morfologia compatta, che si sviluppa su sei livelli, di cui cinque fuori terra, e una copertura imponente e con una notevole pendenza di falda che caratterizza e domina in maniera decisa il tessuto urbano circostante.

È un luogo in cui si immagina l’incontro fra anziani, young-old, middle-old, old-old, e giovani fino ai diciotto anni. Questi sono i nuovi utenti per cui è pensato il recupero dell’edificio, destinato ad un centro diurno e vacanza per anziani e per minori, una ludoteca e ad alloggi per scolaresche.

A guidare il progetto, i vincoli del corpo di fabbrica nello sviluppo in verticale, la profondità e la simmetria dell’edificio esistente. L’intervento prevede la sovrapposizione delle funzioni proposte in ciascun piano; la creazione di un’ampia fascia centrale distributiva, attrezzata a spazio relax comune; l’addizione sui prospetti nord, sud ed est di una struttura in metallo che, nella forma, riprende le geometrie a scacchiera di facciata dell’edificio e, nell’uso, va a costituire nuovi spazi privati. Nei prospetti sud e nord nuovi terrazzi e loggiati comuni e una scala esterna di emergenza sul prospetto est.

Contesto urbano 

L’edificio si distingue all’interno del tessuto urbano come “anomalia” rispetto l’omogeneità di tipologie edilizie, di forme architettoniche e di funzioni, soprattutto residenziale e commerciale ai piani terra. Tuttora, esso esprime valenze storiche, spaziali e tipologico-strutturali uniche per Porto San Giorgio.

La collocazione, a Sud del centro del Comune, ai margini della linea ferroviaria, è una posizione usuale per gli edifici di questa tipologia; dettata sia dalle condizioni di sviluppo della città (espansione dal centro verso nord e verso sud), sia dal vantaggio che ne derivava per i trasporti: il complesso era agilmente collegato alla stazione ferroviaria tramite un binario privato.

Granaio riqualificato a Porto San Giorgio

©Nicola Talamonti

Storia ed opportunità

Il fabbricato, realizzato nel 1935, è un esempio di archeologia industriale e testimonia una storia locale e provinciale di una economia basata sulla produzione agricola.

Il granaio, destinato all’immagazzinamento delle granaglie, poteva contenerne fino a 3.500 tonnellate. Stoccaggio e movimentazione avvenivano attraverso nastri a tazze con un processo di ciclo continuo che portava le merci immagazzinate dai piani superiori al piano terra; poi queste erano caricate su vagoni ferroviari o autocarri attraverso coclee orizzontali.

L’immobile fu anche utilizzato per la conservazione del vino (Rosso Piceno) nel piano interrato in recipienti in legno con capacità di 35.000 litri.

In funzione fino agli inizi degli anni ’80, in seguito fu progressivamente abbandonato insieme agli altri edifici del complesso circostante del Consorzio Agrario.

Il granaio abbandonato a Porto San Giorgio

©Nicola Talamonti

Nel 2010, è stato oggetto di un intervento di recupero da parte di privati ed il granaio è stato ceduto in proprietà al Comune di Porto San Giorgio come opera compensativa.

Successivamente, le amministrazioni che si sono avvicendate alla guida del Comune hanno proposto di utilizzare l’edificio per diversi scopi: locali per attività con fini sociali, nuova sede del municipio, nuova sede della biblioteca; proposte rimaste, però, solo sulla carta.

L’edificio, per forma, struttura e dimensioni, sarebbe stato eccessivamente piccolo per la nuova sede del Municipio ed eccessivamente grande per la biblioteca comunale. La possibilità di destinarlo, ad attività con finalità sociali non ha avuto seguito: costi di realizzazione, manutenzione e gestione sarebbero stati troppo elevati. Inoltre, tutte le funzioni individuate non hanno avuto possibilità di essere qui insediate poiché avrebbero implicato un uso dell’edificio limitato nel tempo. Nello specifico, sarebbe stato utilizzato solo nella fascia oraria diurna e per periodi della settimana e dell’anno non continuativi. Dunque, costi fissi di gestione e di manutenzioni ordinarie avrebbero gravato eccessivamente sulle somme di bilancio previste dal Comune, tanto da superarne abbondantemente i limiti di spesa.

Infine, la crisi economica ha impedito comunque alla nuova proprietà pubblica di portare a termine il recupero; l’edificio resta, ad oggi, nello stato descritto al paragrafo successivo.

Nuove funzionalità

L’individuazione di nuove destinazioni d’uso ed utenti è stata guidata da un’analisi della città nei suoi caratteri ambientali, territoriali, demografici e di presenze turistiche e da una verifica tipologica dell’edificio per compatibilità alle nuove destinazioni.

L’analisi della città ha riguardato quattro aspetti, l’ambiente, la demografia, il turismo e l’urbanizzazione del Comune di Porto San Giorgio.

L’ambiente, considerato come paesaggio e come luogo ecologico, date le ottime caratteristiche, è stato considerato punto di forza del Comune. Di questo, infatti, si sono esaminati, quattro aspetti di seguito riportati.

La qualità delle acque di balneazione è “Eccellente” secondo i parametri della A.R.P.A. Marche per il periodo 2013-2017, sia durante i mesi estivi che in quelli invernali; nello specifico, i parametri quali Escherichia Coli registrano valori inferiori a 250 U.F.C./100 ml ed Enterococchi valori inferiori a 100 250 U.F.C./100 ml; ottimi valori anche per i livelli di fosforo, solidi sospesi, B.O.D. e C.O.D. Tutti gli inquinanti sono in diminuzione nella serie 2013-2017.

La qualità dell’aria è risultata da “Buona” a “Eccellente” secondo i parametri della A.R.P.A. Marche per il periodo 2013-2017; in particolare, nel 2017 i parametri risultano “Eccellenti” e registrano valori PM10 pari a 28,0 μg/m3 e PM25 pari a 14,1 μg/m3; ottimi valori anche per CO, SO2, O3 e NOx. Tutti gli inquinanti sono in diminuzione nella serie 2013-2017.

Per quanto riguarda l’intensità dei campi elettrici ed elettromagnetici, le tre antenne più vicine all’edificio, tutte di tipo telefonico, registrano valori ottimali; la più prossima (850 m), emette 3,8 V/m (limite di sicurezza 20 V/m), la seconda (990 m),  emette 1,2 V/m ed infine la terza (1.000 m), di tipo  emette 0,4 V/m.

L’analisi demografica, ha evidenziato la tendenza ad un progressivo invecchiamento della popolazione residente. L’età media è di 47,9 anni ed è la più elevata tra i comuni con più di 15.000 abitanti della provincia di Fermo. Le classi di età del Comune sono così ripartite: 11,2% per minori di 14 anni, 62,5% per la fascia 14-65 e 26,2% per la fascia over 65. La serie 2002-2017 conferma la tendenza di invecchiamento della popolazione.

Si è determinata l’esatta collocazione della popolazione, per fasce di età, nella Comune, rispetto alla posizione dell’edificio. Dall’analisi, risulta che rispettivamente nel raggio di 300 e 1.000 metri da esso ci sono 558 e 1.648 potenziali utenti over 65.

Il turismo come settore trainante dell’economia di Porto San Giorgio, si è esaminato da un punto di vista qualitativo, nella tipologia di filiera turistica e classi di età, sia quantitativo, distribuzione del totale di presenze nel corso dei diversi mesi dell’anno, per dimensionare adeguatamente la struttura. Le filiere caratteristiche del Comune sono quella balneare, culturale ed archeologica, enogastronomica, religiosa, scolastica e commerciale. Gli arrivi mensili di turisti sono in costante crescita dal 2013-2017 con punte di 7.000 unità nel mese di Agosto del 2017.

Infine, l’urbanizzazione ha definito fortemente la forma attuale della città, le sue caratteristiche e le sue dinamiche. Si è esaminato quale relazione ci fosse tra la posizione dell’edificio, le altre aree della città e le principali infrastrutture della viabilità comunale. Secondo i dati, l’indice di consumo di suolo (I.C.S.) è passato  dal 6% del 1954 al 24% del 2014. Porto San Giorgio è il comune con il valore I.C.S. più alto rispetto a tutti gli altri della provincia di Fermo. Inoltre, anche l’incremento del valore tra il 1954 ed il 2014 è il più elevato. 

Programma di recupero 

A seguito dell’analisi descritta, si è giunti ad evidenziare le principali potenzialità e criticità del Comune, con lo scopo di definire una strategia di progetto coerente alle esigenze del territorio.

I dati si sono tradotti nelle seguenti linee guida progettuali:

  • recupero e trasformazione dell’edificio esistente;
  • utilizzo continuo dell’edificio per tutto il periodo dell’anno;
  • nuove funzioni con finalità sociali, rivolte in particolare agli anziani ed ai giovani.

Per tali ragioni, si è scelto un immobile di proprietà comunale, l’antico Granaio, di notevole interesse architettonico poiché, per composizione di volumi, costituisce un unicum nel tessuto urbano di Porto San Giorgio. Si è pensato di intervenire su di esso, ad oggi in stato di abbandono e degrado, collocandovi delle funzioni coerenti con l’utente tipo: centro diurno per anziani, per la notevole presenza di over 65 nel Comune e carenza nella zona di strutture simili; centro vacanza per anziani, centro vacanza per minori e alloggio per scolaresche, per l’elevata attrattiva turistica del Comune tuttavia privo di strutture appositamente pensate per queste categorie di utenti.

planimetria granaio da riqualificare Porto San Giorgio

Planimetria piano rialzato e Sezione – ©Nicola Talamonti

Planimetrie piani 2-4 granaio Porto San Giorgio

Planimetria piano 1, 2, 3,4 – ©Nicola Talamonti

Dalla compresenza di queste attività deriva similitudine con il granaio, originaria destinazione d’uso dell’edificio; nel passato luogo di raccolta e conservazione del grano, ed il nuovo “granaio” luogo di “raccolta” delle giovani e delle vecchie generazioni.

In tutti i piani del Granaio la superficie per la distribuzione interna si è trasformata in spazi comuni attrezzati con divani, librerie, tavoli al fine di favorire proprio in essi l’incontro tra gli utenti e di creare “strade” interne all’edificio, tutte connotate da una propria identità formale e compositiva.

Nuovi spazi per anziani nell'ex granaio di Porto San Giorgio

©Nicola Talamonti

Nuovi spazi per giovani nell'ex granaio a Porto San Giorgio

©Nicola Talamonti

Nuovi spazi per giovani e anziani nell'ex granaio a Porto San Giorgio

©Nicola Talamonti

Ognuno di questi spazi è direttamente collegato a logge esterne ricavate nella nuova aggiunta sul prospetto Est. Questa scelta ha permesso di dotare gli interni comuni di ampie vetrate con vista sul mare e di illuminare il profondo corpo di fabbrica con luce naturale. Dunque, sia il centro vacanza per minori che il centro vacanza per anziani sono dotati di aree comuni tra loro connesse e che trasformano spazi di passaggio in gradevoli ambienti di incontro e condivisione.

Nuovo edificio moderno e polifunzionale al posto dell'ex granaio di Porto San Giorgio

©Nicola Talamonti

Progetto architettonico ed energetico

L’edificio esistente è costituito da un volume parallelepipedo a cui si innesta una torre lungo l’asse mediano del fronte ovest; la copertura è a falde ed è molto spiovente. La tipologia edilizia compatta ha una struttura a telaio portante in c.a. (tra le primissime a Porto San Giorgio) e chiusure verticali in mattoni pieni che individuano sui prospetti una geometria a scacchiera. All’interno dei riquadri di facciata si aprono le finestre, ampie nella torre e al piano rialzato, più piccole ai piani superiori dell’edificio.

Attualmente l’edificio, a seguito dei lavori eseguiti nel 2010, si presenta privo di copertura e chiusure verticali al piano rialzato. Tuttavia, sempre dopo l’intervento di consolidamento del 2010, la struttura portante è adeguata alle NTC del 2008; l’impresa Tecnometer S.P.A. ha verificato la resistenza delle strutture orizzontali per carichi superiori a 400 kgf/m2.

Il progetto mantiene la forma architettonica originaria, in particolar modo nella simmetria delle aperture e nella forte pendenza delle falde di copertura.

Gli elementi di nuova costruzione sono addizioni di strutture in metallo esterne indipendenti affiancate ai prospetti nord, sud ed est la cui forma richiama le geometrie a scacchiera disegnate da travi e pilastri a vista sulla facciata dell’edificio. Il loro uso è dedicato a nuovi spazi privati, terrazzi sul prospetto sud e nord, e spazi comuni, di terrazzi, loggiato e scala esterna di emergenza sul prospetto est. Il dimensionamento dei nuovi interventi si è relazionato allo studio di maschere d’ombreggiamento solari, in quanto le aggiunte esterne contribuiscono a proteggere le facciate dalla radiazione luminosa diretta, soprattutto nelle ore del periodo estivo in cui essa è molto più intensa.

Scarica la Sezione A

L’involucro dell’edificio è stato in parte ricostruito ed in parte mantenuto ed adeguato agli standard prestazionali attuali. Come si diceva, infatti, l’intero piano rialzato è privo di chiusure verticali, così come è assente la struttura di copertura. Le prime sono costituite, a partire dall’interno, da uno strato di intonaco, un blocco in calcestruzzo areato autoclavato, un pannello termoisolante in silicato di calcio ed intonaco esterno. La stratigrafia di copertura è composta da un tavolato in legno di abete, un freno al vapore, un pannello termo-isolante in fibra di legno, una intercapedine ventilata ed un rivestimento in lastre di alluminio.

Spaccato assonometrico struttura di copertura del granaio a Porto San Giorgio

Spaccato assonometrico struttura di copertura del granaio a Porto San Giorgio – ©Nicola Talamonti

Le nuove chiusure verticali possiedono una trasmittanza di 0,16 W/m2K, uno sfasamento di 15,3 h ed un fattore di attenuazione pari a 0,11; la copertura una trasmittanza di 0,16 W/m2K, uno sfasamento di 16 h ed un fattore di attenuazione pari a 0,12.  Per quanto riguarda le restanti chiusure perimetrali, si è deciso di mantenere le originali, mattone pieno in laterizio posato a due teste, per evitare costosi interventi di demolizione. Su di esse si è intervenuti incremento la stratigrafia con uno strato di isolante in pannello di calcio silicato, all’esterno e finitura in intonaco raggiungendo una trasmittanza di 0,25 W/m2K, uno sfasamento di 15,7 h ed un fattore di attenuazione pari a 0,06. Analogo materiale di isolamento è stato collocato su travi e pilastri a vista raggiungendo una trasmittanza di 0,29 W/m2K, uno sfasamento di 12,5 h ed un fattore di attenuazione pari a 0,06.

Tutti gli infissi dell’edificio sono realizzati in alluminio-legno a taglio termico con doppio vetro isolante, 8mm – 12Ar – 6mm, e possiedono una trasmittanza dell’intero elemento di 1,3 W/m2K. Si prevede l’utilizzo di macchinari per la ventilazione meccanica controllata dotati di recuperatore di calore da installare ai vari piani.

Grazie a questi accorgimenti, l’edificio ha un fabbisogno di riscaldamento di 22Kwh/m2a e di raffrescamento di 28 KWh/m2a, rientrando così nella classe di efficienza energetica “A”.

L'ex granaio di Porto san Giorgio ora in classe di efficienza energetica A

©Nicola Talamonti

Recuperare, trasformandolo ed adeguandolo a nuove esigenze sociali, un edificio dalla forte valenza storica ed architettonica quale il Granaio risulterebbe per il Comune l’occasione di coniugare le esigenze di contenimento dei costi di gestione del proprio patrimonio immobiliare con la necessità di dotare il territorio di un luogo di incontro per la propria popolazione più anziana con le sue nuove generazioni; un luogo di inclusione, dialogo e convivenza, contenitore di cultura tradizionale e nuove energie per l’intera comunità cittadina.

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CREDITI

  • Laureando: dott. arch. Nicola Talamonti
  • Anno Accademico: 2018/2019
  • Relatori: Prof. arch. Roberto Di Giulio, Arch. Marco Filippucci
  • Co-relatori: Prof. arch. Michele Ghirardelli, Prof. arch. Silvia Brunoro
  • Università: Università degli Studi di Ferrara Dipartimento di Architettura

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Approfondimento realizzato in collaborazione con Architettura>Energia, centro ricerche del Dipartimento Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara.

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