Edilizia in legno, risparmio energetico e benessere abitativo

Edificio efficiente costruito in un solo mese grazie anche al contributo di Hoval e Rockwool

Ad Arsago Seprio, in provincia di Varese, è stata realizzata in un solo mese una palazzina in legno a basso fabbisogno energetico composta da sei appartamenti ad alta efficienza energetica, per una superficie totale di 600 m2.

L’Ing. Giorgio Montagnoli, responsabile della costruzione delle palazzine sottolinea l’approccio didattico del cantiere, raggiunto grazie all’integrazione e collaborazione tra tutti i professionisti che hanno lavorato in sinergia per realizzare la palazzina: “Da queste innovative tipologie di costruzione abbiamo tutti da imparare qualcosa”.

Obiettivo dei progettisti era abbinare massima efficienza energetica a un’altissima qualità dell’ambiente interno, assicurando anche il più elevato rispetto per l’ambiente esterno.

Fondamentale il contributo di Hoval per le soluzioni di riscaldamento e di  Rockwool per l’isolamento della copertura, delle partizioni interne, del sottopavimento e del rivestimento esterno a cappotto.

Utilizzando la tecnologia dei pannelli X-lam, la costruzione della struttura si è sviluppata in un tempo brevissimo, un solo mese di lavoro. Inoltre, grazie all’accennata progettazione accurata e alla stretta collaborazione tra progettista architettonico, progettista strutturale, progettista termotecnico e aziende costruttrici, è stato possibile realizzare una struttura con soli 3 kW di fabbisogno per ogni alloggio.

 

“In ogni singolo appartamento – riprende l’ing. Montagnoli – abbiamo creato un locale tecnico, sul cui soffitto abbiamo posto l’impianto di ventilazione meccanica controllata. Un sistema che in questa tipologia di costruzioni è di assoluta rilevanza, in quanto riesce a riciclare l’aria ambiente e a ripulirla senza la necessità di aprire le finestre”. A supporto dell’impianto di ventilazione è stato inoltre creato un vano tecnico generale, nel quale confluiscono tutte le canalizzazioni che scaricano direttamente all’esterno.

I sistemi Hoval
Al fine di soddisfare le esigenze di comfort abitativo e di risparmio energetico, Hoval ha messo a punto una soluzione composta da un pompa di calore Belaria R Twin per il riscaldamento e il raffrescamento estivo, integrata con un sistema a energia solare realizzato con cinque collettori Hoval WK251A, un bollitore ESSR 1000L per l’acqua calda, un bollitore solare ESSR 500L e un accumulo di energia Enerval 1000L. Inoltre, per garantire il costante ricambio dell’aria all’interno delle abitazioni, sono stati installati sei sistemi di ventilazione meccanica controllata Hoval Home Vent FR-180 con recupero di calore e umidità.
Roberto Fusetti, perito di Termoconsult, ha affermato: “abbiamo adottato Hoval come partner prima di tutto per l’affidabilità dei prodotti dimostrata nel tempo e per la serietà dell’intero staff della società. Va poi sottolineato come in questa tipologia di edificio la ventilazione meccanica sia di fondamentale importanza. Soprattutto parlando di qualità degli edifici”.

La ventilazione meccanica controllata HomeVent FR-180 garantisce un clima gradevole e regolabile. Una ventilazione totalmente automatica, disponibile 24 ore su 24, del tutto priva di correnti d’aria, di particelle di sporcizia, sostanze nocive, polveri e pollini che vengono costantemente filtrati. Allo stesso modo anche il rumore e gli insetti rimangono all’esterno dell’abitazione. L’aria viziata e gli eventuali odori vengono espulsi dal sistema attraverso l’aria ripresa in modo ancor più affidabile e salubre che con l’apertura delle finestre. Il tutto senza disperdere calore e umidità.

Per quanto concerne la pompa di calore, per il progetto varesino è stato selezionato un modello Hoval Belaria Twin che vanta un coefficiente di performance (COP) di 4,62. La pompa funziona con due compressori, è studiata per essere collocata in ambienti esterni ed è disponibile anche nella versione reversibile (scelta appunto nel cantiere in oggetto), utilizzabile anche per il raffrescamento.

Isolamento con lana di roccia ROCKWOOL

Per l’involucro è stato scelto un sistema di isolamento a cappotto, sia per la copertura che per le pareti isolate, che garantisse elevate prestazioni di efficienza energetica estiva ed invernale. Anche le strutture interne (partizioni verticali ed orizzontali, contropareti e controsoffitti) sono state oggetto di elevata attenzione progettuale, soprattutto ai fini acustici. Come materiale isolante è stata scelta la lana di roccia ROCKWOOL per i suoi eccellenti contributi energetici invernali ed estivi, nonché per le sue proprietà acustiche di fonoassorbimento, la notevole protezione dal fuoco, la resistenza meccanica e la durabilità nel tempo. Inoltre, per le sue caratteristiche intrinseche, la lana di roccia ben si adatta all’isolamento di edifici in legno.

Per la copertura dell’edificio sono stati utilizzati i pannelli rigidi in lana di roccia non rivestiti a doppia densità Hardrock Energy e Durock Energy,  particolarmente indicati nel caso di tetti in legno e ventilati, perché apportano un significativo incremento delle prestazioni acustiche e del comfort abitativo. Oltre ad avere un elevato potere termico isolante,  garantiscono una notevole resistenza a compressione e sono calpestabili. In caso di incendio non generano né fumo né gocce e aiutano  a prevenire la propagazione del fuoco. 

Per l’isolamento dei solai interni, anch’essi realizzati in legno, si è  invece deciso di utilizzare il pannello Steprock HD che grazie alle sue proprietà acustiche, unitamente a quelle meccaniche, ha consentito di smorzare sensibilmente i rumori impattivi all’interno delle strutture di partizione orizzontale.

Per realizzare il rivestimento  esterno a cappotto è stato infine utilizzato il pannello Frontrock Max E, con uno spessore di 160 mm,  prodotto  che ROCKWOOL ha specificatamente studiato per sistemi termoisolanti a cappotto. Grazie ad un valore di μ pari a 1, il pannello ha consentito di realizzare pacchetti di chiusura “traspiranti”. Frontrock Max E non subisce inoltre variazioni dimensionali o prestazionali al variare delle condizioni termiche e igrometriche dell’ambiente, una caratteristica estremamente  importante per la durabilità del sistema a cappotto.

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