assoRinnovabili chiede al GSE di eliminare i limiti di energia fv incentivabile

Un attacco al fotovoltaico e un atto che favorisce il degrado degli impianti

Dopo la pubblicazione da parte del GSE delle Regole per il mantenimento degli incentivi in conto energia, assoRinnovabili in un comunicato stampa ribadisce la propria assoluta contrarietà a questo atto che  limita la quantità di energia incentivabile prodotta dal singolo impianto e che invece di premiare, punisce gli operatori che effettuano interventi di efficientamento o anche solo di manutenzione del loro impianto. L’associazione si dichiara pronta ad agire in tutte le sedi competenti a tutela degli interessi dei propri Soci.

“Facciamo l’esempio di un imprenditore – dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili – con un impianto fotovoltaico poco performante che decide di effettuare un intervento di efficientamento o anche di semplice manutenzione (come la sostituzione di alcuni componenti deteriorati) al fine di migliorarne la producibilità. La soglia massima incentivabile verrebbe calcolata in base al massimo valore di energia che l’impianto ha prodotto negli ultimi tre anni (incrementato del 2%). In altri termini, l’operatore avrebbe diritto a ricevere incentivi solo per un quantitativo di energia misurato sulla base del periodo in cui l’impianto non produceva nelle sue piene potenzialità, cristallizzando una situazione già negativa, che lo danneggerebbe ulteriormente. In questo modo l’imprenditore non è incoraggiato a eliminare eventuali inefficienze per migliorare le performance degli impianti (ricordiamo che performance migliori significano più energia pulita) ed inevitabilmente si andrebbe incontro al deterioramento dell’intero parco produttivo”.
 
“La funzione e l’obiettivo delle politiche incentivanti europee e nazionali – continua Re Rebaudengo – è la creazione di un mercato dell’energia pulita e, a tal proposito, gli impianti esistenti per i quali gli investimenti sono già stati sostenuti, costituiscono un valore per l’intero sistema e devono essere utilizzati al massimo della loro potenzialità per il bene del Paese. Mantenere impianti che funzionano e producono significa, non dimentichiamolo, permettere ad un settore industriale di svilupparsi, creando ricchezza, posti di lavoro stabili e, non da ultimo, attirare importanti investimenti sul territorio. Le Regole pubblicate dal GSE che frustrano e puniscono l’operatore sembrano andare proprio nella direzione opposta!”.

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