Fassa Bortolo per la riqualificazione energetica di un edificio a Gorizia

Fassa Bortolo è stata protagonista di un intervento di riqualificazione energetica di un edificio residenziale di Gorizia risalente al 1971, periodo in cui i concetti di benessere abitativo, efficienza energetica, risparmio energetico erano quasi del tutto sconosciuti.
La casa, bifamiliare, con due alloggi di differenti metrature, si presentava con le caratteristiche costruttive tipiche delle abitazioni del periodo: murature perimetrali portanti in doppio blocco UNI, prive di coibentazione, intonacate all’esterno con porzioni di rivestimento in clinker, solai di piano e di copertura in laterocemento, serramenti in rovere con doppio vetro singolo e avvolgibili in legno, impianto di riscaldamento con caldaia a gasolio e radiatori in ghisa, produzione acqua calda sanitaria con due boiler elettrici.
L’edificio aveva un alta qualità ambientale, in quanto inserito in un contesto residenziale a bassa densità e circondato dal verde, ma una bassissima qualità energetica: il fabbisogno energetico annuo per il riscaldamento è stato calcolato in classe G, con un indice di prestazione energetica di 260,4 kWh/mq anno.

L’intervento
I progetti per il recupero dell’edificio si sono indirizzati all’ottenimento di una consistente riduzione del fabbisogno energetico annuo per il riscaldamento e raffrescamento. Ci si è concentrati sia sulla coibentazione dell’involucro opaco e trasparente, che sull’installazione di un impiantistica efficiente che utilizzasse principalmente fonti energetiche rinnovabili. L’edificio è stato portato ad uno standard B con un indice di prestazione energetica di 63,8 kWh/mq anno.
La coibentazione delle pareti ha un’importanza fondamentale per il mantenimento delle condizioni di comfort all’interno degli edifici, assicura una temperatura superficiale interna costante, e consente un ottimizzazione delle prestazioni dell’involucro sia in condizioni invernali che estive. La scelta del materiale isolante da utilizzare per le pareti di questa abitazione è partita dall’analisi della muratura esistente: in mattoni di argilla di peso medio e dello spessore di 44 cm., con una trasmittanza U=0,71 W/mqK ed un alta massa capace di assicurare uno sfasamento di 13h. Con questi dati l’isolamento efficace può essere ottenuto utilizzando materiali coibenti in EPS, che al vantaggio di un costo di posa contenuto sommano una altissima capacità frenante nella trasmissione del calore. Dopo l’intervento di isolamento a cappotto, la muratura della casa ha ottenuto una trasmittanza calcolata U=0,21 W/mqK con uno sfasamento di 17h.
Per la coibentazione esterna a cappotto sono stati utilizzati diversi spessori di EPS: 12 e 15 cm sulle pareti, 4 cm sulle spallette di porte e finestre, sull’intradosso delle terrazze a sbalzo e delle linde dei tetti.
Per questa lavorazione così decisiva per la riuscita dell’intervento di riqualificazione energetica ci si è affidati ai materiali del Sistema Cappotto FASSA. Il Sistema Cappotto FassaTherm Classic è il sistema ideale per un isolamento che interpreta gli standard più comuni, attento comunque alle esigenze dell’edificio. È stata una scelta mirata, poiché alla risaputa serietà e grande qualità dei prodotti si unisce il diffuso radicamento sul territorio della Ditta, che ha un sistema di distribuzione che permette la fornitura dei materiali in tempi strettissimi. E’ stata una scelta fortunata, per l’assistenza e grande disponibilità ricevuta dall’agente di zona nel trovare soluzioni alle complesse problematiche tecniche; e per la disponibilità dell’impresa esecutrice nel mettersi in gioco nello sperimentare particolari di posa non usuali, come è stato richiesto dal progettista per ottenere specifici effetti superficiali, quali i tagli di forma geometrica complessa nello spessore del materiale isolante. Successivamente la rasatura e la finitura date hanno completato le forme volute.
Altri interventi sono stati eseguiti per raggiungere lo standard energetico, come la sostituzione degli infissi, il montaggio di pannelli solari e fotovoltaici e il cambio di caldaia.

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