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Trasferire la sostanza delle conoscenze sulle biomasse a un collettore di dati europeo è ora possibile: il progetto AQUATERRE (Integrated European Network for biomass and waste reutilisation for Bio-products), finanziato dalla Commissione Europea, produrrà EUBIDA, cioè la prima banca dati sulle biomasse dell’Unione europea. EUBIDA (“EUropean BIomass DAtabase”), sarà un database gestibile in modalità WebGIS (cioè per mezzo dei Sistemi Informativi Geografici pubblicati sul web: è un modo per acquisire, elaborare, gestire e restituire dati geografici da Internet). Ci si attende da EUBIDA, che è un sistema predisposto per essere aggiornato anche dopo la conclusione del progetto, che contribuisca ad accrescere le informazioni sulla produzione e sulla disponibilità di risorse di biomassa nei paesi europei. La scarsità di dati è, infatti, uno dei maggiori ostacoli per la raccolta delle biomasse. EUBIDA funziona per mezzo dell’LCA (Life Cycle Assesment) e del GIS (Geographical Information System). E’ il sistema LCA che permette di individuare, in rapporto alle diverse aree del territorio, le scelte più indicate per produrre, raccogliere, trasportare e convertire le biomasse. Il GIS fornisce, invece, le informazioni per individuarle geograficamente, e lo fa in tempo reale e in modo condiviso. Il progetto, che terminerà a metà 2011 e che coinvolge 16 stati europei, è coordinato dalla università austriaca Boku. Partecipano Belgio, Bulgaria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Lituania, Paesi Bassi, Regno Unito, Romania, Spagna, Svezia, Islanda e Ucraina. Per l’Italia partecipa l’ENEA, con il coordinamento scientifico del Gruppo SIStemi Vegetali per Prodotti Industriali (BIOTEC SIS, Centro Ricerche Casaccia), oltre ad enti ed istituiti di ricerca pubblici e privati, università e associazioni di categoria. In ENEA hanno realizzato anche Matrix of biomass inventory, cioè un inventario che raccoglie i dati sulla disponibilità di biomasse in alcuni paesi europei. Ai sedici già elencati, hanno affiancato Estonia, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Malta, Norvegia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia, Svizzera e Ungheria. Con lo scopo di portare in evidenza le carenze informative e le biomasse più appetibili per una destinazione energetica e industriale, l’inventario sarà la fonte che alimenterà il database EUBIDA. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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