Micciché: Governo a rischio in difesa delle rinnovabili

Nella puntata delle "Le Iene Show" di ieri Giulio Golia ha realizzato un servizio dedicato alle energie rinnovabili e, in particolare, al fotovoltaico. Il servizio si è concluso con un'intervista esclusiva al Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Gianfranco Micciché, fondatore di "Forza del Sud", in merito al decreto, recentemente approvato, sulle energie rinnovabili.
Micciché ha commentato in maniera molto dura la scelta del Governo e ha sottolineato che il decreto rinnovabili colpisce in particolare il sud, dove sono concentrate la maggior parte delle aziende che producono questi impianti. "Con questo decreto già si è creato un problema oggettivo, immediato – ha sottolineato Micciché – le banche hanno fermato una serie di finanziamenti che stavano facendo. Le imprese sono terrorizzate, sono tantissime. Una marea di piccole e medie imprese che già ci hanno comunicato che stanno chiudendo e che hanno già messo in cassa integrazione alcuni lavoratori. Per cui noi abbiamo il dubbio che questo sia un decreto che sia stato spinto, più da qualcuno che non ama molto il rinnovabile e che probabilmente avrebbe intenzione di continuare nello status quo".
Micciché ha concluso il suo intervento sottolineando che Forza del Sud è un movimento nato anche per condizionare le scelte del Governo e in questo caso se i tre ministri competenti – Giancarlo Galan, Paolo Romani e Stefania Prestigiacomo – non dovessero fare le modifiche richieste al decreto, il Governo sarebbe a serio rischio di cadere "Significa, ha concluso Micciché, che Forza del Sud finalmente farà valere la sua forza, andiamo a votare subito".
 
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Ricordiamo che proprio mentre stiamo scrivendo le principali associazioni di settore – Aper, Assosolare, Anev, AssoEnergie Future, Gifi/Anie – si sono date appuntamento al teatro Quirino di Roma per incontrare aziende e cittadini, rappresentare gli effetti immediati del decreto rinnovabili e comunicare una posizione comune sulle proposte di modifica al decreto, sugli obiettivi per le rinnovabili.
 
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Intanto il Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani, insieme ai ministri dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo e dell'Agricoltura Giancarlo Galan, ha convocato per martedì 15 marzo, presso il dicastero di via Veneto, una riunione con i principali rappresentanti del settore bancario, delle aziende attive nel comparto dell'energia rinnovabile, dei gestori di rete e delle associazioni dei consumatori. La consultazione verterà sui decreti ministeriali di attuazione del dlgs sulle fonti rinnovabili.
 

Il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, intervenendo nel dibattito ha sottolineato che "Il governo deve fare subito chiarezza sugli incentivi alle fonti rinnovabili. Con l'ultimo decreto legislativo il governo italiano ha dato un ulteriore colpo alla credibilità del paese. Solo pochi mesi fa – ha ricordato Bersani – il governo aveva fatto un provvedimento per fissare gli incentivi al fotovoltaico valevoli fino al 2013. Ora ne ha disposto la sospensione, annunciando che saranno rivisti tra un mese. Quale credibilità nei confronti degli investitori interni ed esteri può avere un paese che cambia le carte in tavola in corso d'opera, lasciando gli operatori, le banche e i consumatori improvvisamente in sospeso? Gli incentivi alle fonti rinnovabili sono stati uno strumento importante di politica industriale. Contribuendo a migliorare la sostenibilità ambientale, hanno dato sostegno allo sviluppo di un'intera filiera di attività, che ha generato molta occupazione. C'è certamente l'esigenza di inquadrare meglio il sistema degli incentivi, prevedendone nel tempo una correzione secondo criteri di stabilità e di prevedibilità. Così invece è stato lasciato tutto in sospeso e nell'incertezza. Decisioni di questo tipo sono un danno per la credibilità dell'Italia".

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