Edilizia sostenibile: l’Europa fa spazio a edifici e materiali naturali

Dalla Renovation Wave ai programmi nazionali, l’edilizia sostenibile assume maggiore importanza e trova spazio in progetti e programmi

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Edilizia sostenibile: l'Europa fa spazio a edifici e materiali naturali

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L’Unione Europea richiede esplicitamente di puntare all’edilizia sostenibile. Lo ha messo nero su bianco la Commissione UE dando notizia della pubblicazione della strategia Renovation Wave per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici.

Tra le principali azioni viene specificata la necessità di espandere il mercato dei prodotti e dei servizi sostenibili da costruzione, “anche integrando nuovi materiali e soluzioni basate sulla natura e rivedendo la legislazione sulla commercializzazione dei prodotti da costruzione e gli obiettivi di riutilizzo e recupero dei materiali”.

L’approccio UE alla sostenibilità in edilizia e all’uso di materiali sostenibili per l edilizia non è isolato. Un esempio: a Parigi per le Olimpiadi 2024 per capitolato le nuove costruzioni dovranno essere realizzati in legno e materiali.

L’UE promuove materiali sostenibili per l edilizia e circolari

Nel testo della Renovation Wave si pone l’accento sulla necessità di rendere l’edilizia sostenibile, a partire dalle ristrutturazioni. L’efficienza energetica negli edifici è il maggiore generatore di posti di lavoro per milione di euro investiti.

La stessa Commissione ravvisa, però, che c’è ancora molto da fare. “Già prima della crisi della COVID-19, c’era una carenza di lavoratori qualificati per effettuare il rinnovamento e l’ammodernamento sostenibile degli edifici. Il potenziale per il mantenimento e la creazione di posti di lavoro in questo settore è stato e rimane grande”.

Se gli Stati membri dovessero attuare rapidamente misure per migliorare l’isolamento, i sistemi tecnici per l’edilizia e gli elettrodomestici, si presenterebbero immediatamente nuove opportunità di lavoro. La politica dovrebbe segnalare al mercato la necessità di soluzioni innovative e sostenibili. Per esempio, la bioeconomia può fornire nuovi materiali sostenibili per l edilizia a basse emissioni di CO2 per gli interventi di deep renovation, aumentando le nuove opportunità di lavoro specializzate.

Da qui l’indicazione di rendere l’ecosistema edilizio adatto a realizzare un rinnovamento sostenibile, basato su soluzioni circolari, sull’uso e il riutilizzo di materiali sostenibili e sull’integrazione di soluzioni basate sulla natura.

“La Commissione propone di promuovere lo sviluppo di soluzioni industriali sostenibili standardizzate e il riutilizzo dei materiali di scarto. Svilupperà una tabella di marcia per il 2050 per ridurre le emissioni di carbonio nell’intero ciclo di vita degli edifici, anche attraverso l’uso di prodotti biologici, e riesaminerà gli obiettivi di recupero dei materiali”.

Edilizia sostenibile in Europa: progetti ed esempi

L’approccio UE alla sostenibilità in edilizia e all’uso di materiali naturali non è isolato. A Parigi per le Olimpiadi 2024 per capitolato le nuove costruzioni dovranno essere realizzate in legno, al 50% proveniente da filiera francese e il restante da legno europeo. Lo fa sapere il Ministero dell’Agricoltura francese, spiegando che come isolanti saranno adottati materiali quali canapa e lino.Edilizia sostenibile: progetti ed esempi in EuropaA livello di ricerca, sono diversi gli esempi che guardano allo sviluppo di materiali edili naturali da materiali di scarto. Tra questi va segnalato il progetto di ricerca triennale BARBARA (Biopolimeri con funzionalità avanzate per l’edilizia e l’automotive elaborati attraverso la produzione di additivi), appena conclusosi all’interno del Programma Quadro dell’Unione Europea per la Ricerca e l’Innovazione Horizon 2020. Con un budget di 2,7 milioni di euro, provenienti quasi esclusivamente dall’UE, ha riunito 11 partner provenienti da Spagna, Italia, Germania, Svezia e Belgio.

Obiettivo del progetto BARBARA: lo sviluppo di nuovi materiali sostenibili per l edilizia a base biologica con funzionalità innovative attraverso la fabbricazione mediante stampa 3D. Ogni anno l’Unione Europea produce circa 110 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari in termini di materia animale e vegetale.

Perché non sfruttarli per produrre materiali nuovi? Da qui si è ispirato il progetto, focalizzato sullo sviluppo di nuovi materiali da questi prodotti di scarto che, attraverso la stampa 3D, possono poi essere utilizzati per una vasta gamma di usi diversi.

Edilizia sostenibile in Italia: da Ance a Gbc Italia a Casaclima

La sostenibilità in edilizia è un tema su cui si sono spese le maggiori associazioni del settore. A partire da Ance, associazione nazionale costruttori edili, che nell’audizione in Senato per la definizione del Piano nazionale di ripresa e di resilienza,  nel richiedere la proroga almeno triennale del superbonus 110% – in quanto rappresenta un elemento centrale della riforma del sistema fiscale orientata alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica – ha segnalato la necessità di una politica strutturale in grado di favorire la riqualificazione urbana, l’economia circolare e l’efficienza energetica “usando in modo virtuoso la leva fiscale”.

Gbc Italia lo scorso aprile, aveva pubblicato il Manifesto “Un ambiente costruito sostenibile per l’Italia del futuro” che invitava il governo a riconoscere il ruolo centrale del settore delle costruzioni per un futuro dell’Italia a emissioni zero e sostenibile, ripensando l’edilizia in maniera più green, più attenta al concetto di abitare sostenibile, che sappia ripensare le città in modo che siano più verdi, più “circolari”.

Per realizzare edifici sostenibili occorrono figure professionali competenti, come indica la strategia UE sopra citata. Da qui nasce la prima certificazione italiana di Esperto in Edilizia Sostenibile, grazie all’accordo tra CasaClima, ITACA e Certing.

Dallo scorso 21 ottobre con la prima sessione d’esame è possibile ottenere la Certificazione di “Esperto in Edilizia Sostenibile”, articolata su tre livelli (Base, Avanzato e Master) e che permetterà ai professionisti che adottano i protocolli dei due enti nazionali, di vedere riconosciute le proprie competenze nel settore dell’edilizia sostenibile secondo lo standard UNI CEI EN ISO/IEC 17024 come previsto dal DM 11 ottobre 2017 (CAM Edilizia) fra i criteri premianti.

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Tema Tecnico

Architettura sostenibile, Sostenibilità e Ambiente

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