Le proposte delle Associazioni per una nuova agenda ambientalistica

55 proposte sui 15 filoni tematici per la riconversione ecologica dell’Italia

16 Associazioni ambientaliste hanno presentato al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio l’“Agenda ambientalista per la ri-conversione ecologica del Paese”: 55 proposte sui 15 filoni tematici salienti per il rilancio del Paese: clima e energia; trasporti e infrastrutture; consumo del suolo; difesa del suolo; bonifiche; biodiversità ed aree protette; mare; montagna; beni culturali e paesaggistici; agricoltura; turismo e ambiente; Ministero dell’ambiente; diritti  e delitti ambientali; andare oltre il PIL; informazione e educazione ambientale. L’Agenda verrà successivamente presentata dal cartello delle associazioni anche alle forze economiche e sociali.

Le Associazioni in particolare ricordano come l’ecologia sia già parte integrante dell’economia europea: sono 5 milioni i posti di lavoro che potrebbero essere creati in Europa conseguendo gli obiettivi dell’Unione Europea al 2020 su clima e energia (fonte: Commissione Europea, 2012) e sono già oggi 14,6 milioni i posti di lavoro assicurati dalla biodiversità e dai servizi ecosistemici (Commissione Europea, 2011). In Italia, come documentato nel Rapporto GreenItaly 2014, elaborato da Unioncamere e dalla Fondazione Symbola, emerge che alla green economy si devono 101 miliardi di euro di valore aggiunto, pari al 10,2% dell’economia nazionale e che i cosiddetti green jobs sono oggi in Italia più di 3 milioni.

Tra le proposte viene richiesta la convocazione di una conferenza nazionale su Clima e Energia che definisca una Strategia Energetica Nazionale e un Piano per la de carbonizzazione con obiettivi chiari al 2020 e al 2030 per raggiungere entro il 2050 l’obiettivo del 100% rinnovabili, procedendo subito alla progressiva chiusura degli impianti a carbone.

Per le associazioni ambientaliste la più grande opera pubblica di cui avrebbe bisogno il Paese è la manutenzione del territorio e la riqualificazione delle aree urbane. Per questo chiedono innanzitutto di entrare nel merito della congruità  e dell’efficacia dei progetti definiti a suo tempo per contrastare il rischio idrogeologico. “Il Governo – si legge nel comunicato -solleciti il Parlamento alla veloce approvazione del testo unificato per il contenimento sul consumo del suolo. Venga avviata senza ulteriori ritardi la stagione della pianificazione paesaggistica evitando  qualsiasi nuovo iniziativa anche governativa di bypassare la pianificazione urbanistica e il parere vincolante delle Soprintendenze. Si definisca una Strategia nazionale per le bonifiche dei siti inquinati, dotate di risorse economiche adeguate in accordo con le Regioni”.

All’incontro con Delrio sono intervenuti: Donatella Bianchi, presidente WWF Italia; Norberto Canciani, segretario nazionale Associazione Ambiente e Lavoro;  Andrea Carandini, presidente FAI; Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente; Gino De Vecchis, presidente AIIG; Mauro Furlani, presidente Federazione Pro Natura; Giuseppe Gisotti, presidente SIGEA; Rosalba Giugni, presidente Marevivo; Domenico Iannello, presidente CTS; Franco Iseppi,  presidente TCI; Ennio La Malfa, presidente di Accademia Kronos; Umberto Martini,  presidente generale CAI; Fulvio Mamone Capria,  presidente LIPU; Giulietta Pagliaccio, presidente FIAB; Andrea Purgatori, presidente Greenpeace Italia; Graziella Zavalloni, presidente LAC

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