Cosa rientra nell’Ecobonus 2024, novità e conferme per il 2024: l’elenco aggiornato dei lavori 15/02/2024
DL Energia e Legge di Bilancio 2024: l’opinione di chi opera nel campo delle fonti rinnovabili 20/12/2023
Le pompe di calore smart e green di Panasonic e tado portano la transizione energetica nelle case europee 17/04/2024
Le pompe di calore smart e green di Panasonic e tado portano la transizione energetica nelle case europee 17/04/2024
Il fatturato Italia a 11,5 miliardi con un balzo del 16% nel 2018. Salute e medicina in testa, oltre 600 imprese attive e 2 miliardi investiti in ricerca e sviluppo. Sono soprattutto di piccole dimensioni e diffuse in tutto il nostro Paese; ma il 90% di quelle che fatturano di più si trovano in Lombardia a cura di Tommaso Tetro Il biotech continua a crescere nel nostro Paese e arriva a segnare un fatturato di oltre 11,5 miliardi, con un balzo del 16% nel 2018. Le imprese attive sono 641, gli addetti sono circa 13 mila, con un incremento del 15%, e soprattutto gli investimenti in ricerca e sviluppo arrivano a più di 2 miliardi (più 17%). Questo il cuore del rapporto ‘Le imprese di biotecnologie in Italia’ realizzato da Assobiotec (l’Associazione nazionale per lo sviluppo delle biotecnologie), in collaborazione con l’Enea, e presentato in occasione dell’assemblea nazionale. Anche se il numero delle imprese del settore negli ultimi tre anni è rimasto costante, a crescere sono stati tutti i principali indicatori economici: basti guardare all’aumento del fatturato del 16% che è più del doppio di quello del settore manifatturiero (7%). Il 78% delle imprese sono di micro e piccole dimensioni; le grandi imprese rappresentano poco oltre il 9% del totale. “Le imprese biotech che operano in Italia – osserva Riccardo Palmisano, presidente di Assobiotec-Federchimica – rappresentano un comparto di indiscussa eccellenza, sia scientifica che tecnologica, e in consolidamento in tutti i settori di applicazione. I dati raccolti mostrano però come la capacità di attrarre capitale finanziario da parte del nostro Paese resti ancora al di sotto della media europea. Stiamo parlando di 157 milioni di euro nel 2018. Diventa sempre più urgente una Strategia nazionale a favore di innovazione e ricerca di medio-lungo periodo. Un piano con misure stabili nel tempo e che preveda una governance certa, efficace e centralizzata”. Anche se sono diffuse su tutto il territorio nazionale, la maggior parte delle aziende (più dell’80%) si trovano nel centro-nord Italia. Ma quasi il 90% del fatturato realizzato da queste attività si concentra in tre Regioni: Lombardia, Lazio, Toscana (che è sesta per numero di imprese). La Lombardia è in testa alla classifica: 181 imprese, pari al 28% del totale; con un’incidenza pari quasi alla metà (il 48% per la precisione) del fatturato complessivo, oltre 5,5 miliardi di euro; inoltre investe in ricerca e sviluppo oltre 160 milioni di euro (oltre il 30% del totale). La Toscana la segue per investimenti in ricerca e sviluppo con 110 milioni di euro (il 20%) e il Lazio per fatturato con oltre 2,5 miliardi (quasi il 24%). Il biotech comprende imprese che studiano, sperimentano e sviluppano tecnologie soprattutto per la salute, industria e ambiente, agricoltura e zootecnia. La medicina e la salute è l’ambito con il maggior grado di sviluppo, con la metà delle imprese censite, l’88,5% degli investimenti in ricerca e sviluppo e quasi i tre quarti del fatturato dell’intero settore biotecnologico (pari al 74%). In industria e ambiente operano il 29% delle imprese totali, per il 17% del fatturato, con l’8% degli investimenti in ricerca e sviluppo; in questo caso si cerca di innovare in settori come per esempio quelli delle materie prime, della produzione di energia, ai principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale. Si occupano di agricoltura e zootecnia il 9% del totale delle imprese, con l’8% del fatturato totale. “La ricerca nel campo delle biotecnologie – rileva il presidente dell’Enea Federico Testa – è di rilievo strategico per le sue applicazioni nel campo della salute e dell’agroindustria, con prospettive e ricadute importanti per il mondo produttivo e la qualità della vita dei cittadini”. Secondo l’Enea si tratta di “un comparto fortemente innovativo, all’interno del quale conoscenza e ricerca sono i veri fattori propulsivi, e in fase di assestamento e rafforzamento attorno alle proprie realtà più solide e competitive. Un settore industriale potenzialmente pronto ad accogliere le sfide e le opportunità a livello internazionale”. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
17/04/2024 Crisi climatica minaccia numero per la salute, oltre 250mila morti all'anno al 2050 A cura di: Tommaso Tetro Il Wwf in occasione del World health day chiede interventi urgenti per abbattere le emissioni di ...
15/04/2024 Overshoot day 2024: in Italia è il 19 maggio A cura di: Federica Arcadio In soli cinque mesi l’Italia arriva all'overshoot day, consuma cioè tutte le risorse naturali “dell’anno”. Solo ...
12/04/2024 Via libera definitivo alla Direttiva Case Green A cura di: Raffaella Capritti Direttiva Case Green: l'Ecofin questa mattina ha dato il via libera definitivo alla EPBD edifici a ...
10/04/2024 Green Energy Day: impianti rinnovabili aperti e visitabili A cura di: Federica Arcadio Il 20 aprile Green Energy Day: una giornata per aiutare i cittadini a capire l'importanza della ...
02/04/2024 "VALUES DRIVE VALUE”: a REbuild 2024, la forza dei valori che generano valore A cura di: Raffaella Capritti Il 14 e 15 maggio 2024 torna a Riva del Garda REbuild, evento di riferimento per ...
29/03/2024 Ogni anno 2,3 miliardi tonnellate spazzatura, torna Giornata internazionale Rifiuti Zero A cura di: Tommaso Tetro Si celebra il 30 marzo l'International Day of Zero Waste: l'obiettivo è sensibilizzare le persone a ...
28/03/2024 Energia pulita: investire nelle economie emergenti può limitare il riscaldamento globale A cura di: Tommaso Tetro Solo il 15% degli investimenti totali nelle rinnovabili è destinato ai mercati emergenti. Per rispettare gli ...
21/03/2024 Emissioni gas serra, il Wwf lancia l’allarme, mentre l’UE toglie l’obbligo di riduzione per il settore agricolo A cura di: Giorgio Pirani Emissioni gas serra legate all'agricoltura, secondo il WWF le strategie dell'UE per ridurle impattano sul cambiamento ...
19/03/2024 L’importanza della chimica per la transizione energetica e per il clima A cura di: Andrea Ballocchi La chimica è fondamentale in molteplici processi e settori, con un impatto anche in termini di ...
19/03/2024 Innovare per proteggere: come la tecnologia diventa centrale nella conservazione delle foreste A cura di: Fabiana Valentini La Giornata internazionale delle Foreste è stata istituita il 21 marzo del 2012. L'obiettivo è incoraggiare ...