Arriva la Carta delle aree per il deposito di rifiuti nucleari, 67 siti possibili in 7 Regioni 08/01/2021
E’ stato presentato il Rapporto 2013 sull’innovazione energetica di I-Com, Istituto per la Competitività indipendente e impegnato nello sviluppo di analisi sul tema della competitività dell’Italia nel contesto politico‐economico internazionale. Il Rapporto evidenzia un vero e proprio boom di investimenti nella ricerca energetica nel mondo: nel 2011, la spesa in R&S in campo energetico è cresciuta ad una velocità tripla rispetto alla media (+34,3% contro un +6,1% complessivo degli altri settori). Un incremento riconducibile al ruolo decisivo del settore pubblico e al grande volume di investimenti alimentato dalla Cina (37,4 miliardi di dollari nel 2011). Con 1,31 miliardi di dollari, l’Italia si posiziona in fondo alla classifica dei principali Paesi per gli investimenti in innovazione energetica, pur evidenziando una ripresa rispetto al 2010: registrano un significativo aumento sia le risorse pubbliche investite (+23%) sia quelle private (+5%).In particolare, gli investimenti pubblici si sono concentrati sul settore dell’efficienza energetica (24% del totale), che invece a livello globale vede un peso molto inferiore (8%). In questo ambito, solo il Regno Unito fa meglio dell’Italia, tra i paesi europei. Dimezzato, rispetto a 10 anni prima, il volume di risorse destinate al nucleare (23%), mentre le rinnovabili si attestano al 17%. “Attraverso la filigrana del comparto energetico è possibile osservare i nodi e le contraddizioni dell’intero sistema produttivo italiano ‐ commenta Stefano da Empoli, Presidente di I‐Com, secondo cui.“occorre sottolineare ancora una volta come la chiave di volta dell’innovazione debba risiedere nella definizione di politiche di sostegno rivolte specificamente alle PMI, rafforzandone la capacità di cooperazione con le grandi imprese del settore e i centri di competenza nazionali e, più in generale, a livello italiano ma anche europeo nella razionalizzazione dell’impiego delle risorse con una capacità di selezione molto maggiore di settori e luoghi della ricerca. Oggi siamo al paradosso che non c’è neppure un coordinamento nazionale tra quello che fanno ad esempio Regioni ed università quando ne servirebbe uno di livello continentale”. Il rapporto evidenzia poi che le pubblicazioni scientifiche vedono l’Italia ai primi posti della classifica dei principali player dell’innovazione energetica stilata da I‐Com: con 113 articoli pubblicati nel 2012 dei quasi 2.500 articoli pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche internazionali del settore energetico, il nostro Paese si piazza al quinto posto. A questa elevata produttività nazionale sul fronte della ricerca non corrisponde, tuttavia, un adeguato output in fatto di brevettazione. Rispetto al campione analizzato di 17.437 brevetti depositati presso l’ufficio brevetti europeo nel 2012 e relativo alle tecnologie energetiche a bassi impatto ambientale, solo 154 sono italiani. La ragione della scarsa propensione italiana a brevettare va ricercata primariamente nella struttura stessa del tessuto produttivo, fondato su una larga diffusione di aziende di piccola e piccolissima dimensione. Sul fronte della valorizzazione commerciale di tecnologie energetiche (import/export), l’Italia mantiene tuttavia un saldo positivo con un attivo di 7,7 miliardi di dollari nel 2011 (la Germania si ferma a 6,8 milioni). Negativi però i saldi relativi ai settori eolico e soprattutto fotovoltaico, che mostra un deficit vicino ai 20 miliardi di $. Il Rapporto – curato da Franco D’Amore e Massimo La Scala e svolto in collaborazione con ABB Italia, Assoelettrica, CNR, ENEA, Enel, Eni, RSE e Terna – propone una serie di azieni a sostegno dell’innovazione energetica in Italia: ‐ Occorre affrontare il nodo delle PMI, mettendole al centro di specifiche piattaforme di sviluppo con strumenti dedicati. ‐ A fronte di una quantità sempre più limitata di risorse, è urgente limitarne la frammentazione, puntando su programmi di ricerca a lungo termine e di forte impatto.‐ Occorre promuovere con decisione la realizzazione di progetti dimostrativi in campo energetico, snellendo i processi autorizzativi e rendendo più efficiente il sistema delle incentivazioni.‐ Va implementata una reale cooperazione tra imprese e centri di ricerca e un raccordo tra amministrazioni centrali e regionali (per una governance del settore).‐ L’Europa ha saputo dotarsi di una politica a favore dell’innovazione energetica adeguata dal punto di vista della governance. Il prossimo Programma Quadro (Horizon 2020) prevede, in particolare, uno specifico filone di investimenti, pari a 5,8 miliardi di euro, cui vanno aggiunti 6,8 miliardi dedicato al settore dei trasporti, è importante che l’Italia possa contribuire attivamente alla definizione di obiettivi e strumenti, garantendo un’adeguata rappresentanza delle esigenze del tessuto produttivo nazionale presso diversi consessi decisionali. Scarica il Rapporto 2013 sull’innovazione energetica Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
19/01/2021 Sullalbero, le case per vivere in mezzo alla natura L'azienda Sullalbero propone case sull'albero che si possono realizzare nel proprio giardino o in terrazza, e ...
18/01/2021 Cambiamento climatico: intensificare subito l'azione per salvare il pianeta Nuovo Rapporto UNEP: intensificare le azioni per adattarsi alla nuova realtà climatica, altrimenti i danni, le ...
18/01/2021 Idrogeno nella rete gas pubblica: al via le prime sperimentazioni negli Uk Il villaggio di Winlaton sarà il primo a utilizzare l'idrogeno miscelato al 20% col gas per ...
15/01/2021 Recovery plan da 222 miliardi per costruire l’Italia dei prossimi 30 anni Il Pnrr dovrebbe mobilitare risorse fino a 310 miliardi fino al 2026: nel Piano sei missioni ...
15/01/2021 Al Sasso Nero: il rifugio rivestito in rame sulle alpi italiane A 3.026 metri di altitudine un rifugio dalla minima impronta ambientale e con facciata esterna di ...
14/01/2021 Allarme deforestazione: dal 2004 scomparsi 43 milioni di ettari Dal 2004 al 2017 è scomparsa tanta foresta quanta l'intera California: 43 milioni di ettari in ...
13/01/2021 The Green Line: la passerella verde che produce cibo e unisce Parigi The Green Line a Parigi è un ponte green pensato per promuovere la cultura del cibo ...
12/01/2021 I peggiori eventi meteorologici del 2020 legati al cambiamento climatico e costati miliardi Un rapporto di Christian Aid identifica i 15 dei disastri climatici più distruttivi del 2020, 10 ...
11/01/2021 Fotovoltaico: 8 milioni per gli edifici pubblici in Lombardia Approvata dalla Regione Lombardia una delibera che mette a disposizione 8 milioni per l'installazione di pannelli ...
11/01/2021 Rinnovabili in UE: nel 2019 coprono il 19,7% dei consumi Nel 2019 nell'UE a 27 le energie rinnovabili hanno coperto il 19,7% dei consumi, solo lo ...