Alle Olimpiadi del Solare di Madrid, in gara la Puglia

Si chiama Astonyshine; è una casa in pietra di 100 metri quadri in stile mediterraneo, completamente autosufficiente: senza utenze di gas o corrente elettrica.
E’ stata progettata dagli studenti della facolta’ di Architettura di Bari in collaborazione con la Scuola Nazionale Superiore di Architettura di Parigi.
Il prototipo sarà realizzato nel cantiere scuola del Formedil Bari, la scuola di formazione per l’edilizia delle province di Bari e Bat.
Con il progetto Astonyshine, la Puglia, leader per le fonti rinnovabili, per la prima volta, parteciperà in Spagna alle olimpiadi dell’energia solare, il prestigioso Solar Decathlon Europe 2012, in programma a Madrid nel settembre 2012.
Un concorso internazionale in cui si sfidano 19 diversi paesi provenienti dai cinque continenti. Negli Stati Uniti è giunto già alla quarta edizione.
E’ la seconda, invece, per l’Europa.
La convenzione tra il preside della Facolta’ di Architettura Claudio D’Amato e il presidente del Formedil Bari Michele Matarrese e’ stata sottoscritta appunto nella sede della scuola di formazione per l’edilizia, dove per sei mesi, a partire da gennaio 2012, oltre 250 stagisti si cimenteranno nella realizzazione della casa solare, in modo da presentarsi all’appuntamento di Madrid (settembre 2012) pronti a costruirla e renderla funzionante in sole due settimane. La casa sara’ poi abitata e utilizzata regolarmente per altre due settimane.
Dunque, in un mese bisognera’ superare ben dieci prove (da cui il nome Solar Decathlon): dall’abilità realizzativi alle soluzioni tecnologiche adottate; dall’aspetto estetico alla funzionalita’. “Partecipiamo per vincere – ha commentato Matarrese – e faremo in modo che questa sperimentazione trovi applicazione nella quotidianita’”. Il vicepresidente Formedil Bari Salvatore Bevilacqua proporra’ allo Iacp di Bari (l’istituto autonomo case popolari) di adottare il modello Astonyshine per la realizzazione di alloggi a risparmio energetico.
“E’ un grande salto di qualita’ per i nostri studenti – ha aggiunto Claudio D’Amato – soprattutto per gli utilizzi concreti che si potranno realizzare, ad esempio in un serio programma di social housing”. I dettagli tecnici del progetto, alla presenza di allievi, laureandi e dottorandi di Archiettura, sono stati illustrati dal responsabile scientificio Maurizio Brocato, docente presso l’Ecole Nazionale Supe’rieure d’Architecture de Paris.

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