Anest e Legambiente, protocollo di intesa per il solare termodinamico

Sostegno per le imprese che sviluppino progetti di solare termodinamico integrati nel territorio italiano

ANEST, Associazione Nazionale Energia Solare Termodinamica, e Legambiente hanno firmato un protocollo d’intesa per lo sviluppo di progetti di solare termodinamico integrati nel territorio italiano. L’energia termodinamica può consentire lo storage termico e quindi di produrre energia elettrica anche in assenza del sole e anche contribuire al controllo della produzione elettrica da immettere in rete. Ricoprdiamo che la tecnologia a Sali fusi è nata in Italia all’interno dell’Enea sulla spinta del Prof. Carlo Rubbia, e nel nostro Paese il solare termodinamico potrebbe coprire una quota relativa al settore della produzione di elettricità dell’obiettivo al 2020 (circa 300-400 MW).

“La firma di questo accordo con Legambiente, che le imprese associate recepiranno su base volontaria, – afferma Gianluigi Angelantoni, Presidente di ANEST – vuole essere un segnale forte per quei territori dove sono previsti nuovi progetti di impianti che utilizzano la tecnologia del solare termodinamico. Impianti a fonte rinnovabile, previsti dalla normativa nazionale, che possono trovare per la loro dimensione e innovazione opposizione locale”.

L’accordo prevede l’individuazione delle aree dove potranno sorgere i nuovi impianti: si escludono aree ambientalmente sensibili, come zone protette, zone umide, boschi, aree interessate da vincoli ambientali o paesaggistici. Dovranno essere condotti studi specifici che valutino l’uso dei terreni e l’impatto ambientale dei progetti, in particolare per quanto riguarda l’inserimento paesaggistico e i consumi idrici.

I progetti dovranno prevedere misure compensative alle sottrazioni di territorio attraverso opere di riqualificazione ambientale e la realizzazione di cavidotti interrati per il collegamento alle rete elettrica, in maniera da limitare l’impatto ambientale.

Infine si dovranno avviare delle iniziative di informazione e comunicazione trasparente alla popolazione per far conoscere la nuova tecnologia, il progetto dell’impianto e i ritorni economico-sociali del futuro insediamento produttivo.

“Il solare termodinamico – spiega Stefano Ciafani, Vice Presidente Nazionale di Legambiente – è una tecnologia con importanti prospettive di sviluppo proprio perché consente lo stoccaggio dell’energia prodotta dal sole. È evidente che i progetti devono essere sviluppati in territori idonei, a partire da aree dismesse o industriali, limitando al massimo l’impatto sul terreno e sul paesaggio. L’accordo con ANEST vuole contribuire allo sviluppo in Italia di questa tecnologia che se correttamente progettata può rappresentare una opportunità per i territori sia in termini occupazionali che energetici”.

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