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Valerio Natalizia, Presidente Anie/Gifi ha presentato ieri a Milano di fronte a una sala gremita, l’incontro pubblico “Fotovoltaico 2.0: proposte per lo sviluppo del settore oltre gli incentivi”, che ha ospitato le principali aziende del settore e diversi esponenti politici dei maggiori partiti candidati alle prossime elezioni, dall’On. Paolo Romani (PDL), alla Dott.ssa Stella Bianchi (PD), da Ermete Realacci (PD), a Monica Frassoni (SEL). Nel corso dell’incontro Natalizia ha presentato le principali proposte di Anie/Gifi per supportare la filiera del fotovoltaico e dare continuità agli investimenti e allo sviluppo del settore, considerando l’industria fotovoltaica nazionale, ma anche tutto l’indotto. Il V Conto Energia è praticamente esaurito, diventa quindi necessario proporre misure trasversali che permettano di far transitare il settore verso la grid parity. Per far questo ANIE/GIFI ha chiesto un vero impegno della politica per lo sviluppo sostenibile del settore elettrico. “I tempi sono maturi – ha dichiarato Valerio Natalizia – abbiamo l’esperienza ed anche la tecnologia. L’industria fotovoltaica nazionale ha bisogno in questo momento di stabilità, certezza delle regole e di una visione strategica per poter sfruttare al meglio tutte le opportunità offerte da questa transizione e per rilanciare l’economia italiana”. Mercato nazionale del fotovoltaico A livello nazionale al 31 dicembre 2012 i 16.142 MWp di potenza fotovoltaica connessa alla rete hanno contribuito al 5.63% della domanda e al 6.43% della produzione nazionale di energia elettrica nello stesso anno. Natalizia ha inoltre evidenziato l’effetto del fotovoltaico sul sistema dei prezzi dell’energia elettrica: se prima infatti il differenziale di costo tra le ore di picco e quelle serali era del 30/40% ora si è ridotto al 15/17%. L’occupazione nel fotovoltaico in Italia I dati forniti da Anie/Gifi considerano i posti di lavoro diretti e quelli indiretti, che forniscono componenti più generici. In Italia il settore ha raggiunto il suo massimo di personale impiegato tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 con oltre 100.000 addetti. A partire dalla seconda metà del 2011 i posti di lavoro hanno iniziato a diminuire e il trend negativo è proseguito anche nel 2012, che si è concluso come il peggiore anno della storia del fotovoltaico italiano. “Tale situazione è la conseguenza di una serie di misure legislative che non hanno recepito le istanze dell’industria e che hanno affossato in maniera consistente un settore che ha dimostrato, in un periodo di crisi finanziaria, una dinamicità unica, generando benefici enormi per il Sistema Paese”. Andamento del costo dell’energia fotovoltaica Recenti studi europei hanno evidenziato che l’utilizzo della tecnologia fotovoltaica induce una diminuzione del prezzo dell’elettricità fino a 4.8 cent€/kWh per effetto della riduzione delle perdite di rete, delle emissioni inquinanti e della dipendenza dalle importazioni. Parallelamente si è ridotto nell’ultimo anno del 35% il LCOE (il costo di produzione dell’energia elettrica durante l’intera vita dell’impianto fotovoltaico) mentre si riduce del 22% il costo dei moduli (che rappresentano oggi circa il 40% dell’investimento totale) ad ogni raddoppio della potenza installata. Le proposte Anie/Gifi Natalizia nel suo intervento ha presentato proposte urgenti e concrete ed altre di medio lungo periodo, che è necessario che il nuovo Governo sappia portare avanti. Tutti concordi che il primo urgente intervento sia garantire la stabilità normativa e la semplificazione drastica delle procedure burocratiche, sia per le autorizzazioni che per le connessioni alla rete, affinchè l’industria nazionale possa tornare a competere nei mercati globali con innovazione. Natalizia ha inoltre sottolineato come sia necessario investire sulle reti, ammodernando le infrastrutture, potenziando le reti, implementando e accelerando lo sviluppo delle soluzioni smart. Tra le altre misure urgenti Anie/Gifi chiede un chiarimento sulla detrazione fiscale prevista per la ristrutturazione edilizia (per persone fisiche) e la possibile estensione della detrazione alle persone giuridiche e/o ampliamento incentivi per impianti fino a 200 kWp. E’ di fondamentale importanza prevedere una facilitazione dell’accesso al credito per le aziende attraverso un fondo rotativo. Infine è piuttosto urgente che arrivi la delibera dell’Autorità sui Sistemi Efficienti di Utenza, meccanismo che potrebbe incentivare le aziende a installare impianti fotovoltaici e che ci sia l’ampliamento dello Scambio sul Posto fino a 1 MW. “Gli incentivi sono serviti a creare competenze, know-how e benefici per tutto il Sistema Paese – continua Natalizia. Ora ci stiamo incamminando verso la piena competitività che potrà essere raggiunta solo attraverso la completa liberalizzazione del mercato elettrico, il potenziamento delle infrastrutture di rete, la facilitazione di accesso al credito per le aziende, la riduzione della burocrazia, innescando una serie di misure di stimolo al mercato: SEU, RIU e detrazioni”. Per quanto concerne gli interventi a medio termine Natalizia ha suggerito di costituire un nuovo sistema per la promozione delle imprese italiane all’estero; rendere trasparente e “meno pesante” la bolletta elettrica, razionalizzando le voci e imputando a carico della fiscalità generale quelle non inerenti il mercato dell’energia e il sostegno alle rinnovabili. A livello normativo bisognerebbe prevedere sgravi fiscali sulle assunzioni da parte delle imprese; bandi dedicati all’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati per gli investimenti manifatturieri; detrazioni fiscali sui ricavi della produzione di energia elettrica da fotovoltaico. “Non è colpa del fotovoltaico se il prezzo dell’energia elettrica è così alto – ha dichiarato l’On Paolo Romani (PDL). La SEN deve diventare nel prossimo Governo lo strumento principale per armonizzare la produzione energetica delle diverse fonti con l’obiettivo di alleggerire la bolletta degli italiani.” “C’è bisogno di una politica industriale specifica – ha dichiarato la Dott.ssa Stella Bianchi (PD) – che contempli l’integrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico a favore della generazione distribuita attraverso i piccoli medi impianti. Allo stesso tempo è importante evitare battute d’arresto dovute a modifiche improvvise nelle regole avvenute in passato e all’eccessiva burocrazia.” “Le nostre imprese hanno una elevata capacità di innovazione – ha dichiarato Ermete Realacci, (PD) – e attraverso la sburocratizzazione ed il supporto alla ricerca possiamo fornire strumenti fondamentali per la loro competizione nei mercati globali.” “Le grandi imprese dell’energia hanno il dovere di prendere atto della trasformazione epocale della generazione elettrica – dichiara Monica Frassoni, (SEL) – Sottolineo la necessità di un lavoro sinergico fra le forze politiche e il settore delle imprese della green economy e per consentire lo sviluppo del fotovoltaico, delle rinnovabili e del l’efficienza energetica.” “Siamo soddisfatti – conclude Natalizia – che la politica abbia oggi condiviso le nostre proposte e preso un impegno formale davanti ad una platea foltissima e rappresentativa dell’industria fotovoltaica italiana. La strada da percorrere verso la piena competitività è ancora lunga ma oggi abbiamo dimostrato di avere le idee chiare e soprattutto di essere compatti verso obiettivi comuni. L’auspicio finale è l’urgente unità del settore per affrontare con più determinazione le sfide del cambiamento”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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