Dall’UE un piano d’azione per lo sviluppo dell’energia dall’oceano

Realizzare il potenziale dell’energia oceanica dei mari europei entro il 2020 e oltre

La Commissaria europea per gli Affari marittimi e la pesca, Maria Damanaki, ha presentato insieme a Günther Oettinger, Commissario europeo responsabile per l’Energia, un nuovo piano d’azione pensato per facilitare lo sviluppo del settore dell’energia oceanica rinnovabile in Europa. In particolare un maggiore ricorso all’energia oceanica potrebbe contribuire alla decarbonizzazione dell’economia dell’Ue, fornire un’energia rinnovabile sicura e affidabile ed aiutare il conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020, nonché degli obiettivi a lungo termine dell’UE in materia di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.

L’energia oceanica include tutte le tecnologie per la raccolta delle energie rinnovabili provenienti dai mari e dagli oceani, ad eccezione dell’energia eolica offshore. Parliamo delle tecnologie legate al flusso del moto ondoso e all’ampiezza delle maree o degli impianti eolici galleggianti offshore.

Le risorse energetiche oceaniche, disponibili a livello mondiale, superano il nostro fabbisogno energetico attuale e futuro e potrebbero essere raccolte in molte forme, come l’energia del moto ondoso e l’energia mareomotrice.

Si tratta di un settore dall’enorme potenziale, per la crescita economica e l’occupazione, la Commissione ha però individuato una serie di aspetti che vanno esaminati per permettere al settore di crescere e di diventare competitivo. Per esempio i costi tecnologici sono elevati ed è difficile l’accesso ai finanziamenti; ci sono ostacoli infrastrutturali, tra cui i problemi di collegamento alla rete o l’accesso ad adeguate strutture portuali e a navi specializzate; le procedure di autorizzazione e di licenza sono molto complesse; e ci sono problemi ambientali, come la necessità di intensificare la ricerca e di disporre di migliori informazioni sugli impatti ambientali per attenuare gli effetti negativi che gli impianti per lo sfruttamento dell’energia oceanica possono avere sugli ecosistemi marini.

Il piano d’azione per l’energia oceanica avrà dunque come elemento centrale la creazione di un Forum che riunisca gli operatori del settore e gli altri soggetti interessati inteso a favorire la condivisione delle conoscenze e delle competenze esistenti, a creare sinergie, a elaborare soluzioni creative e a dare impulso al futuro sviluppo del settore.  Il Forum sarà organizzato secondo tre linee di intervento: Tecnologia e risorse, Questioni amministrative e finanziamento e Ambiente.
Sulla base dei risultati emersi dal Forum sull’energia oceanica verrà elaborata una tabella di marcia strategica recante obiettivi chiari per lo sviluppo industriale del settore nonché un calendario per la loro realizzazione.

Sulla base degli esiti del Forum sull’energia oceanica potrebbe poi essere avviata un’iniziativa industriale europea.

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