AstonyShine, una casa solare sperimentale al Solar Solar Decathlon Europe

Astonyshine

Astonyshine. vista dell’interno

La Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari, congiuntamente con l'Ecole Nationale Superieur d'Architecture (ENSA) Paris-Malaquais, ha avanzato la propria candidatura, con il progetto denominato Astonyshine, al prestigioso concorso internazionale Solar Decathlon Europe 2012, per la progettazione e la realizzazione di una casa solare sperimentale, energeticamente autosufficiente, che sarà presentata in settembre a Madrid.
Per la prima volta l'Italia, rappresentata dal Politecnico di Bari selezionato insieme ad altre venti università a livello mondiale, diventa parte attiva nella ricerca di tecnologie innovative per lo sviluppo e la diffusione delle conoscenze in materia di ecosostenibilità.
 
Le due università di Bari e Paris-Malaquais partecipano presentando due varianti costruttive dello stesso progetto, secondo le regole della competizione, al fine di dimostrare la versatilità tecnologica della casa. Dei due prototipi, già in fase di realizzazione, il più efficiente rappresenterà il gruppo Astonyshine a Madrid sebbene tutto il materiale prodotto per entrambi i progetti verrà presentato durante il Solar Decathlon Europe.
Intorno a questa iniziativa si sta sviluppando una fertile sinergia fra l'Università e molte imprese nazionali ed internazionali del settore edile che ha trovato il suo compimento, in marzo, nell'apertura del cantiere evento del prototipo presso la sede del Formedil-Bari, la  scuola di formazione per l'edilizia.
 
Il progetto AstonyShine
Gli obiettivi del progetto Astonyshine sono:
• Casa progettata principalmente con criteri bioclimatici e di "comportamento passivo";
• Utilizzo di materiali naturali, biocompatibili, e completamente riciclabili, tipici del contesto culturale pugliese e impiego di tecniche costruttive tradizionali dell'area mediterranea:
• Struttura in muratura portante (pietra da taglio), con caratteristiche naturali tali da conferire agli edifici alte capacità di sostenibilità ambientale, buone caratteristiche meccaniche, duttilità, facilità di lavorazione;
• Copertura in legno, un materiale omogeneo, perfettamente stabile, esente da difetti meccanici con buona resistenza ed elevata portata;
• Basso impatto ambientale ed eco-sostenibilità dell'opera grazie all'impiego di materiali, la cui produzione e messa in opera non richiedono alti consumi di energie e risorse.  Ciò conferisce un valore aggiunto all'edificio, legato ad un'alta  qualità ambientale, una migliore prestazione e una netta riduzione dei costi.
• Uso di nuove tecnologie energeticamente efficienti, come i sistemi fotovoltaici, per ottenere l'energia necessaria al fabbisogno della casa, consentendo la loro integrazione tecnologica in architettura, maggiore efficienza, minor consumo e prezzi più bassi;
• Ricerca di nuovi design, materiali e tecnologie per la progettazione dell'edificio, compresi il controllo della temperatura, la ventilazione e il riscaldamento/raffrescamento e i problemi di prefabbricazione per una riduzione dei costi di produzione;
• Importanza della logistica nel progetto per un'industrializzazione adeguata e per la commerciabilità del prototipo nel rispetto dell'ambiente, della sicurezza e della salute dei lavoratori.
 
Il progetto astonyshine prevede la realizzazione di una casa unifamiliare, a pianta quadrata (10 x 10 metri), con la presenza di un patio di circa 25mq sul lato sud, da cui si accede all'abitazione. All'interno la casa prevede un'ampia zona giorno, attrezzata in maniera tale che, all'occorrenza, lo spazio abitabile possa ampliarsi maggiormente: ciò è consentito dalla presenza di un "box" scorrevole, contenente la camera da letto, che può arretrare o avanzare in base alle necessità degli abitanti. A nord è collocato il blocco dei servizi, con struttura in legno, comprendente cucina, bagno e le scale che consentono l'accesso ad un piccolo soppalco. Quest'ultimo, largo circa 2,60 metri, ospita altri due posti letto e un piccolo studio.
La struttura muraria è realizzata in pannelli di legno lamellare a strati incrociati, comunemente chiamati X-Lam, rivestiti esternamente in pietra leccese, con interposto uno strato isolante in fibra di legno, il tutto quindi realizzato con materiali naturali.
Il patio a sud, infine, costituisce una barriera contro il calore e le radiazioni solari. La copertura dell'edificio è ottenuta geometricamente come superficie rigata e si presenta come una superficie a doppia curvatura realizzata con travi rettilinee che costituiscono l'orditura primaria e quella secondaria. Su queste si poggiano i vari strati di completamento e l'impianto fotovoltaico per la produzione di energia.
La casa così concepita produce più energia di quanta ne consuma, grazie al comportamento passivo delle sue componenti e grazie all'utilizzo di tecnologie ed impianti ad alto risparmio energetico. L'impianto fotovoltaico di tipo Stand Alone, ovvero autonomo rispetto alla rete elettrica permette l'autosufficienza energetica della casa in qualsiasi condizione.

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Tema Tecnico

Architettura sostenibile, Solare fotovoltaico

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