2013, anno nero per l’eolico

-65% di nuova potenza su 2012. Tiene il minieolico

Coordinamento FREE, ANEV e assoRinnovabili hanno presentato in un comunicato congiunto i dati aggiornati dell’eolico 2013 che, come le associazioni avevano già previsto, sono tutt’altro che positivi a causa dei nuovi meccanismi di incentivazione posti con il sistema delle aste e dei registri: i dati rilevano infatti meno di 450 MW installati e un calo della nuova potenza di oltre il 65% rispetto al 2012.
Il 2013 si chiude, infatti, con un totale installato di 8.551 MW con un incremento complessivo inferiore ai 450 MW, contro i 1.272,8 MW installati nel 2012.
Il minieolico, con un trend positivo ma non ancora sufficiente, ha raggiunto invece i 20 MW complessivi di potenza installata.

“Questo dato – si legge nel comunicato – conferma in maniera non più discutibile l’inadeguatezza dei sistemi vigenti e la necessità di un tempestivo intervento del Governo per evitare che il settore eolico possa subire un ulteriore colpo.

Il settore eolico ha dimostrato in questi anni di avere enormi potenzialità – diventando anche un esportatore di tecnologia – e determinando crescita economica, occupazionale (creando un’industria solida, con oltre 30.000 addetti) oltre ad apportare significativi benefici ambientali.
Le norme approvate negli scorsi anni stanno comportando un blocco del settore e che hanno già avuto come effetto la riduzione della forza lavoro di oltre 10.000 occupati, oltre ad aver portato al fallimento numerose aziende.
Ci aspettiamo quindi che l’esecutivo intervenga quanto prima con politiche mirate che spostino gli incentivi dalla bolletta a meccanismi fiscali, definendo, inoltre, il quadro regolatorio post 2015 per consentire la sopravvivenza di un settore strategico per la green economy”.

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