Carta riciclata per i cataloghi Immergas

Immergas grazie alle proprie scelte sostenibili sull’uso della carta, ha evitato l’immissione in atmosfera di oltre 9.500 Kg di CO2

Immergas, da sempre attenta alle tematiche legate al risparmio energetico e alla tutela dell’ambiente, già dal 2010 ha deciso di stampare i cataloghi di prodotto su carta FSC, proveniente da foreste certificate, di incentivare in ufficio l’uso della stampa fronte-retro e di disincentivare la stampa “automatica” di tutti i documenti digitali.

In occasione della giornata internazionale dedicata alla gestione forestale responsabile, FSC Friday, l’azienda ha tracciato il primo bilancio delle sue azioni “salva foreste”.

“Siamo sensibili al futuro delle foreste del pianeta – commenta Alfredo Amadei, Vice Presidente Immergas – e agli impatti ambientali della produzione di carta. Per questa ragione ci siamo impegnati ad acquistare, utilizzare e destinare al riciclo la carta in modo responsabile, per proteggere le foreste e la biodiversità̀ che esse ospitano”.

“Nella nostra visione green del fare impresa quello della carta è un riferimento importante – commenta Ettore Bergamaschi, Direttore Marketing Operativo & Comunicazione Immergas – visto che in cinque anni abbiamo realizzato 1.300.000 cataloghi. Una quantità rilevante di carta RePrint Matt che, applicando i criteri validati dal WWF e da altre associazioni ambientaliste, equivale a un risparmio, rispetto all’utilizzo di carta non riciclata, di quasi 150.000 Kg di legno, quasi 200.000 KWh di energia. In buona sostanza da quando abbiamo scelto di orientarci verso l’uso di carta che rispetta le foreste abbiamo evitato l’immissione in atmosfera di oltre 9.500 Kg di CO2. Un segnale green che, unito alle altre politiche orientate alla sostenibilità che Immergas ha applicato, come il tetto fotovoltaico sullo stabilimento, il sistema di climatizzazione a condensazione e la raccolta differenziata dei rifiuti, definisce una road map che porterà a una sempre maggiore attenzione all’ambiente, alla salute e alla sicurezza anche puntando a estendere l’uso di carta FSC in altre aree di attività”.

L’utilizzo di prodotti che rispettano il sistema di garanzia del Forest Stewardship Council (FSC) rimane dunque una delle strade più percorribili e concrete per creare un ufficio e una fabbrica più eco-sostenibile. “Cerchiamo di vedere tutte le nostre attività in ottica di “ciclo di vita”, dalla produzione allo smaltimento – conclude Ettore Bergamaschi – e per questo incentiviamo la raccolta differenziata in azienda e abbiamo visto crescere progressivamente la quantità di carta smaltita in modo differenziato e stiamo studiando nuove soluzioni per migliorare ancora il nostro Carbon Footprint (letteralmente “impronta di carbonio”). Il calcolo della Carbon Footprint di Prodotto (CFP) comprende infatti la quantificazione di tutte le emissioni di gas ad effetto serra (GHG) lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, dall’estrazione delle materie prime allo smaltimento finale del prodotto. L’intero ciclo di vita del prodotto è anche definito “dalla culla alla tomba” (from cradle to grave)”.

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