Appalti servizi energetici, approvati i CAM EPC: come cambiano i requisiti ambientali minimi 04/09/2024
Castello Banfi – Il Borgo è un resort di lusso che si trova in Toscana tra i fiumi Orcia ed Ombrone, all’interno dell’omonima tenuta agricola e comprende 9 camere e 5 suite. Quando i proprietari hanno deciso si sostituire l’impianto alimentato a gpl con un sistema di riscaldamento maggiormente rispettoso dell’ambiente che contemporaneamente garantisse una riduzione dei costi, è stata scelta una caldaia KWB a pellet Pelletfire Plus da 100 kW che copre le necessità sia per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria delle 14 stanze del resort e dell’acqua della piscina. Il nuovo impianto è in funzione esclusivamente nel periodo di apertura della struttura ricettiva, da metà marzo a metà novembre. Questa scelta è stata fatta sia per un’attenzione alla sostenibilità che per motivi economici. Da non dimenticare inoltre che per la sostituzione dell’impianto a gpl con uno a biomassa Banfi ha potuto accedere all’agevolazione di detrazione Irpef del 65%. “La caldaia Pelletfire Plus di KWB garantisce al resort Castello Banfi – Il Borgo una notevole riduzione delle emissioni di CO2 rispetto all’utilizzo di un sistema a gpl”, ha evidenziato Andrea Toselli, direttore vendite di KWB Italia. In linea generale, le nostre caldaie garantiscono emissioni di CO2 nell’atmosfera fino a 10 volte inferiori rispetto all’utilizzo di carburanti tradizionali. Da non sottovalutare poi il fattore economico: l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili da filiera corta quali legna, pellet e cippato garantisce una notevole riduzione dei costi di riscaldamento”. Juan Miguel, direttore di Castello Banfi ha sottolineato: “Per le necessità termiche del nostro albergo il gpl era diventato troppo costoso. Ho voluto rendere disponibile la piscina per i nostri ospiti anche nei periodi in cui la temperatura esterna non permetterebbe di fare il bagno” Per il riscaldamento dell’acqua l’impiego del gpl non era sostenibile, a differenza del nuovo impianto. Per le necessità termiche che deve soddisfare, la caldaia lavora circa 10 ore al giorno portando l’acqua a una temperatura di circa 70 °C e rifornendo un accumulo inerziale di 1.500 litri. La macchina consuma circa 20 kg di pellet ogni ora, per un consumo totale giornaliero di circa 200 kg. Con un deposito del pellet di capienza pari a 11 tonnellate, si stima che ogni 55 giorni di funzionamento sia necessario effettuare un rifornimento di biocombustibile. Per rispettare il più possibile l’estetica della location si è scelto di interrare il deposito per lo stoccaggio del pellet. La scelta progettuale ha previsto l’utilizzo di un serbatoio di 16 m3 di volume, adatto a contenere circa 11 tonnellate di pellet, con dimensioni ragguardevoli: 7,5 m di lunghezza e 2 m di diametro. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici
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