La Regione Lombardia approva il Programma Energetico Ambientale

Stanziati dalla Giunta 225 milioni: 90 per la riqualificazione degli edifici, 20 per mobilità elettrica, 45 per illuminazione

La Giunta regionale lombarda ha approvato il Programma Energetico Ambientale Regionale (Pear) e i relativi documenti previsti nell’ambito della Valutazione Ambientale Strategica (Vas), stanziando un totale di 225 milioni di euro, 175 milioni da Fesr, e 50 milioni da Psr, Piano di sviluppo rurale. 

Il PEAR è lo strumento di programmazione strategica (Legge Regionale 26/2003), con cui Regione Lombardia definisce le modalità per fare fronte agli impegni fissati al 2020 dall’Unione Europea attraverso la cosiddetta Azione Clima.
Il Programma opera in coerenza con gli obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili individuati per le Regioni (“Decreto Burden Sharing”) e il nuovo quadro di misure per l’efficienza energetica previsto dal D.lgs. 102/2014 di recepimento della Direttiva 27/2012/CE (conosciuta anche come Direttiva EED).

Le azioni programmate mirano al raggiungimento degli obiettivi 2020 in un’ottica di sostenibilità ambientale, competitività e sviluppo durevole; attraverso la riduzione dei consumi, la valorizzazione e lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica, settori che inoltr rappresentano una leva fondamentale per il rilancio del sistema economico e produttivo lombardo, con particolare riferimento all’universo della green economy.

“Il Pear -sottolinea l’assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi– si fonda sull’assunto che tramite un unico principale obiettivo, che è il risparmio energetico, si possano centrare una serie di obiettivi strettamente connessi: obiettivo sulle Fer (Fonti Energetiche Rinnovabili), imposto dal Burden sharing nazionale; riduzione dei gas climalteranti; miglioramento della qualità dell’aria; ridare slancio all’economica lombarda, in particolare per quanto riguarda il settore della Green Economy, ad esempio l’industria della riqualificazione energetica edilizia, industria dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili”.

Claudia Maria Terzi ha poi spiegato come sono stati suddivisi i fondi: “90 milioni sono destinati alla riqualificazione degli edifici pubblici; 20 milioni alla mobilità elettrica; 45 milioni all’illuminazione Smart; 20 milioni (Fesr) + 50 milioni (Psr) alla Banda ultra larga”.

Sono quattro le grandi aree tematiche che compongono gli strumenti che vengono messi in campo: normativa e regolazione; semplificazione amministrativa; interventi finanziari; assistenza e accompagnamento agli Enti locali.

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