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Le soluzioni IOT stanno trasformando il nostro modo di vivere e lavorare in tutti gli ambiti. Anche il settore del riscaldamento propone ormai piattaforme connesse e digitali, che permettono integrazione ed efficienza. Se ne è parlato a MCE 2018 Come sempre Mostra Convegno Expocomfort ha offerto una parte convegnistica ricca di interessanti contenuti. Tra gli argomenti approfonditi, ANICA, l’associazione dei produttori di generatori di calore e componenti impiantistiche, ha proposto 3 appuntamenti dedicati al BIM, alle nuove competenze per tecnici e impiantisti e alla transizione del settore termotecnico verso lo SMART HEATING. In particolare il convegno “SMART HEATING – la digitalizzazione del settore del riscaldamento”, ha approfondito le potenzialità di un mercato in rapida trasformazione, protagonista di importanti cambiamenti tecnologici, culturali e applicazioni avanzate nella gestione intelligente degli impianti. L’Internet of Things applicato al settore del riscaldamento permette di interconnettere e semplificare, garantendo risparmi in bolletta e diminuzione di emissioni. Il Presidente di ANICA David Herzog in apertura del convegno ha sottolineato gli importanti vantaggi legati all’implementazione di uno smart habitat. Come sappiamo quello della Smart Home è un mercato dal grande potenziale e in crescita, Giulio Salvadori Direttore dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano sottolinea che lo scorso anno nel nostro paese il mercato è cresciuto del 35% e la casa connessa in Italia vale 250 milioni di euro. Il 38% degli italiani infatti ha in casa un oggetto “smart”, tra cui le caldaie ed i termostati intelligenti, al secondo posto in ordine di rilevanza dopo i sistemi di videosorveglianza. In ogni caso cresce l’interesse e la consapevolezza degli utenti finali che si informano sempre di più. Franco Pozzoni, Presidente CNA installazione impianti Lombardia ha evidenziato che è necessario che gli operatori del settore siano preparati e costantemente aggiornati sull’evoluzione delle nuove tecnologie. A questo proposito lo scorso ottobre è stato inaugurato a Soresina (CR), grazie al sostegno delle aziende socie di ANICA, che hanno fornito le dotazioni impiantistiche, e alla collaborazione della CNA, il “Laboratorio della sostenibilità”, un centro di formazione permanente che ha proprio l’obiettivo di sostenere la crescita culturale dei tecnici e degli impiantisti. Il convegno si è concluso con una tavola rotonda nella quale alcune aziende associate ad ANICA hanno presentato le ultime soluzioni tecnologiche per lo smart heating. Un caso concreto: dallo Smart Heating allo Smart Habitat Hoval Hoval, particolarmente attenta al tema della digitalizzazione, da prima che questo diventasse tanto attuale, studia da tempo soluzioni smart, che facilitino la relazione tra uomo e impianto, ma soprattutto tra l’impianto e l’ambiente che lo circonda, per aumentare l’efficienza e creando modo nuove opportunità di business. La digitalizzazione per Hoval significa partire dallo Smart Heating e ampliarlo allo Smart Habitat, con benefici in termini di minori consumi e emissioni di CO2. Il principio della predittività applicato da Hoval nella riqualificazione delle centrali termiche, garantisce che gli impianti Smart si autoregolino a seconda delle previsioni del tempo, con un sistema automatico che si aggiorna ogni tre ore, evitando sprechi nei consumi e assicurando la diminuzione di emissioni di CO2 e di costi superflui. Si può poi fare un passo in avanti con la manutenzione predittiva, più efficace rispetto a quella preventiva maggiormente esposta al rischio di imprevisti. Con un approccio di Predictive Analytics, sulla base dei dati raccolti, monitorati e analizzati, l’intera filiera produttore-installatore e utilizzatore finale riesce invece ad avere un maggior controllo dell’impianto in tempo reale, in modo facile e intuitivo. Il caso di Zanica Quello di Hoval è un sistema IoT virtuoso dalle grandi potenzialità. Il primo ad averci creduto è il sindaco di Zanica, comune in provincia di Bergamo, che dopo una fase di diagnosi energetica, ha affidato ad Hoval un intervento di riqualificazione di alcuni edifici, con la digitalizzazione della centrale termica: il risultato è un risparmio 32.000T di CO2/anno e l’8% di risparmio extra sui costi energetici, che si traduce in 80.000 Euro in 5 anni. Grazie al sistema Hoval TopTronic® E infatti l’impianto dialoga con una centralina meteorologica, tramite una connessione a Internet. In base alle previsioni, il sistema autoregola la produzione di energia – e quindi il consumo di combustibile – evitando inutili sprechi. Il sistema é gestibile attraverso PC e Smartphone, anche da remoto e in qualsiasi momento è possibile accedere per avere una panoramica dell’andamento dei consumi e dei costi, con la possibilità di predisporre interventi correttivi. Inoltre grazie al servizio Hoval Top Tronic® Supervisor gli utenti (imprese edili, gestori di calore, amministratori di condomini, etc) dispongono di una piattaforma che permette loro di gestire in contemporanea numerosi impianti e dialogare direttamente con essi. Il sistema, che è stato premiato al Percorso Efficienza & Innovazione MCE, svolge le funzioni superiori di monitoraggio di sistemi complessi, anche per le reti di teleriscaldamento e ottimizza l’impiego di energia durante la produzione di calore. E’ sufficiente digitare il proprio Login per accedere al sistema e visualizzare gli impianti sullo schermo del PC. L’impianto inoltre riesce a riconoscere difetti o anomalie di funzionamento, prima ancora che il danno sia conclamato, che vengono segnalate in contemporanea sull’interfaccia e sullo SmartPhone, sia all’utilizzatore che al gestore e al centro assistenza. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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