Conferenza dell’Industria del Solare – Italia 2012: criticità di sistema e potenzialità del mercato

Ieri Roma ha ospitato il primo giorno della "Conferenza dell'Industria Solare – Italia 2012" (CIS-IT 2012) organizzata da Solarpraxis, momento aperto a un ampio scambio di esperienze e all'approfondimento di tematiche legate al settore fotovoltaico e al settore solare termico.
Mentre dalla Germania arrivano notizie sempre più preoccupanti su proposte di ulteriori tagli, dell'ordine del 20-30%, agli incentivi in conto energia al fotovoltaico, nel corso della giornata gli operatori del settore hanno sottolineato le criticità di sistema, a partire da un quadro legislativo incerto e frammentato e le potenzialità del mercato.

Sugli incentivi sono tutti concordi nel considerare prioritario un quadro chiaro, affidabile e di lungo periodo.

"Le detrazioni fiscali del 55% su 10 anni e con orizzonte temporale che non supera mai l'anno non sono più appetibili per l'utente finale" dichiara Sergio D'Alessandris, Presidente di Assolterm, l'associazione dei produttori del solare termico.

Gli fa eco Robin Welling, Presidente di Estif: "Non serve un incentivo alto, ma un quadro stabile a medio termine".

Francesco Trezza del GSE, intervenuto alla tavola rotonda "L'industria fotovoltaica si confronta: un bilancio del quarto Conto Energia", ammonisce tutti, legislatori e industria, a progettare un futuro responsabile del solare, responsabile anche quando si concertano i maccanismi di incentivazione.

Nell'ambito della tavola rotonda sulle normative regionali, si è appreso che finalmente il burden sharing è stato approvato e che anche gli amministratori regionali attendono di avere una situazione ben definita in Italia, soprattutto per quanto riguarda gli incentivi. "Se non abbiamo un quadro di riferimento chiaro a livello nazionale" dichiara Stefania Crotta della Regione Piemonte, responsabile per le tematiche energetiche nell'ambito della Conferenza Stato Regioni, "non possiamo pianificare e implementare misure incentivanti sinergiche e alternative rispetto a quelle nazionali".

Le industrie del fotovoltaico non solo non si scoraggiano ma mostrano ottimismo e un approccio propositivo. Nei prossimi anni, viene detto, bisognerà puntare su ricerca & sviluppo, innovazione e business model più coerenti e ben definiti. L'industria, insomma, crede nella propria capacità di mantenere un mercato sano e duraturo.

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