Green economy e crescita per uscire dalla crisi

Si è svolto qualche giorno fa a Roma il convegno organizzato da CNA -Confederazione Nazionale dell’Artigianato e delle Piccola e Media Impresa –  “Green Economy e crescita”, da cui è emerso che settore delle energie rinnovabili in Italia conta circa 200 mila occupati e il mercato è rappresentato da 85 mila imprese. Il 23,6% delle imprese italiane con almeno un dipendente, (quasi 360 mila) tra il 2009 e il 2012, ha investito in tecnologie e prodotti green. Sono imprese che presentano caratteristiche di innovazione e di esportazione notevolmente al di sopra di quelle ancorate a modelli “vecchi”. Dall’indagine CNA si evidenzia infatti che il 38% delle imprese che realizzano eco-investimenti hanno introdotto innovazioni di prodotto o di servizio nel corso del 2011, contro un 18% delle altre imprese. Inoltre, ben il 37% ha esportato nel 2011, contro il 22% di quelle che, invece, non investono nel green.

Più in generale in Europa sono circa 5,6 milioni i posti di lavoro direttamente connessi all’economia verde.

Nei settori considerati più “green” la crisi è stata affrontata con la nascita di nuove imprese e con l’aumento degli occupati. E’ il caso delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica.

In edilizia, il mercato del recupero e del rinnovo ha vissuto una fase di profondo sviluppo ed ha rappresentato, negli anni della crisi, l’unico sbocco per le imprese del settore: si sono realizzati negli ultimi 15 anni, circa 128 miliardi di euro di investimenti, di cui 60 miliardi concentrati negli anni della crisi. Le riqualificazioni assicurano oltre il 60% del fatturato dell’edilizia. Sono 650.000 le imprese che operano nel comparto e il loro fatturato rappresenta quasi l’11% del prodotto nazionale lordo, con una occupazione diretta di 2,5 milioni di persone.

Per quanto riguarda il settore delle energie rinnovabili il mercato è rappresentato da circa 85.000 imprese, coinvolte nel settore in qualità di piccoli produttori, installatori e manutentori, con circa 200.000 occupati.

Le imprese chiedono al Governo riforme chiare e urgenti, per favorire una reale spinta alla ripresa, le principali richieste riguardano la stabilizzazione delle detrazioni fiscali del 65% per gli interventi di efficienza energetica; il rilancio di nuovi incentivi sulla produzione di energia da fotovoltaico, finalizzati ai piccoli impianti di famiglie e imprese, e proporzionati a costi e benefici degli interventi e l’abolizione del SISTRI definendo rapidamente un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti.

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