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Domus Technica, il centro di formazione avanzata, realizzato da Immergas nell’area dello stabilimento di Brescello (RE) è stata selezionata tra i vincitori della quarta edizione dell’US Award.Il premio assegnato a Immergas è stato ritirato nella sede del Sole 24 Ore a Milano da Ettore Bergamaschi Direttore Marketing Operativo & Comunicazione Immergas e dai due architetti che hanno progettato l’edificio: Marco Pavarani e Paolo Iotti dello studio Iotti+Pavarani di Reggio Emilia.“La Domus Technica conferma la scelta di Immergas di investire sulla sostenibilità e sulle energie rinnovabili – ha spiegato Ettore Bergamaschi – la scelta dei materiali e delle soluzioni tecnologiche, ma anche architettoniche è un segnale preciso: un biglietto da visita che mostra la strada che Immergas ha intrapreso”.Un edificio che è diventato subito un “laboratorio aperto”, spazio di lavoro e accoglienza ma anche “marchio”, immagine aziendale. “Abbiamo lavorato – hanno aggiunto gli architetti Iotti e Pavarani – a stretto contatto con la committenza, con Immergas. Il risultato è un edificio essenziale ma che afferma un principio di novità nell’architettura industriale”.Un principio riconosciuto dai giurati dell’US Award 2011 ma anche dalla giuria del premio nazionale di Architettura ANCE IN/ARCH IV edizione per un’opera progettata da un giovane progettista e da quella del premio voluto dalla Fondazione Renzo Piano dedicato agli architetti Under 40 italiani. Il premio US Award 2011 è stato organizzato da US-ufficiostile, rivista specializzata deIl Sole 24 Ore, per identificare le eccellenze nella progettazione dell’ambiente di lavoro, per promuovere e diffondere la cultura della qualità e dell’innovazione nel workplace.Hanno partecipato architetti, interior designer, studi di progettazione, uffici tecnici, dealers e contractors con oltre 130 progetti innovativi per il settore terziario (non necessariamente uffici), realizzati in Europa tra il 2010/2011 o in fase di realizzazione. Immergas ha vinto il 3° premio nella categoria Architecture. “E’ cresciuto in modo esponenziale il numero dei progetti iscritti a US Award (+30% rispetto allo scorso anno) – ha spiegato Oliviero Tronconi (Politecnico di Milano) a nome della giuria – ma è aumentato soprattutto il livello qualitativo delle proposte. Un segnale importante, a dimostrazione che, nonostante la crisi, le imprese più lungimiranti, di piccole o grandi dimensioni, continuano a investire nella qualità dell’ambiente di lavoro e a puntare sull’architettura degli headquarter per affermare sempre più il proprio marchio. Non si tratta solo di immagine: i nuovi workplace hanno anche il compito di tradurre mission aziendali sempre più spesso orientate verso la sostenibilità e il dipendente. Talvolta si tratta di singoli edifici, altre volte di veri e propri campus perfettamente inseriti nell’ambiente circostante, con aree dedicate anche ai servizi per il tempo libero; ai progettisti spetta il compito di tradurre questi brief in architetture di pregio, con grande attenzione alla scelta dei materiali e alle soluzioni per il risparmio energetico”. Il compito dei 13 qualificatissimi giurati non è stato facile. La giuria era composta da: Luisa Bocchietto, Laurence Bonsma, Massimo Caiazzo, Alberto De Zan, Armando Donati, Gilberto Dondé, Valeria Marsaglia, Franco Raggi, Alberto Rigolone, Mirna Terenziani, Oliviero Tronconi, Simone Zaccaria e Francesca Zirnstein. Una quindicina i progetti premiati. Nella sezioneARCHITECTURE3° prizeDomus Technica – Centro Formazione Avanzata Immergas, Brescello (RE)Progetto Iotti + Pavarani Architetti (RE), Paolo Iotti, Marco Pavarani (2010) Perché è un progetto elegante, leggero e tendente all’evanescenza, quasi fosse il vapore acqueo che fuoriesce dal bollitore delle caldaie che l’azienda produce: un bel contrasto simbolico per un’industria pesante che si lancia verso la nuova frontiera del rinnovabile. L’edificio della Domus Technica,realizzato in classe “A”, è energeticamente autosufficiente. Le apparecchiature installate nelle quattro sale dimostrative del piano terra producono, sfruttando varie tecnologie, fluidi primari caldi e freddi totalmente recuperati, stoccati e riutilizzati per soddisfare i fabbisogni energetici dell’intero edificio, nonché per contribuire a quelli dell’edificio per uffici esistente.In questa ottica la Domus Technica è stata selezionata tra i 12 progetti “SE-R Sostenibile Emilia-Romagna” selezionati dall’Osservatorio sull’Architettura Sostenibile che saranno esposti alle Fiere di Reggio Emilia dal 16 al 19 febbraio 2012 nella rassegna Ecocasa. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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