L’innovazione energetica in edilizia: Rapporto ONRE 2010 sui regolamenti edilizi comunali

E’ stato presentato oggi a Milano il terzo Rapporto ONRE – Osservatorio Nazionale Regolamenti Edilizi per il risparmio energetico – promosso da CRESME e LEGAMBIENTE con l’obiettivo di individuare, attraverso alcuni parametri, quanto si sta modificando nella filiera delle costruzioni allo scopo di limitare i consumi energetici e le conseguenti emissioni di CO2.

I Regolamenti Edilizi Comunali in tema di efficienza energetica rappresentano un’importantissima chiave per raccontare il cambiamento in corso nel modo di progettare e costruire in Italia.
E’ sempre più in crescita il numero di Comuni che hanno messo mano ai propri strumenti di governo per introdurre nuovi criteri e obiettivi energetico-ambientali. Questi strumenti comunali rappresentano oggi sempre più uno snodo fondamentale del processo edilizio, perché in essi convergono aspetti tecnici e procedurali, attenzioni e interessi e si incrociano le competenze in materia di urbanistica, edilizia ed energia di Stato, Regioni e Comuni.
Il terzo Rapporto ONRE – Osservatorio Nazionale Regolamenti Edilizi per il risparmio energetico – prende in esame i 705 Comuni che hanno modificato i propri Regolamenti Edilizi per introdurre obiettivi di sostenibilità. L’80% di questi lo ha fatto negli ultimi tre anni.
Il Rapporto 2010 analizza provvedimenti nazionali e regionali, da cui si comprendono le ragioni della preoccupazione degli operatori del settore: forte è la domanda di chiarezza, di una più attenta regia del processo in corso che permetta che i riferimenti legislativi non siano di ostacolo, ma al contrario contribuiscano a dissolvere le incertezze.
“Sono tali e tante le novità impiantistiche e tecnologiche sviluppate negli ultimi anni – ha sottolineato nella sua presentazione Edoardo Zanchini, responsabile energia e infrastruttura di Legambiente – che riuscire ad aiutare l’innovazione e adattare le soluzioni ai diversi contesti attraverso i regolamenti diventa fondamentale. Ora che la certificazione energetica in edilizia è obbligatoria, per esempio, è necessario capire come i regolamenti si sono occupati delle prestazioni energetiche degli edifici: quali obiettivi hanno fissato per migliorare il comportamento di pareti e finestre o cosa prevedono in termini di esposizioni da privilegiare. Nel 2021 – prosegue Zanchini – tutti gli edifici nuovi, pubblici e privati, costruiti nella Ue dovranno essere neutrali dal punto di vista energetico: soddisfare riscaldamento e raffrescamento grazie a fonti rinnovabili oppure non averne addirittura bisogno. Occorre traghettare il nostro paese verso questa importante scadenza, con la consapevolezza che gli obiettivi europei di riduzione delle emissioni di CO2 non saranno conseguibili senza un cambiamento progressivo nel settore delle costruzioni”.
 
I 705 Comuni individuati (erano 557 nell’edizione 2009) rappresentano quasi il 9% del totale dei Comuni italiani. La loro popolazione è pari, però, al 31% di quella nazionale, e la rilevanza dei regolamenti analizzati cresce ulteriormente se si considera il numero degli edifici interessati.
Tra i Comuni migliori, il rapporto di Legambiente e Cresme indica Collegno (To), le amministrazioni dell’Empolese-Val d’Elsa e Salerno come quelli che (per il nord, il centro e il sud) hanno approvato un regolamento edilizio completo che affronta i diversi aspetti legati alla sostenibilità. Nell’insieme, sono dislocati in tutte le aree del paese, con una maggiore concentrazione nelle Regioni del Centro nord, in particolare Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. 
 
“Nei 705 Comuni individuati e analizzati da Rapporto – ha sottolineato Lorenzo Bellicini, direttore del CRESME – rientrano circa 19 milioni di abitanti, pari al 31% della popolazione del Paese, un campione assolutamente rappresentativo dell’attenzione che i Governi stanno attribuendo alla questione del risparmio energetico e all’importanza comunemente condivisa che il patrimonio edilizio riveste in tale tema. Ma la rilevanza di questa attività regolamentativa è ancora più percepibile attraverso la dimensione edilizia che essa va a condizionare. Gli oltre 700 Regolamenti Edilizi o documenti analizzati influenzano le strategie del risparmio energetico (passivo o attivo) e, considerando i periodi di formazione e di adozione di tali provvedimenti, ci troviamo a quantificare in oltre 300.000 le abitazioni della nuova edilizia residenziale che dal 2000 ad oggi sono state realizzate con criteri obbligati o promossi dai Regolamenti Edilizi fino ad oggi raccolti“.
Come per i cittadini, anche per le amministrazioni gli ultimi 10 anni, ancor di più gli ultimi 5, sono stati quelli in cui il modo di pensare all’edilizia ed al modo di costruire edifici ha subito un forte cambiamento. Fra la documentazione raccolta infatti soltanto 66 Regolamenti Edilizi (il 13% del totale) sono antecedenti al 2006. L’anno di svolta è da considerarsi quindi il 2007 con ben 134 provvedimenti (il 31%), mentre sia nel 2008 sia nel 2009 (quest’ultimo biennio rappresenta insieme quasi la metà della documentazione visionata) il numero di Regolamenti approvati si è mantenuto sui livelli del 2007. Nel 2010, al momento, sono stati approvati 34 nuovi Regolamenti Edilizi “Sostenibili”.
In merito alle tematiche affrontate, quelle dell’isolamento, dell’orientamento e del risparmio idrico venivano citate e normate fin dai Regolamenti dei primi anni 2000, anche se la proliferazione si è verificata successivamente. Più recenti invece i provvedimenti che riguardano l’obbligo di ricorrere alle fonti rinnovabili: l’80% sono prescrizioni inserite in regolamenti adottati nel triennio 2007-’09.
 
L'innovazione energetica in edilizia: Rapporto ONRE 2010 sui regolamenti edilizi comunali 1
 

Le principali aree di efficienza trattate dai Regolamenti sono:
Isolamento termico: è tra i punti fondamentali da affrontare per il contenimento dei consumi energetici delle abitazioni ed è l’unico parametro affrontato in almeno un Comune per Regione. Sui 705 Comuni individuati, sono 506 quelli che prevedono obblighi e/o incentivi sull’isolamento termico degli edifici ma anche il ricorso a tetti verdi e a serramenti ad alta efficienza.
Utilizzo fonti rinnovabili: sono 531 i Comuni con un regolamento edilizio che prevede l’obbligo, la promozione o incentivi per l’uso di energie rinnovabili (solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria e fotovoltaico per quella di energia elettrica). Di questi sono 247 quelli in cui è stato introdotto nel R.E. l’obbligo di installazione di 1 kW di fotovoltaico per unità abitativa, mentre per 106 Comuni vige l’obbligo di 0,2 kW di fotovoltaico per unità. I Comuni con l’obbligo di installazione del solare termico sono 357. Gli obblighi per entrambe le tecnologie sono presenti in 449 Comuni italiani.
Efficienza energetica in edilizia: sono 293 le amministrazioni locali che prevedono la promozione o l’obbligo di allacciamento a una rete di teleriscaldamento, l’uso di pompe di calore o il collegamento a impianti di cogenerazione per il riscaldamento e la climatizzazione estiva delle case.
Orientamento e schermatura degli edifici: sono 353 i Comuni che nei loro regolamenti affrontano il tema dell’orientamento e/o ombreggiatura delle superfici vetrate. In 8 vi è un esplicito divieto di costruire edifici o singole abitazioni con un unico affaccio verso nord.
Materiali da costruzione locali e riciclabili: 326 i Comuni i cui regolamenti edilizi prendono in considerazione l’origine dei materiali e l’energia impiegata per la loro produzione. In 273 viene promosso l’uso di materiali di provenienza locale, naturali e riciclabili o con un lungo ciclo di vita.
Risparmio idrico e recupero acque meteoriche: sono 391 i Comuni che impongono il risparmio delle risorse idriche (attraverso riduttori di flusso e altre tecnologie) e il recupero delle acque meteoriche per gli usi compatibili. In altri 51 Comuni il requisito è, invece, volontario.
Isolamento acustico: 150 Comuni hanno deciso di affrontare l’argomento de corretto isolamento acustico negli edifici. Di questi, 77 prevedono un limite preciso alle emissioni acustiche da rispettare, 43 prevedono incentivi qualora si raggiungano livelli di isolamento acustico particolarmente elevati.
Permeabilità dei suoli ed effetto isola di calore: sono 171 i Comuni che trattano la permeabilità dei suoli nei loro regolamenti edilizi, punto fondamentale per impedire l’incremento delle temperature nella aree urbane, noto come effetto “isola di calore”, e di conseguenza per evitare un sempre crescente bisogno di impianti di climatizzazione nei mesi estivi. In particolare, il Comune di Bolzano ha introdotto, dal 2004, un indice di certificazione della qualità dell’intervento edilizio rispetto alla permeabilità del suolo e del verde (il R.I.E. Riduzione dell’impatto edilizio). La certificazione è obbligatoria per tutti gli interventi edilizi, sia residenziali sia produttivi.
 
Analizzando la legislazione introdotta nelle diverse Regioni emergono le notevoli differenze oggi esistenti riguardo al tema dell’innovazione energetica in edilizia. Alcune Regioni hanno infatti emanato negli ultimi anni provvedimenti che introducono significativi cambiamenti nel modo di progettare e costruire, introducendo precise indicazioni per l’uso delle energie rinnovabili, per il risparmio idrico e per l’isolamento termico degli edifici. In altre si è invece percorsa la strada di indicazioni non cogenti, come le Linee Guida sulla Bioedilizia, in altre ancora si sono approvate normative che semplicemente promuovono l’edilizia sostenibile.
La cartina dell’Italia che segue riassume i provvedimenti regionali in materia di sostenibilità in edilizia, mostrando chiaramente le diversità presenti in Italia ed al tempo stesso fa emergere con forza quanto questo tema sia ormai considerato in tutte le aree del nostro Paese, Sicilia esclusa. Le quattro fasce in cui sono state suddivise le Regioni mostrano come in molte aree del Nord, ma anche in Puglia, sono state emanate Leggi che definiscono i criteri per la certificazione energetica, obbligano l’installazione delle fonti rinnovabili per i nuovi edifici e definiscono i criteri per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici. Per quanto riguarda il Lazio e l’Umbria invece gli obblighi di Legge si riferiscono all’uso dell’energia fotovoltaica ed ai pannelli solari termici. Ci sono poi quattro Regioni, il Veneto, la Toscana, la Campania e le Marche, che hanno emanato Linee Guida per l’edilizia sostenibile ma senza prevedere obblighi. In queste Regioni si promuove genericamente la sostenibilità in edilizia e si invitano i Comuni a prevedere incentivi in tal senso, si promuove la certificazione energetico-ambientale degli edifici, ma in forma facoltativa, e si invita a una corretta selezione dei materiali da costruzione ed il risparmio delle risorse naturali.
 
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