Arriva la Carta delle aree per il deposito di rifiuti nucleari, 67 siti possibili in 7 Regioni 08/01/2021
Il Progetto di Ricerca MEGARIS, nato dalla collaborazione tra Università degli Studi del Sannio, CNR e la società Aerosoft, con l’obiettivo di produrre elettricità ed energia termica usando esclusivamente fonti energetiche rinnovabili, è già un prototipo. Si tratta di un sistema capace di auto sostenersi e di fornire energia elettrica e riscaldamento per le famiglie utilizzando biomasse ed energia solare concentrata, in grado di garantire la continuità di esercizio sulle 24 ore tutto l’anno. Il professore Gaetano Continillo, responsabile del progetto per l’università del Sannio sottolinea: “Nell’ambito della produzione di energia elettrica e termica, ovvero della cogenerazione è il primo progetto che unisce tre elementi: un combustore a letto fluido per le biomasse (costituito da sabbia sospesa da un flusso d’aria che ha la funzione di immagazzinare calore e distribuirlo al sistema), uno specchio parabolico per concentrare l’energia solare e un motore ad aria Stirling che genera energia dallo scambio termico”. La possibilità di funzionare in modo autonomo e continuo rende MEGARIS adatto sia all’impiego in zone rurali, dove la biomassa è disponibile in quantità e a basso costo, sia in aree urbane, dove l’apporto solare consente di ridurre il consumo di biomassa, mentre è possibile l’integrazione in un sistema elettrico grid per il massimo recupero dell’aliquota solare diretta. MEGARIS funziona con temperature di circa 850 °C, ossia maggiori anche di quelle attualmente raggiunte nei grandi impianti a ciclo termodinamico da solare concentrato. Nessun materiale speciale è richiesto per la sua costruzione, come accade per gli impianti termici a sali fusi o con oli diatermici o per quelli fotovoltaici, evitando quindi i problemi di smaltimento a fine ciclo di vita. I principali componenti di Megaris sono il concentratore Solare, il cogeneratore Stirling, l’FBC integrato (Fluidized Bed Combustor), il ricevitore solare, e lo scambiatore di calore. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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