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Si è svolto a Roma, presso l’Agenzia del Territorio, un incontro tra la Direzione Centrale Cartografia Catasto e Pubblicità Immobiliare e una rappresentanza di Assosolare, guidata dal presidente Gianni Chianetta.Assosolare, accompagnata dai propri consulenti fiscali Federico Trutalli (NCTM) e Alessandro Pacieri (SCGT), ha ufficialmente presentato le proprie osservazioni in merito alla risoluzione del 6 novembre 2008 n.3, con cui l’Agenzia ha classificato gli impianti fotovoltaici come opifici, stabilendo così l’obbligo del pagamento dell’ICI.“Un’opportunità – ha spiegato Gianni Chianetta, presidente di Assosolare – per sottoporre ai tecnici dell’Agenzia ulteriori informazioni sul settore fotovoltaico e le sue caratteristiche tecnicoeconomiche.Primo obiettivo, quello di aprire un tavolo di lavoro per discutere le conclusioni della risoluzione n. 3 e la congruità con gli impianti fotovoltaici”.Assosolare, come già reso noto pubblicamente, ritiene che vi siano circostanziate ragioni per escludere l’applicazione dell’ICI ai pannelli fotovoltaici; in primo luogo perchè i parchi non costiuiscono un opificio in senso tecnico (categoria catastale D1), in assenza di una connessione strutturale tra i pannelli e il terreno. Il che dovrebbe avere un effetto di riduzione sostanziale della base imponibile ICI. Un altro argomento oggetto di discussione riguarda la natura pubblica delle finalità del fotovoltaico, sancita per legge dal decreto legislativo n. 387/2003, unitamente alla peculiarità strutturale dei parchi (che insistono su terreni che mantengono la propria destinazione ed uso “agricolo”). Finalità plurime ed ulteriori rispetto a quelle meramente commerciali e con caratteristiche costruttive e funzionali del tutto peculiari, che porterebbero d’altra parte ad escludere che gli impianti possano effettivamente classificarsi come opifici, rientrando probabilmente in una diversa categoria catastale residuale ed esente da ICI (categoria E).“A valle delle valutazioni tecniche – ha proseguito Chianetta – abbiamo fatto presente che sul piano economico l’ICI rappresenterebbe un onere insostenibile per il settore, certamente di serio ostacolo per il suo sviluppo.Numerosi operatori hanno già presentato le loro perplessità nel proseguire gli investimenti, stante la incidenza dell’ICI sui tassi di rendimento minimi attesi. La recente posizione dell’Agenzia del territorio, che introduce un costo fiscale del tutto imprevisto, la cui giustificazione come sostenuto è peraltro fortemente dubbia, pone il settore in una posizione di incertezza che, secondo noi, deve essere superata celermente, anche per non scoraggiare lo sviluppo di un comparto economico in controtendenza rispetto alla attuale congiuntura”.“Il costo dell’ICI – ha concluso Chianetta – si aggiungerebbe infatti alla contrazione del credito che già ha rallentato la crescita di un mercato che dovrebbe invece rappresentare – oggi e per il futuro – un’area di salvaguardia ambientale e di tutela della occupazione”.Vista la criticità della materia e le possibili conseguenze in ambito nazionale, i tecnici dell’Agenzia hanno chiesto la collaborazione di Assosolare per una miglior comprensione delle tecnologie e dellecaratteristiche degli impianti fotovoltaici, per quanto concerne le modalità di accatastamento.Assolare, dando piena disponibilità alla Agenzia del territorio, assumerà ogni ulteriore azione necessaria allo scopo di tutelare i propri associati dal sostenimento di un onere ritenuto iniquo. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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