La Vertical Farm per un uso efficiente delle risorse

Presentata dall’Enea all’Expo per sperimentare le tecnologie su suolo, acqua, energia, agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare

La Vertical Farm presentata dall’Enea all’Expo è una serra verticale multistrato, alta quasi 5 metri nella quale si sperimenta l’agricoltura del futuro, ovvero l’agricoltura 3.0, zero pesticidi, zero km., zero consumo di suolo. Consente di coltivare le piante in assenza di terra, utilizzando colture idroponiche: le piante vengono inserite su piccole zolle di torba e crescono con l’apporto di acqua e nutrienti, la produzione è praticamente doppia rispetto alle colture tradizionali, l’illuminazione è ad alta efficienza grazie ai LED che riproducono il ciclo della fotosintesi clorofilliana. Vengono utilizzati i led perché forniscono luce fredda nelle colorazioni più idonee, tipicamente blu e rosso, perfetta a riprodurre le condizioni che favoriscono la fotosintesi clorofilliana, essenziale per la crescita delle piante. La CO2 prodotta viene completamente riciclata e riassorbita dalle piante durante la fase notturna quando non ci sono le luci dei led accese.

Le pareti sono vetrate, per consentire al pubblico di vedere le coltivazioni, ma nelle strutture industriali le pareti sono opache. Le coltivazione è incentrata sull’utilizzo di luce artificiale. Il consumo di energia elettrica è pertanto la maggiore problematica presente in questi sistemi. Infatti, anche se i Led hanno consumi ridottissimi, i consumi energetici sono elevati. Biomasse prodotte con il riciclaggio dei rifiuti urbani o energia da fonti rinnovabili sono soluzioni sicuramente praticabili per ridurre i costi.

La Vertical Farm vuole richiamare l’attenzione sulle tecnologie innovative in cinque settori strategici legati ai temi EXPO: suolo, acqua, energia, agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare.

Per quanto concerne in particolare la produzione e l’utilizzo dell’energia in modo efficiente, fonti rinnovabili ed efficienza energetica sono al centro dell’attività ENEA: all’esperienza maturata nella fusione, nel fotovoltaico innovativo e nel solare termodinamico si aggiungono nuovi filoni di ricerca nelle bioenergie, con lo sfruttamento delle biomasse (chimica verde), la produzione di biogas e biodiesel per ridurre l’uso di combustibili fossili e l’impatto ambientale. Fra le novità anche il solar cooling, un sistema di raffrescamento ‘solare’, e la produzione di gas metano dalla CO2. L’ENEA, inoltre, svolge il ruolo di Agenzia nazionale per l’efficienza energetica e fornisce supporto e informazioni sulle detrazioni del 65% (ecobonus).

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