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E’ stato firmato a Bologna l’accordo promosso dalla Regione per installare impianti fotovoltaici nelle discariche esaurite presenti sul territorio emiliano-romagnolo e che a regime permetterà di aumentare di oltre il 50% l’attuale potenza installata, in linea con gli obiettivo del Piano energetico regionale e con il programma di legislatura del presidente Vasco Errani. “Dal punto di vista economico è un ottimo e sicuro investimento anche per le imprese – ha detto l’assessore regionale alle attività produttive e green economy Giancarlo Muzzarelli – che possono sfruttare questa opportunità di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili investendo in Emilia-Romagna. E’ un impegno anche per le nostre multiutility a contribuire a una crescita durevole e sostenibile”. Per l’assessore all’ambiente e alla riqualificazione urbana Sabrina Freda “l’accordo dà un segnale forte che il fotovoltaico va installato sui tetti o su terreni già compromessi, ma non sui campi agricoli per non produrre un ulteriore consumo di territorio”. Considerando le ex discariche gestite da Hera, Iren (la nuova società nata dalla fusione tra Enia e Iride) ed Aimag, potranno essere realizzati 1 milione 214 mila metri quadri di campi fotovoltaici, per una potenza complessiva degli impianti di 56,5 MW, che permetterà di risparmiare ogni anno circa 13.129 TEP (tonnellate di petrolio equivalenti) ed eviterà l’immissione in atmosfera di 39.224 tonnellate di CO2. I siti potenzialmente interessati per quanto riguarda Hera sono 34 in sei province e 8 per la parte che fa capo a Iren. La scelta di installare impianti fotovoltaici nelle aree delle ex discariche presenta diversi vantaggi. Il principale è sicuramente dato dal fatto che si tratta di superfici già “coperte” e a destinazione vincolata per diversi anni, quindi senza consumo aggiuntivo di territorio. Ma non va nemmeno sottovalutato che queste aree sono già oggi presidiate da personale tecnico, a garanzia dunque contro i furti e che, quasi sempre, sono già predisposte per l’allaccio alla rete elettrica. Gli impianti fotovoltaici potranno essere realizzati direttamente dagli Enti gestori del servizio rifiuti, da privati ai quali verrà concesso l’uso delle superfici, dalle Energy Service Company (ESCO) a maggioranza pubblica, oppure direttamente dagli Enti locali. Tra gli obiettivi dell’accordo anche la realizzazione nei principali comuni di colonnine destinate al rifornimento di energia per moto e biciclette elettriche per promuovere la mobilità sostenibile. L’accordo è stato firmato oltre che dagli assessori Muzzarelli e Freda anche da Graziano Cremonini, presidente di Confeservizi Emilia-Romagna, Antonio Gioiellieri, direttore Anci regionale e Enrico Manicardi, direttore Upi Emilia-Romagna. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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