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Sole allo stadio comunale “Capozza” di Casarano. Dopo i lavori di adeguamento prende il via la realizzazione della curva sud e si presenta ufficialmente il progetto della copertura fotovoltaica in grado di fornire energia sufficiente per il fabbisogno annuo di 700 abitanti. A tal fine è stato approntato un gruppo di progettazione internazionale, coordinato dall’architetto Toti Semerano per Laboratorio di Architettura e dall’architetto Fabiano Spano per EchoMaterico, che ha progettato una copertura che si basa sul modello di un nastro che si svolge cambiando costantemente forma ed inclinazione in base alle condizioni ottimali di esposizione, in funzione della resa ottimale dei pannelli fotovoltaici. Questo gruppo internazionale, formato da tecnici con competenze specialistiche, ha lavorato in contatto via internet tra il Salento e Londra, Barcellona e New York, in modo da far evolvere il progetto base fino a risolvere tutti i singoli problemi elettrotecnici, strutturali ed architettonici. “Si tratta di un progetto integrato, afferma l’architetto Toti Semerano, leader del progetto, “che, pur adottando i sistemi costruttivi più aggiornati, consentirà un’esecuzione affidata completamente a maestranze locali: il concetto di base è introdurre la massima qualità, da qualunque parte del mondo provenga, e farla diventare patrimonio della realtà locale, con l’attenzione sempre rivolta alla crescita del territorio”. Trattandosi di uno stadio all’interno della città il criterio seguito è di mantenere integralmente la struttura esistente come memoria storica del passato recente, e di far volteggiare al di sopra una forma elegante e leggera. Il progetto nella sua attuale configurazione è realizzabile anche per parti, consentendo in ogni fase di conseguire gli obiettivi di energia prodotta, risparmio energetico e diminuzione delle emissioni, fino a raggiungere i 620 chilowatt di potenza installata, con la conseguente mancata emissione in atmosfera di oltre 600 tonnellate di Co2 all’anno che sarebbero generate dalla combustione di 236 tonnellate di combustibili fossili necessari a produrre una analoga quantità di energia. Il progetto individua anche la possibilità di risolvere, assieme allo stadio, altre esigenze del quartiere: esistono infatti nelle adiacenze dello stadio delle istituzioni scolastiche che potrebbero condividere palestra, piscina, spazi riabilitativi, sale conferenze in una sinergia che prevede l’aumento della produzione fotovoltaica estendendo la copertura dello stadio sino ad accogliere questi nuovi servizi. “Il Capozza ritornerà ad essere degno del suo glorioso nome proprio perché diventerà un importante esempio di architettura sportiva contemporanea”, afferma il patron della Virtus Casarano, Paride De Masi, che ha stipulato con l’Amministrazione Comunale la convenzione per la gestione e la manutenzione dell’impianto sportivo. “Sarà un’opera d’arte”, prosegue De Masi, “un elemento distintivo della città, che potrà diventare meta turistica di tanti appassionati di sport e di architettura. Un monumento dal cuore pulsante legato alla passione dei tifosi e capace di rendere sempre più visibile la città di Casarano a livello internazionale”. Fonte https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/ Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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