Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Botanica Temporanea: il progetto che mira a creare un modello green per tutte le città metropolitane. 25/04/2024
Le pompe di calore smart e green di Panasonic e tado portano la transizione energetica nelle case europee 17/04/2024
La proposta di Siemens per la ricarica dei veicoli elettrici si amplia con Sicharge D 400kW 22/04/2024
A cura di: Fabiana Murgia Gasdotti in Europa. Fonte: tg24.sky.it La situazione è estremamente tesa, l’Europa non era più stata territorio di un conflitto così teso dalla fine della seconda guerra mondiale e questo, senza dubbio, è un fattore destabilizzante che porta alla rottura di un equilibrio durato oltre 70 anni. Tuttavia l’ipotesi di un’estensione su più larga scala è da escludersi. La preoccupazione maggiore per l’Europa e, in particolar modo, per l’Italia riguarda principalmente la fornitura di gas, motivo per il quale nel corso del vertice straordinario dei capi di Stato e di Governo dell’UE diversi Paesi si sono mostrati restii all’inserimento del gas nella discussione. La motivazione è la forte dipendenza dei diversi paesi europei dal gas proveniente dalla Russia, che possiede le più grandi riserve (provate) a livello mondiale. L’Europa senza gas dalla Russia potrebbe farcela? Gli analisti della società di consulenza energetica globale Wood Mackenzie affermano che l’Europa si trova attualmente in una situazione migliore rispetto all’inizio dell’inverno 2021/2022 e Kateryna Filippenko, analista principale impegnata nella ricerca in materia di gas in Europa, ha dichiarato: “Il clima mite e l’aumento delle forniture di gas naturale liquefatto (GNL) hanno attenuato l’impatto dei flussi russi costantemente bassi e hanno portato a maggiori volumi di gas in stoccaggio.”Nel bimestre gennaio-febbraio 2022, infatti, i livelli di GNL nel sistema del gas europeo erano maggiori rispetto a quelli del gas russo; situazione favorita certamente dal caro prezzi in Europa, ma anche dal fatto che l’Asia ha iniziato l’anno con livelli elevati di scorte e che le temperature locali miti hanno liberato alcuni carichi per l’Europa. Nel complesso, è possibile affermare che l’attuale situazione di approvvigionamento e stoccaggio pone l’Europa in una posizione di vantaggio, sia per affrontare il 2022 senza Nord Stream 2 che per prepararsi al prossimo inverno; tuttavia, il 2023 inizierà a mostrare problemi a causa del progressivo decremento di produzione interna, unito alla minore disponibilità di approvvigionamento di GNL per l’Europa. Fonte: Wood Mackenzie La crisi energetica e le conseguenze per l’Italia L’Europa può soddisfare la domanda di gas per ora, ma le prospettive a lungo termine sono incerte. Analizziamo la situazione in Italia: circa il 46% del gas utilizzato nel nostro Paese arriva dalla Russia e viene utilizzato per produrre circa il 60% dell’elettricità. Le conseguenze di questa dipendenza le abbiamo già sentite chiare e forti con l’impennata dei costi che ha interessato le ultime bollette e la chiusura di diverse attività proprio a causa di questi aumenti; costi che, con l’aggravarsi della situazione russo-ucraina, segnano ulteriori rialzi, con il prezzo del metano sul mercato di Amsterdam, benchmark per l’Europa continentale, che ha raggiunto 125 euro al MWh. Condizioni economiche di fornitura per una famiglia con 3 kW di potenza impegnata e 2.700 kWh di consumo annuo in c€/kWh – Fonte: Arera Come dichiarato dal Presidente Draghi nel corso dell’informativa alla Camera dei Deputati di stamane, le sanzioni approvate, quelle che potrebbero essere approvare in futuro e la situazione già sperimentata a causa degli aumenti di prezzo, portano inevitabilmente a dover fare delle considerazioni riguardo all’impatto sull’economia nazionale e agli accordi stretti fino ad ora. Si fa sentire l’imprudenza di non aver diversificato maggiormente le fonti di energia e i fornitori negli ultimi decenni e si deve rimediare a tale imprudenza in maniera tempestiva per evitare il rischio di crisi future. Fonte ISPI Il Governo continua a monitorare costantemente i flussi di gas e, nonostante abbia dichiarato che gli stoccaggi italiani avevano raggiunto il 90% del livello di riempimento alla fine del mese di ottobre, a differenza di altri Paesi europei il cui livello si aggirava attorno al 75%, nel mese di febbraio hanno già raggiunto il livello che hanno generalmente a fine marzo. Tuttavia, la fine della stagione fredda spinge ad avere un punto di vista più ottimistico, ma la questione rimane: è necessario intervenire per migliorare ulteriormente la capacità di stoccaggio per i prossimi anni, ottimizzare la rete di infrastrutture per il trasporto e la trasformazione del gas importato e attuare forti misure per l’adozione di forniture energetiche alternative. Draghi ha, inoltre, dichiarato che potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali mancanze nell’immediato, e puntare sull’incremento della produzione di gas in loco; una decisione poco felice, ma ragionevole dal momento che l’Italia, purtroppo, non è attualmente pronta ad appoggiarsi sulle rinnovabili per coprire le carenze causate dalla crisi. Il Presidente ha, infatti, dichiarato che “il gas resta essenziale come combustibile di transizione. Dobbiamo rafforzare il corridoio sud, migliorare la nostra capacità di rigassificazione e aumentare la produzione nazionale a scapito delle importazioni. Perché il gas prodotto nel proprio Paese è più gestibile e può essere meno caro.” La necessità di accelerare la transizione alle rinnovabili è stata ribadita ancora una volta dal ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani nel corso del Question Time della Camera con queste parole: “Sarà imprescindibile continuare ad accelerare ulteriormente lo sviluppo di fonti rinnovabili. Tramite questo l’Italia potrebbe contenere l’impatto sui prezzi ma anche avvantaggiarsi in competitività rispetto ad altri paesi europei”. E ha poi aggiunto: “In parallelo data l’inevitabilità del gas come combustibile di transizione dei prossimi anni si dovranno esplorare tutte le opportunità per diversificare ulteriormente il mix dei paesi di approvvigionamento incluso il rafforzamento del Corridoio Sud, oltre che l’incremento di produzione nazionale. Il mio algoritmo è semplicissimo: se tengo il gas totale costante e quindi ho lo stesso impatto ambientale e nel tempo questo dovrà diminuire, come previsto dagli accordi di Parigi, meglio che ne produca in casa mia che ne importi, almeno è più gestibile”; concludendo con parole che ci lasciano un interrogativo: “Per il futuro, quindi, per l’Italia “un energy mix monocromatico” non sarà sufficiente”. Sarà forse arrivato il momento di iniziare a pensare alla possibilità di affiancare alle rinnovabili l’uso del nucleare in futuro? Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
24/04/2024 Clima: raddoppiare gli investimenti per raggiungere gli obiettivi del 2030 A cura di: Tommaso Tautonico Nonostante gli investimenti climatici nei Paesi UE siano cresciuti del 9% nel 2022, non saranno sufficienti ...
23/04/2024 Fotovoltaico: la perovskite stampata raggiunge un'efficienza dell’11% A cura di: Tommaso Tautonico Grazie ad un processo di produzione roll-to-roll, simile a quello utilizzato per la stampa dei giornali, ...
22/04/2024 Edificio nZEB per il complesso della Polizia di Stato a Palermo A cura di: Pietro Mezzi Riqualificazione dell’esistente con massima attenzione al comfort interno e al contesto: Settanta7 e Progetto CMR per ...
19/04/2024 Corre l'eolico, record di crescita 117 GW nel 2023 A cura di: Tommaso Tetro Eolico: per il Global Wind Energy Council il 2023 è stato il migliore di sempre, con ...
18/04/2024 Crisi idrica, l'appello di Legambiente e Unhcr: “216 milioni di persone potrebbero migrare per la mancanza di acqua” A cura di: Giorgio Pirani La crisi idrica è al centro della crisi climatica e delle migrazioni: negli ultimi 23 anni, ...
17/04/2024 Crisi climatica minaccia numero per la salute, oltre 250mila morti all'anno al 2050 A cura di: Tommaso Tetro Il Wwf in occasione del World health day chiede interventi urgenti per abbattere le emissioni di ...
16/04/2024 Decreto Fer X, Italia Solare soddisfatta della bozza: “Obiettivo sfidante ma realistico” A cura di: Giorgio Pirani Italia Solare auspica una veloce approvazione del decreto Fer X che incentiva la realizzazione di impianti ...
15/04/2024 Overshoot day 2024: in Italia è il 19 maggio A cura di: Federica Arcadio In soli cinque mesi l’Italia arriva all'overshoot day, consuma cioè tutte le risorse naturali “dell’anno”. Solo ...
12/04/2024 Via libera definitivo alla Direttiva Case Green A cura di: Raffaella Capritti Direttiva Case Green: l'Ecofin questa mattina ha dato il via libera definitivo alla EPBD edifici a ...
12/04/2024 Un premio alle migliori CERS: candidature aperte A cura di: Federica Arcadio Legambiente e MET Group lanciano la prima edizione del premio destinato alle comunità energetiche (CERS) che ...