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Progettato per offrire nuovi spazi pubblici, l’innovativo eco campus ridefinirà il tessuto urbano della città spagnola e rivalorizzerà l’estesa e poco utilizzata area di Louis Pasteur Boulevard. Il progetto è caratterizzato da un’elevata connettività tra gli spazi, dall’uso intenso dell’energia rinnovabile e dalle tecniche di progettazione bioclimatica passiva. a cura di Tommaso Tautonico Indice degli argomenti: Eco campus: sostenibilità ambientale e connettività Energie rinnovabili e pareti verdi Esteso su una superficie complessiva di 21 ettari, il nuovo campus universitario della città di Malaga trasformerà l’area di Louis Pasteur Boulevard, attualmente poco utilizzata, in un’aera completamente rigenerata, con nuove caratteristiche spaziali e paesaggistiche in grado di migliorare comfort climatico e connettività. Progettato dallo studio Ecosistema Urbano, l’eco campus non solo migliorerà le infrastrutture della città, ma creerà nuovi spazi pubblici dove poter svolgere le attività universitarie quotidiane, comprese le lezioni. I sistemi di ombreggiatura del nuovo Eco campus Eco campus: sostenibilità ambientale e connettività Ecologico ed hi-tech, il nuovo campus utilizza una rete di sensori e tecnologie avanzate in grado di sperimentare un nuovo livello di interattività: controllo dei sistemi di condizionamento bioclimatico, modifica delle impostazioni di illuminazione, conoscenza delle condizioni atmosferiche nelle diverse zone, condivisione di commenti o foto associati a spazi specifici, selezione di libri da una sezione della biblioteca universitaria. “Uno degli aspetti chiave di questo progetto – dichiarano gli architetti – è il suo impegno nell’uso della tecnologia come mezzo per migliorare l’interazione tra persone e ambiente. Sarà il primo spazio pubblico che gli utenti possono controllare attraverso un’applicazione. Parallelamente alla sua costruzione, l’app UMA ufficiale verrà ampliata con moduli open source che consentiranno di poter godere della realtà aumentata, con numerose possibilità di interazioni e informazioni”. Energie rinnovabili e pareti verdi Tutti gli spazi del campus hi-tech saranno connessi digitalmente e saranno alimentati da sistemi di energia rinnovabile. Per ridurre l’impatto ambientale del progetto, gli architetti hanno proposto di installare pannelli fotovoltaici per alimentare i sistemi di condizionamento, come il raffreddamento per evaporazione e la circolazione geotermica dell’aria. Sistema di raffreddamento per evaporazione Verranno inoltre utilizzate strategie bioclimatiche passive, tra cui elementi di ombreggiatura come pareti verdi e tettoie scultoree. Il completamento della prima fase di costruzione, è prevista per dicembre 2020. Il progetto si basa su quattro diverse strategie che determinano il risultato finale: la strategia del Connected Campus crea un layout urbano completo, collega le diverse strutture e apre l’università all’intera città, prestando particolare attenzione ai trasporti pubblici e alle aree pedonali. La strategia Green Campus mira a creare, ripristinare e migliorare lo spazio verde esistente, crea un percorso ecologico che, attraverso una strategia di gestione sostenibile, recupera e valorizza gli spazi verdi esistenti come gli uliveti. La strategia del Campus interattivo consente agli utenti di visualizzare informazioni in tempo reale, interagire con i diversi elementi dello spazio pubblico e adattarli alle loro esigenze, inclusa la configurazione dei sistemi di condizionamento bioclimatico per raggiungere condizioni ambientali ottimali. Infine, la strategia Open Campus mette a disposizione degli studenti universitari e di tutti i cittadini una vasta gamma di spazi per riunioni e incontri, portando l’attività accademica nello spazio pubblico, rendendola più accessibile e dinamica. img by www.ecosistemaurbano.com. Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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