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Lungo la costa meridionale della Costa Rica, in un clima torrido e umido, sorge lo straordinario edificio caratterizzato da controllo passivo del clima grazie alla ventilazione naturale e sistema frangisole. a cura di Tommaso Tautonico Una casa prefabbricata, dal costo contenuto e dalle prestazioni elevate in ambito energetico, tanto da avere una impronta di carbonio pari a zero. Siamo a Ojochal , un piccolo villaggio ai margini delle vaste foreste pluviali tropicali lungo la costa del Pacifico meridionale della Costa Rica, Nazione che ha investito molto nello sviluppo delle energie rinnovabili. Qui lo studio di architettura A-01 ha collocato la sua “no footprint house”, una soluzione modulare in grado di rispondere alle esigenze del mercato locale. A partire dal prossimo anno la casa sarà offerta in tre superfici diverse: la versione più piccola è di 36 metri quadrati, una versione media è di 81 metri quadri ed una versione “large” da 108 metri quadri. Il progetto prevede, per tutte le versioni, case completamente autosufficienti sotto ogni punto di vista, prezzi accessibili e soluzioni sostenibili. Sviluppato in risposta al concetto di stile di vita nomade e adattabile, il progetto è concepito con la massima flessibilità, senza rinunciare al design. Uno dei punti di forza dell’abitazione è l’assemblaggio: la casa può essere smontata e riassemblata ovunque, perfettamente progettata per integrarsi con l’ambiente circostante e ridurre al minimo l’impatto delle costruzioni sull’ambiente. No footprint house: design e sostenibilità Controllo passivo del clima attraverso la ventilazione naturale e sistema frangisole sono le caratteristiche principali della casa con zero impronta di carbonio. Ma non è tutto. Lo studio di progettazione ha realizzato la casa su una struttura sospesa in acciaio ed eleganti finiture in legno. L’edificio è inserito in una rete di servizio pubblico alimentata da energie rinnovabili, solo l’acqua viene riscaldata sul posto grazie all’energia solare raccolta sul tetto. All’interno tutte le zone principali di una comune abitazione, sono concentrate in un nucleo centrale, consentendo una pianta aperta attorno. I mobili, di tipo freestanding, sono inseriti all’interno dello schema creato dalle colonne strutturali verticali. Le zone private della casa possono essere separate da tutto il resto con pannelli in vetro e tende, modificando il grado di separazione spaziale o di integrazione sociale. Il tetto, volutamente inclinato, riduce notevolmente l’impatto diretto della luce solare nelle ore più calde della giornata e in occasione di precipitazioni, proteggendo l’interno dall’eccessivo surriscaldamento e dall’acqua. I pannelli esterni possono essere aperti o chiusi individualmente, per limitare la vista dall’esterno, l’esposizione ai flussi d’aria e la sicurezza. Questo tipo di soluzione permette un gioco tra interno ed esterno, tra ambiente naturale e ambiente costruito. La “no footprint house” è stata prefabbricata nella zona centrale della Costa Rica e spedita a destinazione durante la notte su un solo camion. Il progetto, il primo del suo genere in America Centrale, è stato sviluppato come prototipo per la produzione in serie, ed è caratterizzato da elevata modularità e vasta scelta di componenti e materiali. img by fernando alda Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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