Edifici sperimentali a basso impatto ambientale a Rovigo

Fram_menti, un gruppo di giovani architetti veneti che dal 2007 opera coniugando innovazione e sostenibilità, sta realizzando un nuovo complesso di edilizia residenziale pubblica a Rovigo.
Vincitore del concorso a procedura aperta indetto dall’Ater di Rovigo, il progetto vedrà l’avvio dei cantieri entro il prossimo settembre e porterà alla realizzazione di abitazioni sperimentali a basso impatto ambientale e a forte contenuto innovativo: venti alloggi aggregati destinati a un’utenza principalmente composta da anziani e persone con disabilità. Un progetto, dunque, in cui sostenibilità sociale, ambientale ed economica sono coniugate insieme, per ottenere edifici che nella loro globalità garantiscono flessibilità urbana e architettonica per lo sviluppo seguente degli insediamenti.
Tra le caratteristiche che fanno del manufatto un’opera innovativa, a emergere evidenti sono quelle legate alle scelte di sostenibilità compiute dai progettisti, in particolare una forte attenzione al basso impatto ambientale e alla qualità della vita. A partire dall’impiego di materiali di costruzione che non abbiano emissioni nocive per gli abitanti degli alloggi: dall’intonaco dei muri, al legno delle strutture e  degli infissi, e ancora ai materiali per la coibentazione e la pavimentazione. Oltre che alla logica di ecocompatibilità, materiali e strutture utilizzati rispondono anche a un’attenta valutazione della qualità del ciclo di vita dei materiali (LCA). La Life Cycle Assessment misura i flussi di materia ed energia nel corso dell’intera vita di un prodotto, prendendo in considerazione tutte le sue singole fasi, dal reperimento delle materie prime alla produzione, e poi la costruzione e la messa in opera, fino all’uso e alla manutenzione e infine alla dismissione.
E ancora, il progetto contempla l’applicazione di tecnologie passive e attive per il controllo climatico estate-inverno (una serra solare a doppia altezza garantisce l’effetto camino e una ventilazione naturale controllata), per la raccolta e il riutilizzo delle acque meteoriche (copertura a falda rovescia con canalizzazione centralizzata nel vano distributivo), oltre che per il ricircolo di quelle grigie e la prima depurazione di quelle nere (mediante sistemi aggregati compatti dislocati in uno dei due vani tecnici). Prevista anche l’implementazione di sistemi di produzione di energia termica-elettrica da fonti rinnovabili, attraverso soluzioni totalmente integrate nell’immagine architettonica dei corpi di fabbrica, della cui logica compositiva anzi costituiscono parte integrante. In definitiva, tutto il progetto gravita e si sviluppa intorno alla regola aurea  “less with more” (secondo il “Fattore 4” di Ernst Ulrich von Weizsaker), ossia mira a raddoppiare la produttività ed efficienza degli edifici dimezzando i consumi energetici degli stessi.
Si tratta di caratteristiche e di scelte progettuali che fanno di questo complesso di edilizia residenziale, nella sua globalità, un modello altamente innovativo e senz’altro applicabile a diverse situazioni urbanistiche e a differenti tipologie di utenti, replicabile in tempi brevi e a modesti costi.

Per informazioni e ulteriori dettagli progettuali
www.fram-menti.com

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Tema Tecnico

Architettura sostenibile

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