Arriva la Carta delle aree per il deposito di rifiuti nucleari, 67 siti possibili in 7 Regioni 08/01/2021
Firmato accordo che aggiorna intesa del 2009 per importare energia verde – Italia sempre più vicina all'obiettivo europeo del 17% da fonti rinnovabili entro il 2020.Sviluppo delle fonti rinnovabili, cooperazione industriale tra investitori italiani e serbi per la costruzione di centrali idroelettriche in Serbia, nonché tra gli operatori di trasmissione del sistema elettrico della Serbia, EMS e dell'Italia, Terna. Sono questi i contenuti dell'accordo siglato tra il Ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani e il Ministro delle Infrastrutture e dell'Energia serbo, Milutin Mrkonjic, alla presenza del Vice Ministro dell'Industria, dell'Energia e delle Miniere della Repubblica Srpska, Milan Bastinac.In particolare l'accordo di oggi aggiorna quelli firmati nel marzo e nel novembre 2009, stabilendo le condizioni, anche tariffarie, in base alle quali saranno costruiti gli impianti idroelettrici allora individuati la cui realizzazione, dopo il recepimento della Direttiva europea sulle fonti rinnovabili, viene ora compiutamente inquadrata nell'ambito di un "progetto comune" tra Italia e Serbia. Sulla base dell'accordo, l'energia che sarà prodotta dalle centrali idroelettriche realizzate da investitori italiani e serbi sarà destinata al consumo nel mercato italiano, verso il quale sarà convogliata garantendone il transito a lungo termine sull'interconnessione elettrica tra Serbia e Montenegro e, da questa, verso l'Italia attraverso l'elettrodotto già programmato. Si tratta del primo dei "progetti comuni" previsti dalla Direttiva europea sulle fonti rinnovabili e costituisce quindi un segno tangibile dell'avvicinamento costante della Serbia all'Europa. Si ricorda che questa Direttiva, recepita dall'Italia nel marzo scorso, consente di stabilire accordi con Paesi non europei per importare l'energia rinnovabile prodotta conteggiandola nell'obiettivo nazionale. Nel Piano di Azione Nazionale presentato dall'Italia alla Commissione Europea nel luglio 2010 è previsto che dall'area dei Balcani siano importati 6 TWh/anno, attraverso il cavo con la rete montenegrina. Gli investimenti che saranno attivati a fronte dell'accordo sono di circa 800 milioni di Euro per la costruzione delle centrali sui fiumi Ibar e Drina, oltre a quelli già previsti di 775 milioni per l'interconnessione Italia – Montenegro che sarà realizzata da Terna. Si sottolinea, infine che gli effetti di questo accordo potranno estendersi anche a progetti nel territorio della Republika Srspka, mediante una adesione formale del Governo Srspko al memorandum. "Sono molto soddisfatto dell'intesa finalizzata oggi, frutto di un lungo lavoro e di una partnership sempre più forte tra Italia e Serbia" ha spiegato il Ministro Romani "Un aspetto fondamentale di questa cooperazione è la realizzazione congiunta dei progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili presenti già negli accordi che firmammo nel 2009. Questi progetti convergono a due interessi reciproci: quello italiano di investire sullo sviluppo di progetti congiunti per contribuire al raggiungimento al 2020 dell'obiettivo del 17% di fonti rinnovabili fissato in ambito europeo, e quello dei Paesi dell'area balcanica di sviluppare le loro fonti interne, rafforzando al contempo la cooperazione industriale e la loro integrazione nel sistema europeo". Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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