Energia: inviato a Bruxelles il Piano di Azione Nazionale (PAN) per le energie rinnovabili dell’Italia

La Direzione Generale energia nucleare, energie rinnovabili e efficienza energetica, del Dipartimento Energia del Ministero dello Sviluppo Economico, al termine di un’ampia consultazione, ha inviato alla Commissione Europea di Bruxelles il Piano di Azione Nazionale per le energie rinnovabili del nostro Paese.
Il Piano è stato redatto in attuazione della nuova direttiva (2009/28/CE) e della decisione della Commissione del 30 giugno 2009 sulle fonti rinnovabili ed è in conformità allo schema predisposto in sede europea.
Nel 2020 il nostro Paese dovrà coprire il 17% dei consumi finali di energia mediante fonti rinnovabili, interessando non solo gli usi elettrici ma anche gli usi termici ed i trasporti.
Gli strumenti operativi saranno molteplici: promozione della cogenerazione diffusa, misure volte a favorire l’autoproduzione di energia per le piccole e medie imprese, rafforzamento del meccanismo dei titoli di efficienza energetica, promozione di nuova edilizia a rilevante risparmio energetico e riqualificazione energetica degli edifici esistenti, incentivi per l’offerta di servizi energetici, promozione di prodotti nuovi altamente efficienti.
A tali obiettivi, si arriverà attraverso strumenti settoriali e misure trasversali al fine di conferire una maggiore efficienza e sostenibilità alle politiche di sostegno per le fonti rinnovabili, con attenzione per le ricadute industriali ed occupazionali e contenendo gli oneri per i consumatori.
Il PAN predisposto dal MSE è stato sottoposto ad un’ampia consultazione pubblica che ha coinvolto soggetti istituzionali, associazioni ambientaliste, associazioni di categoria ed imprese, registrando grande interesse e partecipazione.
La versione definitiva post-consultazione è infatti il frutto di un costante confronto tenuto in particolare con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali in ragione delle loro specifiche competenze in materia.
Il Piano è stato altresì condiviso con gli Enti locali e con le Regioni che saranno coinvolte nelle fasi successive di attuazione, soprattutto per definire la ripartizione regionale dell’obiettivo nazionale (cd. burden sharing) e costituire un sistema di monitoraggio periodico sui risultati conseguiti.

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Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili dell’Italia

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